08/02/16

L'illusione dei MEDIOCRI.

Sa con certezza di essere ferito, lo tocca con mano, lo sente nelle sue passeggiate, anche solitarie, sa con certezza di essere un perdente, ma se ne fa una ragione.
Non è consapevole, e non lo sarà mai, di essere semplicemente un mediocre.
E non è difficile spiegarne il perchè, L'illusione di essere ciò che si vorrebbe essere ma non si è, e la falsa illusione di credere che gli altri ti considerano tale.
I traguardi, mai raggiunti, sono l'antitetica risposta ai successi professionali degli altri.
l'invidia di non aver mai occupato poltrone rilevanti,  di aver creduto di essere ciò che non si è, lo ha reso un essere perdente, ipocrita e mediocre.
La mediocrità, quando non riconosciuta, è peggio dell'ignorante che non vuole erudirsi, o rimanda perchè il tempo c'è, illusioni e fughe in avanti, rette su autosuggestioni,
Non ci si può illudere di essere infermieri se si è solo OSS,
Non ci si può illudere di governare eliminando la cultura,
Non ci si può illudere di essere al di sopra degli altri, quando non ci si confronta nemmeno,
Non ci si può illudere di essere "artista", quando non si vive della propria arte,
Non si fa opposizione urlando oppure stando zitti.
Quando si è vissuti come le cicale.
Quando si è dato ascolto alle sirene di turno, quando non si è mai creduti in se stesso.
Quando si è sempre aspettato l'aiuto per poter fare delle cose, quando si è stati, per una vita, sudditi.
Mediocri è illudersi di governare, senza farlo, quando ci si giustifica in maniera superficiale e mediocre.
Quando si cancella la cultura dai propri programmi, presentati in campagna elettorale.
Quando guardando il cielo non si vede altro che il cielo, e non le mille sfaccettature in continuo cambiamento.
Quando si sbaglia e non si ammette di sbagliare.
Stare nel mezzo non è una virtù, ma essere semplicemente Mediocri.
Bhe! allora si è davvero MEDIOCRI ed IPOCRITI



.http://www.treccani.it/vocabolario/mediocrita/





1. ant. Condizione media; stato di ciò che è o si tiene ugualmente distante dai due limiti estremi: la virtù è nella m. (T. Tasso). Questo sign. è anche nell’espressione aurea m., la quale però non è di solito intesa nel senso positivo originario (cioè quello dell’espressione latina aurea mediocritas [v.], con la quale Orazio fa consistere la felicità nel tenersi saggiamente lontano da ogni estremo), ma è più spesso riferita, con allusione al sign. seguente, a chi si ritiene presuntuosamente pago della propria mediocrità morale e spirituale. 

2. 

a. L’esser mediocre; qualità di persona o di cosa che rivela capacità, attitudini, doti d’ingegno, e sim., molto scarse: mdi un artistadi uno scrittoredi un professionistadi un uomo politicooperalavoro teatraleromanzoarticolocomponimento di una scoraggiante m.; emergere dalla m.; non superare la m.; vivere nella più supina m.; stomacato e scoraggiato dalla mche n’assedia e n’affoga (Leopardi); una dose discreta di m. è dote preziosa, come la volgarità in un seduttore (Giuseppe Pontiggia). 



Meditiamo gente, meditiamo......

                                                                                               Piero Benincasa


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