Pensiamo, anzi siamo certi che bisogna mettere dei paletti fermi, e continuare il cammino alla ricerca di una ricostruzione certa del passato, e come entrare in analisi e confessarsi con se stessi, con onestà intellettuale e rigore, non lasciando niente al caso, studiando, leggendo, approfondendo argomenti che ci appassionano, che ci piacciono e ci affascinano.E', il nostro, un percorso a volte tortuoso ed in salita, altre volte in piano, anche se con difficoltà ad ogni angolo, paure, speranze, sogni e qualche volta, grandi e brevi sprazzi di felicità. Andare aritroso non è complicato, non include solo delusioni, a volte, andare indietro è la strada maestra, per ritrovarsi e proseguire sereni il cammino lungo il sentiero della vita
Sono figlio
Sono figlio del cielo
e ne conosco l'azzurro
e la tempesta.
Sono figlio della terra.
e ne conosco i frutti
aspri e amari.
Conosco i fiori e le gemme,
le spine e gli inganni.
Sono figlio del vento
e so che quando infuria,
pur di non morire,
corro al riparo.
Sono figlio della notte
e quando è buio
mi fermo sempre
ad aspettare il giorno,
per andare.
Da " Tra il vento e la pioggia" di Emilio Benincasa
bellissima poesia. Conoscere il passato è conoscere se stessi. Le proprie radici. Da dove veniamo e, probabilmente dove andremo...
RispondiEliminaParole giustissime, sacrosante.
RispondiEliminaE molto bella anche la poesia di Benincasa.
Ciao, buona serata!
Lara
@TuristadiMestiere, sei diventata la mia lettice preferita aspetto la mail dove recapitarti il testo.Solo sapendo da dove si viene si sa dove si andrà.
RispondiEliminaGrazie
@Lara, grazie di cuore ti seguo e ti apprezzo
un saluto
La propria storia, il proprio passato...è importante rivedere tutto con nuovi occhi. Grazie mille per la condivisione.
RispondiElimina@Maria, grazie dei tuoi puntualissimi e opportuni passaggi dalle nostre parti
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