26/05/13

Primo maggio



 E' chiaro a tutti che il primo punto cruciale per il futuro è il lavoro, e il 1° Maggio, festa dei lavoratori, il lavoro diventa tema dominante in tutte le piazze d'Italia. Anche nel nostro piccolo e desolato borgo si è tenuta una manifestazione-comizio pubblico. La piazza era in silenzio, il pulpito scarno, disadorno, ma non troppo alto rispetto alla piazza, è doveroso, in questa data, ricordare, ammonire e soprattutto fare appelli, gridare che alcune cose continuano e non ci sarà modo di cambiare se non con l'impegno personale, con la partecipazione alla vita politica e amministrativa della comunità, delle città, dell'intera nazione italica.....La manifestazione-comizio, organizzata dall'opposizione e dai sindacati, a Bocchigliero, è stata un accorato appello alla partecipazione e un lungo  elenco delle cose che non vanno, alla necessità, non più prorogabile, di creare posti di lavoro, per garantire un futuro alle nuove generazioni. L'intervento, del rappresentante sindacale, ha cercato di evidenziare le riconosciute peculiarità del territorio di Bocchigliero, sin dai tempi antichi, per alcuni prodotti, quindi il futuro è la terra, valorizzandone le peculiarità e sfruttando le risorse naturali, ci ha poi segnalato una ricerca fatta dall'Università di Modena, che attesta la migliore qualità dell'aria, sembra che questo primato spetti al territorio di Bocchigliero, dove, pare, si respira l'aria più pulita d'Italia e d'Europa. Per questi motivi, è necessario sfruttare queste risorse, per poter pensare ad uno sviluppo che possa creare lavoro. Il comizio è continuato con l'intervento del capogruppo dell'opposizione, Giuseppe Santoro, tema principe del suo intervento è stato il lavoro, e la necessità di inventarsene uno, la proposta è stata quella di riaprire le assunzioni degli idraulici-forestali, per dare una mano a canader, e elicotteri, che da soli non sono sufficienti a spegnere gli incendi. Il capogruppo dell'Aurora, questo il nome della lista civica di opposizione, ha poi proseguito con le critiche alla maggioranza, guidata dal sindaco De Vincenti, per non essere entrata nei PISL (piani integrati sviluppo locali). Poi un forte appello ai giovani, quasi assenti in piazza, perché partecipino alla vita politica locale. Noi crediamo che, ad un anno dalle elezioni amministrative, sia troppo tardi per fare appelli ai pochi giovani rimasti, che il tempo c'è stato per poter coinvolgere la popolazione, e poi ad un anno dalle elezioni non sappiamo se il capogruppo si candiderà, forse è necessario spingerlo a candidarsi o dall'altra parte si sta lavorando per poter mantenere il potere con altri sistemi, questo non c'è dato saperlo, ma siamo certi che questa opposizione ha fallito, che non è riuscita a proporre cose interessante, a creare dibattito tra la popolazione, non si fa opposizione con le carte bollate o le denunce, a noi sembra un vecchio sistema che non funziona. Non basta dire, io vivo a Bocchigliero, quando non si sta tra i giovani e in quattro lunghi anni non si sono fatte proposte concrete per uscire da questa situazione ormai in agonia, Noi un suggerimento all'opposizione lo diamo volentieri, chi fallisce deve andare a casa, assumendosi le proprie responsabilità. Mancano, a nostro avviso, le idee che possono essere il volano per una vera crescita del nostro territorio. Non si può accusare l'amministrazione di dittatura, se ciò accade è proprio perché non c'è opposizione, che non vuol dire opporsi, ma in una democrazia, l'opposizione deve proporre e avere idee, che mancano a questa opposizione. Noi, ci auguriamo che tra un anno Bocchigliero avrà una lista di uomini di buona volontà, anche di giovani inesperti che abbiano idee, e non sarà difficile muoversi in una palude come descritto dall'opposizione. L'esperienza tutti hanno il diritto di farsela, senza credere negli "esperti" o vecchi, la politica va rinnovata dai piccoli comuni, e noi ci proveremo.  Noi critichiamo per avere un confronto che possa fare crescere tutti.