23/07/16

Estate e vacanze.

                     

Vacanza, ormai lo sapete tutti, deriva da vacatio, vuoto, vacante, senza essere pieno di impegni, insomma vacanza è il vuoto, il silenzio, il riposo, l'allontanamento da qualche cosa che si fa; lavorare, come in questo caso.
Noi, come sempre, pensiamo che il periodo di riposo debba essere dedicato ai nostri hobby, alle nostre passioni o al ritorno nei luoghi natii.
Il mare, la montagna o comunque luoghi dove ci si possa ritemprare, ricaricarsi per affrontare un nuovo periodo di lavoro e di impegni.
Questa estate, dopo aver appreso qual'è il tormentone musicale, si pensa al luogo dove andare, e con molta probabilità la meta sarà un luogo del silenzio, della riflessione, della lettura e del totale rilassamento fisico e mentale, non è importante il luogo, ma lo spirito con cui si decide di andare in vacanza.
L'estate è galeotta, affascinante, ricca di eventi di ogni genere, si fanno le sagre, le feste paesane, le feste dedicate ai santi, spesso protettori, si organizzano cacce al tesoro, si preparano cartelloni colmi di impegni ludici, qualche volta eventi culturali e interessanti, ma pochi, sempre pochi.
Si aspetta il mese di Agosto per mostrare il meglio di se, le Amministrazioni, tutte, preparano con cura e certosina attenzione l'Agosto, e spesso compare il nome del paese, della città o anche di un piccolo e sperduto borgo tra le montagne calabresi.
Il popolo vuole la sua razione di piacere, di ludicità, i Romani sono stati tra i primi a capire le necessità del popolo, costruendo, per questo, luoghi, come il Colosseo, dedicati ai divertimenti del popolo, dove si esibivano i gladiatori e gli animali, dove uomini venivano, spesso, sbranati da tigri e leoni, che venivano fatti arrivare dall'Africa, con navi romane preparate per lo scopo. L'Imperatore decideva tra la vita e la morte del gladiatore sconfitto, e ci si regolava secondo l'umore del popolo, era, in un certo senso, come se decidesse il popolo per l'enorme piacere del sommo Imperatore.
Oggi si cercano luoghi di villeggiatura diversificati per fasce di età.
I più giovani cercano la massa, il divertimento totale, musica anche in spiaggia e divertimento per tutta la notte.
La fascia meno giovane, ma che si sente ancora giovane, cerca il villaggio, tutto incluso con piscine e impegni dati dall'animazione, sempre presente nei villaggi.
Per continuare, poi, ci sono quelli che vanno in crociera, vivamente sconsigliata in Agosto, e sino a Natale racconteranno di questa settimana; che si è mangiato a crepa pelle, che c'era gran divertimento e sin'anche il casinò e il teatro.
C'è poi la fascia che ha casa o villa di proprietà ed è costretta ad andare al solito posto, considerando che i figli, crescendo, sono in giro a cercare luoghi dove si balla in spiaggia e ci si diverte tutta la notte.
Infine ci sono quelli che in ferie un tempo ci andavano, ma da un pò di anni si fa a meno di questo momento, divenuto sempre più breve, per mancanza di risorse economiche.
In questa fascia ci sono quelli che in vacanza, veramente, non ci sono mai andati, per scelta, o per avarizia.
Sino a qualche anno addietro le città, nel mese di Agosto, si spopolavano, oggi non è pù così!
le città vengono animate da concerti e feste di quartiere, per non far sentire troppo solo chi è rimasto in città.
A tutti un sereno riposo e a chi lavora buon lavoro.

Red.Blog Ivan Caputo





11/07/16

Grazie!..grazie a voi.

Chiesa Matrice, Pzza del Popolo  Bocchigliero (cs

Un gesto, una parola, una semplice azione e gli attestati di stima, non possono rimanere sottaciuti.
Abbiamo, come redazione, deciso che andiamo avanti, che continueremo le nostre piccole battaglie, le nostre azioni, per dare voce a quanti ce lo chiedono, e dobbiamo essere contenti e soddisfatti, perchè siete in tanti a dirci di andare avanti, e noi lo faremo, ad essere sincero, io come responsabile del Blog-Sito, non ero d'accordo, ma in democrazia vincono le maggioranze e il sottoscritto si adegua, allora continueremo ad essere da pungolo, ad essere osservatori attenti all'evolversi delle situazioni, che sono molto cangianti.
Cercheremo di essere presenti e attenti, sagaci e curiosi, vorremmo essere da pungolo, da stimolo, da faro della verità, sappiamo che tutto questo è molto difficile e complesso, ma a noi piacciono le sfide difficili, non ci piacere vincere facile!.
Dalle nostre osservazioni, da parte vostra che leggete, abbiamo pochi commenti, vi chiediamo, per tanto, di commentare, criticare, attaccare, se mai ce ne fosse bisogno, le nostre considerazioni, a volte accusiamo non per partito preso, ma per evidenti verità, vorremmo avere più dibattito, sul Blog, vorremmo confrontarci serenamente e pacatamente, su i più disparati argomenti, perchè attraverso il dialogo, anche aspro e forte, si cresce e si matura, per sempre nuove e più ambiziose sfide.
Vorremmo che il nostro e vostro Blog divenisse un'agorà, una piazza che fisicamente non c'è più, ahinoi!
Moschea
Vi chiediamo di essere attenti lettori e curiosi osservatori, accettiamo qualsiasi spunto, da tutti voi, per sviluppare ragionamenti che possano avvicinarci alla realtà concreta, per cercare soluzioni che ci aiutino a stare meglio, siamo voluti andare oltre ogni più rosea aspettativa e forse ci siamo riusciti, oggi cambiamo meta, affidandoci a quelli che saranno i vostri spunti, cercando, con la redazione di essere esaustivi, abbiamo arricchito la nostra redazione di altre persone; uomini e donne, che in questi giorni saranno vagliate dalla redazione.
Angolo delle Castelle Isola Capo Rizzuto
Partecipa anche tu al nostro e vostro Blog, proponendo ciò che vi sta più a cuore, noi attendiamo fiduciosi.
Auguriamo a chi e già in vacanza buon riposo, e a chi lavora un sereno e buon lavoro.....Grazie!


Resp. Blog
Piero Benincasa



Castello

08/07/16

Sogni infranti.






I sogni di Giuseppe, solo 22 anni, si sono infranti sulla SS 106.
Reciso nel fiore della sua giovane vita!
Un altro nome si aggiunge a quello di una lunghissima lista 
di vittime della famigerata statale della morte.
C'è una curiosità che va segnalata, la ss 106 calabra, è stata  costruita nel ventennio fascista, da allora poco o niente è cambiato, in alcuni tratti, certamente la colpa è stata dei politici che non hanno avuto quella volontà e determinazione che manca al meridionale, soprattutto se politico, ma la volontà è mancata anche AL POPOLO CALABRESE CHE NON HA SAPUTO BATTERSI PER UNA STRADA DI VITALE IMPORTANZA, UNICA SULLA FASCIA JONICA CALABRESE; LA 106 ATTRAVERSA L'INTERA Calabria, e ormai da anni è tra le tante strade italiane, denominate "Strada della morte".
Ricordo, da bambina, alcuni incidenti, anche con un risvolto simpatico, si capovolse un camion, tipo furgone, che trasportava latte in bottiglia, la marca del latte era "stella", la gente che si fermava, poi, prendeva alcuni litri di latte ed andava via, ricordo che un lungo corteo di una sposa, si interruppe bruscamente, perchè uno degli invitati, era finito fuori strada, tutti gli invitati e i curiosi, che esistevano anche molti anni addietro, si fermarono per far tornare la macchina in carreggiata, e ci riuscirono, con un gran bel respiro di sollievo da parte della sposa.
Purtroppo il viaggio di Giuseppe Varlano si è fermato a Sibari, in un grave incidente in cui sono rimasti feriti altri due ragazzi, in modo grave,  Giuseppe, dall'inizio dell'anno, è la tredicesima vittima.
Ciao Giuseppe, e che il tuo viaggio sia vicino al PADRE e tu possa pregare per noi e per tutti quei ragazzi che esagerano e rischiano ancora di più. Ci uniamo al dolore dei famigliari e degli amici....ciao Giuseppe.


Quando finirà questa carneficina?, quando il Presidente della Regione Calabria, metterà in agenda, anche urgente, la  S.S. 106?
Ancora una famiglia dovrà affrontare la vita e la quotidianità senza il loro amato Giuseppe, ancora si sentiranno interventi di somma urgenza che puntualmente finiscono nel dimenticatoio, e di Figli uccisi dalla strada continueremo a piangerne ancora,c'è una associazione che si occupa in maniera seria di questo problema,

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che sulla famigerata “strada della morte” nel 2016 abbiamo in media una vittima ogni 14 giorni mentre sono 8 su 13 le vittime della S.S.106 nel 2016 ad avere meno di 30 anni. L’Associazione intende altresì denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica. 
Per approfondire http://www.strettoweb.com/2016/07/ancora-sangue-sulla-ss106-giuseppe-varlaro-e-la-13a-vittima-del-2016-nella-strada-della-morte-tutti-i-dettagli-sullennesimo-dramma/432249/#7PBPsHwt4g0cg0T4.99

Questo spunto ci è stato dato da una nostra affezzionata lettrice..grazie ANNA



22/06/16

Da rottamatore a rottamato.






Ebbene questo sta succedendo, l'aitante rampollo presidente del consiglio, e segretario de PD, sta per passare da rottamatore a rottamato dagli elettori, e credo che questo, nel mese di Ottobre, succederà.
I cittadini, appunto nel mese di Ottobre, sono chiamati ad esprimersi con un si o un no al referendum per la modifica della nostra carta costituzionale.
Non ci sono ragioni per votare si, ma tantissime per votare no.
Uno dei costituzionalisti più importanti d'Italia, Stefano Rodotà, si è espresso molto chiaramente, se dovessero vincere i si, viene sminuita la forza del parlamento e rafforzata quello del governo, questo è anticostituzionale, ma gli esempi da fare sono tanti, noi, abbiamo deciso di schierarci dalla parte del no, soprattutto per mandare a casa un damerino piglia tutto che è ingordo di potere, infatti attualmente, il "damerino", è segretario del PD, e Presidente del consiglio.
Intanto, il damerino Renzi, deve incassare due sonore e grandi sconfitte; a Roma e Torino, poi deve fare i conti con la minoranza, sempre meno minoranza, interna al Pd, che chiede una sostanziale modifica della legge elettorale.
Renzi ha i mesi contati, e gli elettori, cittadini, forse un po meno sudditi, ritorneranno ad avere un parlamento legittimo, il popolo sta alzando la testa, e con l'ultimo pizzico di orgoglio, sta spazzando via tutto il marciume che si era depositato all'interno di partiti tradizionalmente onesti, e mi riferisco a tutti quei partiti del vecchio arco costituzionale; di Destra e di Sinistra.
Oggi ci vogliono solo  fatti, e i garanti di tutto questo devono essere i cittadini, che chiedono più trasparenza, più semplificazione,più onestà e orgoglio italiano.

I più grandi ricorderanno che qualche tempo fa pochi, se non pochissimi partiti avevano, nel loro logo, il tricolore, anche perchè si stava perdendo l'orgoglio di patria, identificandolo con nazione, questo non era la stessa cosa,, adesso quasi tutti i partiti fanno a gara per tirar fuori l'appartenenza alla terra italica.
E' necessario rivalutare i nostri valori per dar vita ad una Italia migliore, per dare vera credibilità internazionale all'Italia,
C'è da rivalutare le diversità locali, preservare le tradizioni, la lingua dei nostri padri e aver in  mente da dove veniamo per essere certi dove andare.
VIVA L'ITALIA!!



Red. Blog  Romualdo Alimena.

14/06/16

Amministrazione di Bocchigliero, Grazie!


                                                                   


Sentiamo la necessità di ringraziare questa Amministrazione Nuova (Due anni da poco compiuti) per le ultime iniziative intraprese per arricchire il nostro modesto bagaglio culturale.
Infatti, l'Amministrazione, ha promosso un momento di riflessione ed azione, nel voler tentare di dare vita, o rivitalizzare la tanto agognata e importante Biblioteca Comunale, facendosi promotrice di "Dona un libro", noi ci auguriamo che i libri già esistenti siano stati ritrovati, e collocati nella nuova sede della Biblioteca (Palazzo Tucci) intitolata all'insegnante elementare Michele Vincenzo.
Non conosciamo gli esiti di questa brillante ed entusiasmante iniziativa! saremmo felici di conoscere i risultati di tale iniziativa, Qui, però, all'Amministrazione,chiediamo come, da domani, dovremmo chiamare "Palazzo Tucci"; Pinacoteca?  Biblioteca? o laboratorio di arte e lavori vari?



Inoltre l'Amministrazione ha dato vita ad un incontro con tutte le scuole di ordine e grado, per educare alla lettura, promuovendo e regalando ai ragazzi, il libro di racconti di un autore, romanziere locale;  Rocco Viola
Questo veramente ci riempie di gioia, anche perchè abbiamo, in tempi non sospetti, proposto e anche realizzato queste cose.,del resto non ci chiameremmo "BocchiglieroOltre".
se non guardassimo un po più il la del nostro naso, e a chi ancora avesse dei dubbi sulla bontà e sincerità delle nostre iniziative, siamo sempre disponibili per un confronto sulle idee e su progetti concreti e realizzabili.
Questo in risposta a chi si meraviglia che non facciamo politica, questi cari ed egregi signori, ci devono spiegare se questa non è POLITICA  e sguardo rivolto al bene comune, cos'è?
Questi Signori, hanno fatto politica tutta la vita, e neanche adesso si rendono conto dei loro insuccessi, delle loro incapacità e della loro poca lungimiranza, questi politicanti devono farsi da parte e riflettere sui danni irreversibili che hanno procurato ad intere comunità.
Loro, i politicanti, si sentono la verità in tasca, si sentono quasi dei consiglieri, dei saggi e dei politici navigati.
Invece lo fanno per cercare, almeno adesso, di fare qualcosa di utile per la collettività, a volte, sposano teorie assurde, e ne sono così convinti che niente e nessuno potrà convincerli del contrario.
Cari politicanti, di lungo corso, vi supplichiamo di dare spazio a quanti hanno nuove e brillanti idee, che possono far risollevare le sorti di borghi ormai spopolati quasi del tutto.
Inoltre non lamentatevi se si è creato questo clima di odio e di vendetta, la colpa è anche vostra.
Anzi la colpa è principalmente vostra, politicanti, anche perchè avete trovato terreno fertile, avete trovato elementi che siete riusciti, spesso, ad abbindolare a chimere che non hanno senso, avete fomentato battaglie contro i mulini a vento, come faceva Don Chisciotte della Mancia.
Il vostro tempo speriamo sia passato, ma i ritorni di fiamma ci sono sempre, speriamo bene.






Resp.Blog Piero Benincasa

25/05/16

Coerenza!



Sbraitare, urlare, essere convinti di essere nel giusto è, senza dubbio, l'ipocrisia di tanti, di quanti gridano allo scandalo i fatti successi agli altri e dimenticano, con facilità, il loro passato.
Aspettano, questi ipocriti, che giri le spalle per pugnalarti senza ritegno e contegno, e poi si chiedono il perchè, oppure cosa gli ho fatto...ipocriti.
Ipocriti si nasce, per genetica e per modo di essere, tanti affollano la nostra terra, la Calabria, terra di contrasti e di falsi profeti, di artisti improvvisati, di saputelli per presunzione, di falsi esperti e conoscitori di argomenti che mai hanno approfondito.
Tu, non sentirti chiamato in causa, nessuno ti vuole mettere al centro.
Non deve sfiorarti minimamente il pensiero.
Il nostro è un ragionamento generale e non mirato, quando dobbiamo mirare ad un bersaglio, noi, lo facciamo a viso scoperto, senza nomi e nomignoli inverosimili.
Non ci nascondiamo dietro un dito, o dietro una carica imposta e mai veramente voluta,
Noi avevamo, in tempi non sospetti,fatto delle proposte, attraverso il Blog ma non solo, il nostro coordinatore Resp., Piero Benincasa, aveva fatto delle proposte, sia a questa Nuova Amministrazione che alla Pro Loco Bocchigliero.
Proposte che, a noi della redazione, ci sono parse opportunità perse, per stupidi atteggiamenti nei confronti di Piero Benincasa, e solo per fatti personali.
Siamo certi che le idee vanno sviluppate con atteggiamenti scevri da qualsiasi ombra, da ogni sorta di interesse personale e soprattutto che non siano lontane dal bene comune, e cioè, che siano per tutta la collettività.
Certamente i fatti personali possono incidere, ma non bisogna avere due pesi e due misure, come fanno gli ipocriti.
Questi non solo non hanno coerenza, in quello che fanno, ma sono egocentrici, opportunisti, cattivi e a volte infami.
Noi non siamo per i proclami urlati, o  per una retorica trita e ritrita, e ancora non seguiamo false chimere e progetti ormai obsoleti, i tempi sono cambiati, gli strumenti sono mutati, e con essi è mutato l'essere umano, cercando di adeguarsi ai mutamenti tumultuosi e a volte spietati, verso chi crede di avere la verità in tasca, o quelli che non mutano con il passare impietoso del tempo, ci sentiamo pionieri consapevoli di sapere che: " chi vuol essere lieto sia, di doman non v'è certezza".
Parco Nazionale Sila, Lago Cecita(cs)
Rinnovare, spesso, è sintomo di nuovo, ma non sempre, anzi spesso si usa la parola nuovo per coprire vecchi scheletri che, dirompenti, si presentano a chiederti il conto, e questo conto, il più delle volte, è salatissimo, perchè è in gioco il più importante dei valori; la dignità
Questa, la dignità, quando si è persa è assolutamente impossibile riacquistarla, o riaverla, 

Red. Blog 
Ivan Caputo.






13/05/16

Perchè?









Spesso ci chiediamo il perchè e spesso non abbiamo risposte ai mille perchè che ci seguono, il perchè è uno dei veri cardini della curiosità, dell'intelligenza, della voglia di conoscere.
Un tempo c'era il libro dei " I mille perchè", dove erano contenute le risposte ai perchè degli adolescenti, dei bambini curiosi e avidi di conoscere.
Oggi tutto questo è scomparso, non esiste più, oggi tutti si affidano alla rete, parziale, forviante e a volte sbagliata, le vere risposte, che tutti noi cerchiamo, non si trovano nella rete, ma nelle pieghe del sapere, del conoscere ogni minimo dettaglio.
L'informazione è abbondante ma parziale, spesso ci facciamo prendere da vere e proprie "bufale", falsità, che in rete sono più del settanta per cento.
La strada rimane il confronto; schietto, sincero e scevro da secondi fini, la lettura rimane il capo saldo della conoscenza, il nostro cervello è un muscolo,  per questo va esercitato e arricchito, si, arricchito di verbi, aggettivi, sostantivi e tutto quello che compone un corretto ragionamento che abbia un inizio e una fine.
Oggi non è più importante comunicare, ma è indispensabile comunicare in maniera corretta, con semplicità e con un buon uso della nostra meravigliosa lingua, spesso bistrattata, storpiata da carenza di aggettivi e di una minima consecutio temporum.
Per comunicare, in maniera corretta, è necessario conoscere correttamente gli argomenti che si trattano e comunicarli in corretto italiano se, poi, abbiamo la capacità di arricchire il nostro ragionamento di aggettivi, esempi e sostantivi, questi rendono ancor più l'idea, è ancora meglio ne semplificano il senso.
C'è chi invece è riuscito ad affermare che aggettivare è inutile, forse perchè questi illustri galantuomini, non hanno mai letto, non hanno mai cercato la luce della conoscenza leggendo e afferrando l'essenza del sapere, anche grazie agli aggettivi.
Molte volte scrivere, senza arricchire la scrittura di sostantivi e aggettivi idonei, è come spogliare un albero dalle foglie in piena estate.
La scrittura, per essere compresa, è complessa, spesso ci si illude che gli altri leggendoci capiscano, comprendono ciò che vogliamo dire, niente di più sbagliato, manca il confronto per comprendersi veramente, spesso si scrive senza avere il buon senso e la modestia di leggere e rileggere; a se stessi o a qualcuno, ciò che abbiamo scritto.
Ma questo può farlo chi ha rapporti con tante persone, chi vive in maniera libera e sincera, chi è umile e consapevole che gli errori, nella scrittura, sono sempre in agguato, certamente chi non usa questi minimi parametri non dovrebbe neanche iniziare a scrivere.
Certamente non è semplice tutto questo, richiede una buona conoscenza dell'italiano, con tutto quello che comporta; continuare a leggere e a confrontarsi, senza presunzione, senza egocentrismi beceri e assurdi, senza illudersi che abbiamo la verità in tasca.
In rete, oggi, si legge di tutto e di più, ma i siti più cliccati rimangono i siti porno, anche perchè, ancora, la nostra Nazione non ha acquisito quell'evoluzione civica della lettura, siamo tra i paesi europei che legge meno.
C'è un grande lavoro da fare, partendo dalle scuole, educando i più piccoli alla lettura, alla cultura e al confronto anche aspro, ma sincero e costruttivo.
Noi da tempo insistiamo su questo, e anche se il nostro tentativo è una goccia, siamo sufficientemente soddisfatti del nostro contributo.
Ci auguriamo che si possa intraprendere la strada maestra e percorrerla in maniera dignitosa.





Red. Blog

Romualdo Alimena


11/05/16

Avere è potere!....Volere è potere!




Da tempi memorabili tutti quelli che hanno posseduto, quasi in maniera automatica, hanno voluto il potere.
Hanno desiderato, più di ogni altra cosa materiale, il potere di decidere, il potere di legiferare, il potere sulla divisione dei beni comuni, il potere sulle masse, il potere di arraffare tutto ciò che gli capitasse a tiro.
Il vecchio e saggio Andreotti, grande stratega e statista, soleva spesso dire "Il potere logora chi non c'e lo ha".
E' nella natura umana avere, possedere e accumulare, anche se questo spesso si trasforma in avarizia, cattiveria e chiusura in se stesso, per rimanere soli.
La letteratura è piena di questi esempi, tra tutti ci tocca ricordare; "La roba" di Giovanni Verga e "L'avaro" di Moliere.
Anche la cinematografia è ricca di film su gli  avari.
L'uomo ha, dentro se stesso, quasi una mal formazione genetica, ma i tempi stanno cambiando, lontano e quasi inpercettibile c'è la luce di un nuovo mondo, dove tanto deve cambiare, dove ancora il percorso è in salita, le coscienze dovranno maturare; verso una crescita culturale e morale, dove la solidarietà deve essere un valore di condivisione reale e non si può costruire muri arredati di filo spinato, dopo quello che l'Europa ha subito con i totalitarismi, non è il caso che ci si comporti in modo repressivo, ma al contrario c'è da selezionare le migliaia di uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre.
Attenzione e severi controlli, è un suggerimento che vorremmo dare, c'è, in atto, un mutamento veloce delle coscienze, del modus operandi, del comportamento quotidiano.
Pasolini, che non va mai dimenticato, nelle sue citazioni, nei suoi ragionamenti intorno al mondo che scompare, le periferie, c'è una perdita di valori e di dignità.


Penso che sia necessario educare
le nuove generazioni al valore
della sconfitta.
Alla sua gestione.
All'umanità che ne scaturisce.
A costruire un'identità capace di
avvertire una comunanza di
destino, dove si può fallire e
ricominciare senza che il valore e la 
dignità ne siano intaccati.
A non divenire uno sgominatore sociale, a non passare
sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti,di
prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta,
che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci
il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire,
del diventare.
A questa antropologia del vincente preferisco di gran
lunga chi perde.
E' un esercizio che mi riesce bene.
E mi riconcilia con il mio sacro poco.

                      Pier Paolo Pasolini


Resp. Blog
Piero Benincasa




04/05/16

Tempo, Ricordi e verità!!





Il tempo, inesorabile e inarrestabile, passa e niente di nuovo all'orizzonte, anzi le cose sembrano peggiorare.
In un nostro post, di qualche tempo fa, poco più di un anno, dicevamo di essere caduti dalla padella alla brace, che maggioranze ed opposizioni si sarebbero scontrati su i mezzi più moderni di comunicazione (facebook), ma vorremmo ricordare che esistono anche altri social network, come twitter, instragram e tanti altri.
Inoltre, dicevamo che questa  Amministrazione Nuova di Bocchigliero, si sarebbe avvitata su se stessa, che per motivi economici, e per incapacità progettuale, non avrebbe partorito nulla, neanche un'idea che potesse aggregare, far riflettere e perchè no far crescere dal punto di vista sociale e culturale questo lembo di terra che non riesce a scrollarsi, dal DNA, ataviche convinzioni, che ci si facesse consigliare da vecchi e non intelligenti elementi, che il nostro collaboratore, sig. Ivan Caputo,(Vedi ultimo post) identifica come giocolieri o mezze cartucce.
Il carrozzone degli enti locali ne è pieno, e lo stiamo vedendo in questi giorni.
Tanti Amministratori vengono corrotti, e si prestano a giochi di potere che ledano la dignità dei (sudditi) cittadini, per fortuna qualcuno lo arrestano, che poco possono fare, i sudditi, se non indignarsi e prendere atto che in questo modo non si può continuare, che hanno ridotto la politica Amministrativa a mero interesse e torna conto personale,
a scontro frontale tra maggioranza e opposizione, senza esclusione di colpi.
Tutto questo sta succedendo ad un livello molto basso, sono comportamenti che ledano la dignità di chi li ha votati, ma  non solo, offendono i luoghi e la storia, sottovalutando che non è più concepibile attaccarsi a cavilli burocratici e chimere che non reggono, c'è sempre più consapevolezza, tra i sudditi, di ciò che si produce, e in questo periodo nulla appare all'orizzonte, se pur corto, nulla è in cantiere per poter essere sviluppato, se dalla Minoranza non provengono idee, lo stesso è per la Maggioranza, che, anzi, riesce a dividersi quasi su tutto, non riuscendo a sviluppare, neanche, le idee del programma elettorale, ormai dimenticato e forse seppellito per sempre.
Ma non c'è da preoccuparsi, il tempo è un grande maestro; per testare le affermazioni del passato, per rendersi conto che la verità emerge con violenza inaudita, non guardando l'interesse di parte, o la rabbia e le frustrazioni del passato, dimostrandoci che non solo le bugie hanno le gambe corte, ma che lavare la testa all'asino è inutile, perchè si perde sia l'acqua che il sapone e, in questi periodi di lotta agli sprechi, ne abbiamo bisogno.
Come redazione avevamo preso degli impegni, con questa Amministrazione Nuova, che per varie ragioni non abbiamo potuto onorare, certamente per ragioni che non riguardano la capacità di realizzarli, ma per una forma di bigottismo e cattiveria genetica, per non aver elaborato e accettato alcune cose del passato, (sic) siamo certi che la forza di alcune idee avrebbero risollevato le sorti di questo borgo, dove per fortuna si parla di randagismo, che ogni giorno perde tempo ad inseguire inutili chimere, marosi che la porteranno alla deriva morale, sociale e culturale. o forse è già alla deriva?
"Mettete fiori nei vostri fucili"
Queste sono, altre, visioni di un domani che verrà, e solo il tempo potrà fare emergere la verità.



Resp. Red. Piero Benincasa











02/04/16

Rottamatori eTrasmormismi



Non doveva essere il momento e l'era dei "rottamatori"? Ma, hai noi! così non è.

Viste le ultime vicende della ministra Guidi e quelle prima della Boschi,ministro delle riforme e dei

rapporti con il parlamento, pare che la magistratura abbia intenzioni di "Rottamare" il governo Renzi.

 se così fosse sarebbe finito il PD, essendo,Renzi, primo ministro e segretario del PD.

Ma questa, qualcuno apostrofa, è fantapolitica, staremo a vedere
.
E' certo che gli interessi in gioco sono tanti, ma il più importante resta l'interesse economico, che

gestisce la politica, che la dirige dove gli fa più comodo, le lobby, sono agguerrite e alla ricerca di un

riscatto morale, in America le lobby, spesso, riescono ad influenzare anche l'elezioni del Presidente

degli Stati Uniti.

Spesso la classe politica, in carica, riesce ad ammantare l'interesse personale di significati altruistici.
Renzi, dagli Stati Uniti, dove si trova, fa sapere che la telefonata della Guidi è stata inopportuna, ma non vi è illecito giudiziale.
Noi aggiungiamo che se quella telefonata non fosse stata ascoltata la Ministra sarebbe tranquillamente al suo posto e continuerebbe a spingere ciò che ha parvenza di significati altruistici ammantati da interessi personali.
A tal proposito non dobbiamo dimenticare che; sia il papà di Renzi e il papà della Ministra Boschi, sono indagati e non condannati!
Può esserci un ritorno della Magistratura ad orologeria?, lo poniamo come quesito, ma siamo convinti che la Magistratura, fa del suo meglio per essere onnipresente. e così è corretta!!.

Questa è una riflessione che volevamo porvi, per esprimervi il nostro concetto, la nostra visione, ma in altri momenti abbiamo affrontato il grande ed inarrivabile tema della mente umana, la quale è capace di cose inimmaginabili, di opportunità per la collettività coperte elegantemente da interessi personale, questo succede un pò ovunque e non esistono, nella lingua italiana, parole che sono obsolete, vecchie, e così dare ampio spazio ad inglesismi assurdi ed inadeguati al vero significato, certo non è semplice scrivere correttamente, ma si migliora con il tempo e lo studio, che approfondiscono le conoscenze ed aguzzano o sviluppano un muscolo che si trova all'interno di ogni essere umano.
Ma torniamo con i piedi per terra, (sig). 



                          da Bocchigliero-Amministrazione-"Nuova"
Ricordate il post sulla "Mulattiera", Vorremmo conoscere, da questa Amministrazione "Nuova", lo stato dell'arte, o meglio; a che punto siamo, cosa si sta facendo per mettere, seriamente, in sicurezza quel sito che è stato violentato e indebolito da essere considerato a rischio smottamento?, e ancora la famigerata e propagandata "BIBLIOTECA", promessa in campagna elettorale, a che punto si trova?.E poi, Esimia ed Eminentissima Amministrazione "Nuova" i libri, donati all'Amministrazione di Bocchigliero dall'Editore Luigi Pellegrini, sono andati persi o c'è la speranza, se pur fievole, che faranno parte della nascente Biblioteca Comunale di Bocchigliero?
Infine, di tutti  gli sportelli promessi, informa giovani e quant'altro, cosa ne è stato?
Spero e speriamo tutti che non siano queste richieste impossibili, ma concrete domande ad una Amministrazione che si professa giovane e "Nuova, dimostri con i fatti di esserlo!.
ESEMPIO DI BIBLIOTECA  COMUNALE



  Resp. Blog
Piero Benincasa
  • Certo aggiungiamo noi, ma se nessuno avesse ascoltato quella telefonata, la ministra sarebbe restata al suo posto.

29/03/16

Oltre le apparenze.






Capita, un po a tutti, di cercare tra le pieghe, tra le parti meno evidenti, negli anfratti meno esplorati, per andare oltre ciò che si vede.
Premessa, questa, per esprimere la vera e sincera essenza del ricercatore, della persona curiosa e avida di conoscere, vorremmo, in questo post, riuscire a fare un viaggio oltre la semplice, superficiale ed effimera apparenza, per poter riuscire ad entrare nell'anima delle cose, siano essi fatti storici, antropologici,folkloristici o ancora episodi di cronaca.
La cosa da tenere bene in mente, in questo viaggio, è quella di non perdere di vista l'obiettivo finale; la conoscenza senza secondi fini.
Quando ci programmiamo di realizzare qualche cosa; una ricerca storica, una ricerca sulle radici di un luogo, un progetto di vita comune, c'è necessità di pianificare, programmare e quindi mettersi a lavorare.
Spesso ci è capitato di non sapere da dove iniziare, ma approfondendo metodi e sistemi si inizia quasi sempre dal percorso inverso, risalendo alle origini o se volete alle radici.
Tante sono le difficoltà che si incontrano nel percorrere strade inesplorate, meandri poco conosciuti o sconosciuti ai più!
Spesso si è assaliti dallo scoramento, dallo sconforto, dalla incapacità di proseguire il cammino.
Spesso questo è dovuto a fattori quali; un impiegato che non ci consente di accedere ad archivi di oltre cinquanta anni, oppure a personaggi che credono di detenere la verità!.o ancora ad amministratori locali che ritengono poco importante la Cultura come fonte di sviluppo sociale, morale e finanche economico.
Ma la capacità, l'entusiasmo e la passione non possono essere ostacolati da questi o da altri fattori, quando si ha presente l'obiettivo finale.
Nessuno è in grado di fermare le vere ed autentiche passioni, la voglia di sapere, di approfondire e anche la voglia di far conoscere e condividere serenamente i propri lavori.
Nessuno deve arrendersi, nessuno deve mollare e continuare, in religioso silenzio, il cammino intrapreso, non lasciandosi distrarre da mezze cartucce e piccoli uomini che hanno orizzonti limitati e assolutamente incapaci di crescere e di evolversi verso la luce intenza ed accecante del faro della conoscenza.
Lasciamo che si illudano del loro potere pro tempore,( temporaneamente) e che non lascerà traccia del loro cammino.
Non mancano idee, ma uomini che li supportino e li concretizzano, perchè da soli si rischia di appartarsi e rendersi invisibili, insiemi si concretizzano i sogni!.



Ivan Caputo
Red. Blog

Oltre le apparenze c'è l'ARTE




24/03/16

RITI; La Settimana Santa





la settimana Santa è , per il mondo cristiano, dedicata ai riti, avevamo già parlato dei riti in maniera generale, ora vorremmo raccontarvi i riti della settimana santa in Calabria.
Tantissimi sono i riti che in questi giorni si tengono in Calabria.
Le celebrazioni dei riti pasquali in Calabria più suggestive sono quelle che precedono il giorno di Pasqua, negli ultimi giorni della settimana Santa. La Processione dei Vattienti di Nocera Terinese, che ripropone la passione di Cristo, è uno dei Riti di Pasqua in Calabria più famosi. Un rito molto importante, suggestivo e solenne a cui prendono parte fedeli fortemente devoti. Il rito dei Vattienti di Nocera Terinese (in provincia di Catanzaro) inizia nella sera del Venerdì Santo fino alla mattina del Sabato Santo.http://www.storie.it/ditalia/lirriducibile-rito-dei-vattienti-a-nocera-terinese-i-retroscena-inediti-di-un-evento-secolare-guarda-il-video/
Secondo una tesi minoritaria questa tradizione affonderebbe le sue radici in una cerimonia di origine antichissima, praticata dai Frigi nell’Asia Minore e dedicata a una divinità chiamata Attis, la cui finalità era quella di rendere feconda la terra.
Secondo il pensiero dei più, invece, il rito dei Vattienti trae la sua origine dalla pratica dell’autoflagellazione che si diffuse a partire dal Medioevo e che ebbe essenzialmente una funzione religiosa, ossia una funzione di penitenza e di espiazione dei peccati.
All’inizio l’autoflagellazione fu praticata dai monaci soltanto all’interno dei conventi, ma in seguito anche all’esterno e progressivamente vide il coinvolgimento del popolo. Col tempo, poi, divenne non solo uno strumento per espiare i peccati, ma pure un modo per ottenere il favore di Dio e allontanare le calamità e le guerre.
Qualunque sia la sua origine, è cosa certa che il rito dei Vattienti che si svolge a Nocera abbia il fine di celebrare la flagellazione e la morte che Cristo subì per offrire a tutti la resurrezione.
Tra storia e leggenda, tra sacro e profano, la Calabria conserva e custodisce riti e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, sono sopravvissuti negli anni grazie a studiosi e appassionati di storia, folklore e tradizioni.
L'esempio di questa tradizione ci fa pensare alla forza della fede, che oggi non c'è più!, ma un tempo era viva e forte nel popolo Calabrese.

Possa la Santa Pasqua portare nel cuore la pace e la serenità, per vivere in maniera armoniosa in questa terra che nostro Signore volle regalarci per dimora e paradiso.
Buona Pasqua.

La Red. Blog
Resp. Piero Benincasa






21/03/16

M E T A M O R F O S I

I mutamenti climatici in atto sono sotto gli occhi di tutti, 
ma non tutti sanno le cause per cui questi cambiamenti siano così veloci.
Non è difficile vedere pappagalli in Italia, appannaggio, un tempo, di zone calde come l'Africa.
Non è difficile trovare, nei nostri mari, pesci quasi tropicali.
Questa rapidità di cambiamento è dovuta principalmente ad un mutamento di clima globale, quasi nulla si può fare per arrestare questo fenomeno, e sono inutili i vari accordi che spostano troppo in la le date per poter diminuire l'emissione di gas serra nell'atmosfera.
Inutile è anche la differenziata, inutile è ricorrere a macchine meno inquinanti, inutile e adottare dei metodi e dei sistemi ormai vecchi.
Non è inutile prendere seriamente coscienza dello stato dell'arte e far crescere una cultura meno consumistica e più oculata, una cultura del rispetto della natura e la salvaguardia di ciò che abbiamo, facendo un lavoro certosino e lungo, che possa sfociare nel mare della consapevolezza e dell'oculatezza.
Non ci sono particolari ricette che possano fare tutto questo, ma c'è da affidarsi a quegli uomini e donne di buona volontà che credono che questa sia la strada maestra, la strada da perseguire.
I cambiamenti e le metamorfosi sono momenti di crisi, e ogni crisi è un momento di cambiamenti, spesso non indolori, non senza una vera sofferenza, perchè la crisi porta, quasi sempre, ad un miglioramento, ad una metamorfosi di adattamento, in questo l'uomo è molto bravo,l'uomo riesce,se pur lentamente, ad adattarsi ai cambiamenti, a trovare un punto d'equilibrio, un compromesso che gli consente di sopravvivere.

Tanti hanno, nel corso della loro vita, metamorfosi che modificano il "modus operanti", modificano le loro abitudini, le loro mire, i propri amici, le metamorfosi sono mutamenti che non sempre sono positive, anzi spesso sono negative, ci si trova soli con se stessi e arrabbiati con il mondo intero.
Spesso, chi non è abituato ai cambiamenti, rischia dal punto di vista psicologico, cadendo in baratri senza ritorno, e si rimane ancorati al passato solo per auto gratificarsi
solo alcune cose non devono e non possono mutare; i valori, la dignità e i pilastri che reggono la società, le regole.
La verità è sempre nel centro e non è mai da una sola parte. Guardare avanti è la vera e unica strada da percorrere, e le metamorfosi sono necessarie se non indispensabili.


Romualdo Alimena
Red. Blog.







14/03/16

Codardi!






In genere chi è codardo non è consapevole, chi ha paura di affrontare le scelte tanto decantate è codardo!.
Tante le novità in questo periodo, ma andiamo con ordine.
C'è maretta all'interno dell'Amministrazione che ormai da due anni guida il comune di Bocchigliero, e c'è maretta nella giunta guidata dal giovane e poco decisionista Sindaco Giuseppe Santoro,
Nascono dissidi per accordi che non vengono rispettati, per interessi che non vengono coltivati, per comparaggi che non sono tenuti in considerazione,in una sola parola; per codardia.
Pare che alcuni membri, importanti, della maggioranza sono in totale disaccordo con le piccole e magre scelte di questa amministrazione, che definire bizzarra è riduttivo, definire impossibile era chiaro sin dall'inizio, ricordate l'articolo da noi pubblicato tempo addietro; "ti piace vincere facile", nel quale asserivamo che spesso non è importante vincere a tutti i costi quando non si sono pianificati i ruoli e le competenze.
Pare, inoltre, che sia imminente un incontro chiarificatore, ma non è troppo tardi? non era il caso di chiarire le cose prima di iniziare questa avventura?
Poi cosa ne è del Programma Elettorale propinato ai cittadini?
cosa si è messo in cantiere delle tante cose promesse?
Pensiamo che ci siano dei codardi, i quali spesso urlano :" Armiamoci e partite".
I codardi sono esseri ingannevoli e paurosi, che non si assumono le responsabilità di ciò che dicono.





Ennesima fumata nera anche per la Pro-Loco Bocchigliero, che, forse, anche qui per qualche codardo non si riesce a ripartire,
Due le candidature a Presidente, pare che entrambi abbiano preso 5 voti e poi non si è potuto andare ad una sorta di ballottaggio, forse a causa di qualche codardo, che non si assume le responsabilità di quello che dice.
Ad essere sinceri questi episodi nella Pro-Loco di Bocchigliero non è la prima volta che accadono, episodi del genere sono successi sin dalla nascita dell'Associazione, e non bisogna mai dimenticare, ma bisogna sottolinearlo.
Fino a quando esisteranno elementi del genere un luogo, un borgo, una comunità non potranno crescere, anche perchè i codardi mirano, in maniera particolare, a denigrare l'altro senza farsi auto critica, senza pensare che è importante confrontarsi e mirare al bene comune, non al proprio interesse o a questioni personali, chi non si è mai confrontato in maniera franca e leale, non ha potuto crescere, rimanendo imbrigliato tra le maglie dell'ipocrisia, della superficialità e delle incertezze, spesso causate dalle ataviche paure di un confronto che miri ad una vera e serena crescita per le future generazioni.
Da tutto questo nascono i codardi, quelli che hanno seriamente paura nell'affrontare la realtà.
Quelli che teorizzano esaltando il proprio io, per poi ritirarsi, per paure e incertezze che hanno di loro stessi, all'ultimo momento.
Questi signori, i codardi, sguazzano nel mare della solitudine e del passato, senza guardare al presente, per paura, ma soprattutto non mirano al futuro, non riescono a guardare al di là del proprio naso, ed essendo un piccolo ed insignificante naso, non guardano lontano.
Questi, i codardi, non possono avere futuro, per Loro il futuro è buio, incertezza e soprattutto fa paura.
Suggerimento per chi prende coscienza e consapevolezza del proprio stato; è necessario ed indispensabile rivolgersi a professionisti, i quali possono aiutali a superare, ma non a guarire del tutto le paure.
Inoltre possono vestirsi di umiltà, anche se i codardi non conoscono l'umiltà, e con questa confrontarsi con se stessi e con la propria coscienza.
Infine, ma non per ultimo, consigliamo, a questi signori, un bellissimo libro che può sinceramente ed obiettivamente aiutarli. " Il potere della stupidità" di Giancarlo Livraghi




Resp. Blog
Piero Benincasa



















11/03/16

DIALETTANDO...con Francesco Scerbo





Siamo semplicemente e sinceramente rammaricati, io e tutta la redazione, per attacchi assurdi e che creano serio scompiglio all'interno di ognuno di noi.
Non ci riusciamo a capacitare come si possa arrivare a tanto, come si possa avere la capacità di negare e rinnegare il proprio passato, come si fa a criticare senza averne la minima capacità, si reagisce per rabbia, per odio covato, per incapacità di affrontare un serio e concreto ragionamento.
Continueremo ad andare per la nostra strada con zavorre in meno, con pesi che portavano sicuramente ad un rallentamento del percorso da compiere.
I rami secchi vanno potati, e di netto, per poter dare nuova linfa alla pianta, e così darà buoni frutti.
In questo post tratteremo di un illustre e poco conosciuto calabrese, che diede lustro al suo paese e all'intera regione, stiamo parlando del Prof. Francesco Scerbo di Marcellinara (cz).
Nacque a Marcellinara (cz) 1849 e morì il 1927. Sacerdote e grande studioso di ebraico. Ebbe per amici Croce, Papini, Fausto Nicolini, Rohlfs e tanti antropologi, letterati e studiosi.
Insegnò all'Istituto Superiore di studi di Firenze.
Scrisse una grammatica ebraica(1888), Saggi glottologici (1891) Uno studio del dialetto di Marcellinara (1886), Un saggio di critica Biblica (1903) Pubblico salmi nella versione originale.
Quello che ci ha colpito è il suo lavoro sul dialetto di Marcellinara, che riteniamo una pietra miliare nello studio del dialetto calabrese.
Francesco Scerbo è citato anche nella Treccani, dove si tratta del dialetto calabrese, esattamente alla pagina 301 dell'VIII volume, della grande Treccani,
A Scerbo viene dedicata una piazza, a Marcellinara, ed un premio internazionale di poesia, questo per non far perdere memoria di un cittadino di Marcellinara che tanto lustro ha dato al suo paesello natio.
Il testo, in dialetto calabrese, del Prof. Francesco Scerbo è una tappa obbligata per chi intraprende lo studio e la ricerca sul dialetto calabrese.
Nessuno prima di Scerbo si era cimentato in un lavoro particolareggiato sul dialetto calabrese, certo era nello specifico il dialetto di Marcellinara, del resto nessuno può essere esaustivo quando si parla di dialetto, anche perchè basta spostarsi di pochi chilometri e il dialetto è completamente diverso.
Noi abbiamo intenzione di partire dall'inizio, esattamente dal Prof. Graziano Isaia Ascoli, che con il suo Archivio Glottologico Italiano, è stato il primo a trattare, non in maniera esaustiva, i dialetti e le romanze italiane.
Poi a seguire il nostro conterraneo Prof. Francesco Scerbo, che nel 1886, diede alle stampe "Studio sul Dialetto Calabro con dizionario"
Questo testo  tratta, in maniera particolareggiata, il dialetto o la parlata di Marcellinara, Nessuno prima di Scerbo si era cimentato nello studio particolareggiato ed esaustivo su un dialetto particolare. Scerbo stesso nella prefazione dice: "che nessuno, neppure Ascoli, nella sua dotta rassegna dei dialetti italiani si addentra nel cuore della Calabria, contentandosi di solo rasentarla, per così dire, dalla parte della Sicilia e dall'altro lato della Terra d'Otranto, i quali due punti riflettono bene molte proprietà del dialetto calabro, ma non sono da confondere con questo."
Quindi il nostro pioniere è Francesco Scerbo di Marcellinara (cz).Una personalità così importante come il Prof. Francesco Scerbo non può restare relegata nel busto bronzeo dell’angolo della piazza o dietro i bianchi marmi della sua tomba, ritengo che ci si debba riunire per una serie di approfondimenti sul personaggio da tramutarli  in volumi di sapere per noi stessi e per le nuove generazioni.
Nel suo studio, oltre ad un chiaro vocabolario, tratta la fonologia, e ciò le leggi dei suoni; sulle vocali, i dittonghi, le consonanti continue e le consonanti esplosive.
Poi tratta di morfologia, che è parte indispensabile per la comprensione del dialetto,
Ma ciò che a noi interessa è il fatto che Scerbo, per primo usò la lettera "K", egli è citato, come dicevamo, nella Treccani, insieme ad un cosentino di S.Fili, che sicuramente ne parleremo nei prossimi post.
Vorremmo contribuire alla conoscenza del nostro dialetto, troppe volte bistrattato e considerato lingua inferiore, noi, siamo certi che il dialetto è la nostra lingua madre, il dialetto è la nostra infanzia e  il nostro pilastro per la conoscenza.

Resp. Blog
Piero Benincasa
















26/02/16

"La patente"



L'Ignorante è colui che ignora, non conosce, non vuole e /o non può accede alla conoscenza,
L'Ignorante è colui che non ammette di esserlo, quello che va su tutte le furie quando viene apostrofato con; "Ignorante"!
L'Ignorante e colui che nei suoi discorsi, superficiali, fa in continuazione citazioni o da per oro colato quello che trova alla prima schermata di una ricerca, assai riduttiva, su Google, e ancora potrei continuare sino allo sfinimento.
Ignorare è la forza del progresso, per crescere e migliorare l'intera società, non è ignorante colui che è curioso, smanioso di sapere, di approfondire e di cercare tra le pieghe più nascoste le risposte alle tante domande che si pone chi non è, e soprattutto,  chi non vuole restare ignorante.
Sembra invece di vivere in una società in cui è indispensabile primeggiare, usare l'io in maniera presuntuosa e a volte per egoismo non sano ma molto malato, che porta ad una forma di egocentrismo collettivo dimenticando che solo il gruppo, la squadra l'equipe riescono a raggiungere risultati di progresso sociale e morale.
Tutti siamo ignoranti, tutti ignoriamo la vastità del sapere, abbiamo perso, in questi giorni, una delle personalità di cultura che l'Italia vantasse; Umberto Eco, che tanto lustro ha dato all'Italia nel mondo, con la Cultura  e la capacità di comunicare, di trasmettere la conoscenza.
Eppure c'è ancora gente che ignora che alla base di ogni discorso sociale, politico e anche economico c'è la Cultura, che passa e va declinata in tutte le sue forme, per arricchire l'animo umano, per non poltrire nell'ignoranza assoluta e credere di conoscere senza approfondire alcun argomento.
Nessuna risposta acculturata o intelligente meritano gli ignoranti patentati, per dirla alla Pirandello, il quale delle sventure altrui, o personali, ne faceva commedie buffe e con una grandissima morale di vita.
Chi di voi non conosce; "La patente" di Luigi Pirandello vada a leggerla, è una commedia breve, unico atto, che ha un forte significato morale e culturale.

Luigi Pirandello
Premio Nobel
per la letteratura 1934 

Personalmente patenterei tante persone con una patente, non di Jettatore, come in "La patente" di Pirandello, ma con una meravigliosa pergamena di:"IGNORANTE PATENTATO".
Questi sono in tanti che sguazzano nel mare della superficialità, corrono per andare da nessuna parte, si affannano per il gusto di essere commiserati, coccolati, compresi, giustificati e forse coprono il loro essere ignoranti con il mantello dell'ipocrisia e della maschera che si son convinti sia quella che gli altri vedono. perdendo di vista la realtà.
Non si rendono conto che il tempo è gran maestro per far scoprire tanta cose e le verità.



Ivan Caputo

Redazione. Blog

25/02/16

Massoneria...

Simboli Massoni




E', quello sulla Massoneria, un discorso lungo e complesso, per questo bisogna andare indietro negli anni per capire da dove nasce la massoneria.
I primi massoni nascono, in Italia, con "La Giovine Italia", di Giuseppe Mazzini, con i moti carbonari del 1848, molto prima dell'Unità d'Italia.
Ma la Massoneria esisteva già in Inghilterra, dove, spesso, segretamente, si riunivano uomini di vari ceti sociali e decidevano cosa fare. Sono datati 1711 i primi documenti ufficiali di logge scozzesi ed inglesi.
Nacque a Londra il 1717 la Gran Loggia, per federare le varie logge che operavano nel distretto di Londra, non essendo tra loro collegate.
Questo fu un evento storico da cui nacque la moderna Massoneria.

Mattarella massone!

Essere Massoni oggi è assai diverso di quando essa nacque, con principi ispirati alla sussidiarietà e alla fratellanza, con il famoso scandalo della P2, loggia massonica del Gran Oriente D'Italia, la Massoneria ha perso il suo fascino di segretezza e fratellanza, e l'opinione pubblica ha ancora oggi dopo tanto tempo, una forma di paura verso le logge massoniche.
Esistono, oggi, altre forme di incontri che suggellano alleanze e strategie per poter gestire il potere, piccolo, in un paesello sotto i 5000 abitanti, e incontri per spartizioni di fette consistenti della sanità, vedi ultimi scandali alla regione Lombardia.

Immensa è la bibliografia sulla storia dei Massoni.
C'è chi ipotizza la nascita della massoneria alla fine dei Templari,
quasi una prosecuzione dei Templari, e nasce con una forte esigenza di giustizia, lotta agli  eretici e verso le ingiustizie sociali.Tutto questo non supportato da documenti storici.


Oggi, le sette, gli incontri segreti si svolgono per decidere chi occuperà posti rilevanti di dirigenti o presidenze anche solo di semplici associazioni, e non ultimo decidere cosa fare, perchè in questo marasma, non si riesce a trovare il bandolo della matassa.
Non ci sono idee rivoluzionarie che possano sollevare le sorti di un luogo, di una città, di un paese, di un borgo.
La forza è prenderne atto e decidere il da farsi.
Nei miei pensieri aleggia costante l'idea di una presa di coscienza da parte di chi ha il potere, per cominciare un vero e sinergico mutamento di rotta, per puntare con orgoglio al futuro di luoghi che a breve scompariranno.
Non si può pensare a futili e piccole cose, ma a reali e concreti progetti che possano far uscire dal buio intere comunità che agonizzano già da troppo tempo.



Redazionale

 Resp. Blog  Piero Benincasa