21/10/13

Orizzonti....lungimiranza

Il tempo è gran maestro, questo è vero, ma a volte il tempo non è sufficiente per ottenere ciò che si desidera. Il tempo di vecchi marpioni è scaduto, di saputelli della politica che non hanno fatto gran che, quando hanno avuto il timone in mano, è finito, finito per sempre.
Noi siamo certi che il popolo debba essere sovrano, come recita la Costituzione, e che non bisogna prenderlo in giro.
E' tempo di cambiamenti, di piccole e significative rivoluzioni culturali, che porteranno ad una reale e concreta democrazia, che necessariamente dovrà passare sotto l'approvazione del popolo sovrano. Mutamenti e nuovi assetti si registrano ogni giorno, l'informazione è costante e forse anche abbondante, e ancora i giornalisti foraggiati fanno il buono e il cattivo tempo, ma questo stato di cose sta per mutare, ci vuole tempo, ma la strada è giusta. Una grossa mano, in questo mutare,la sta dando la rete, che smaschera i bugiardi e i faziosi, i giullari e le ballerine, i tramezzi e i ruffiani. Avevamo accennato nell'ultimo post, ai "tramezzi"; individui che senza alcun permesso, o mandato tramano e bramano per accaparrarsi un posto sul carro dei vincitori. Noi vi diamo alcuni spunti per riconoscerli. Questi, i "tramezzi", non hanno amici, ma di volta in volta frequentano chi gli interessa nel loro progetto, sono sempre vicini agli amministratori di turno, sono nomadi per scelta, modificando i luoghi per opportunità personali, quasi mai offrono da bere, a meno che non ci sia un loro scopo personale, non hanno amici, ma vantano amicizie potenti. Questi alcuni segni attraverso i quali potete riconoscerli, ma ne esistono altri, che qui non vogliamo e non possiamo citare, chi è di buon palato può capirci. Non sono dei lobbisti, che fanno da tramite tra i cittadini e i  politici, ma sono opportunisti e, per il loro tornaconto, sono disposti a qual si voglia angheria, imbroglio o finanche cattiveria gratuita e senza senso. Chi li riconosce deve avere la bontà di isolarli, renderli innocui e inoffensivi.  Noi suggeriamo di cercarli, o meglio individuali, e non averci alcun contatto, anche indiretto, ma ignorarli!.
Durante il periodo delle votazioni sono indaffaratissimi a raccogliere voti, anche se si schierano all'ultimo minuto, e danno i loro voti al vincente, per potersi assicurare un posticino sul carro dei vincitori, in poche parole è gente senza personalità, e soprattutto senza dignità.

10/10/13

Amministrative! chi vincerà!!


Si affilano le armi, rullano i tamburi e si riscende in campo, ma facciamo un passo indietro. Giugno 2009,

elezioni amministrative a Bocchigliero (cs), viene riconfermato il sindaco uscente Luigi De Vincenti con il 56,9 % pari a 658 voti, il diretto concorrente,o avversario, della lista civica l'Aurora, Giuseppe Giovanni Santoro si ferma al 43,1%, pari a 499 voti. In queste prossime amministrative  l'aria è diversa, in vox populi c'è aria di tre o quattro liste, e il sindaco uscente non può più ricandidarsi. Quasi certamente il capo lista dell'Aurora, Giuseppe Giovanni Santoro, si ricandida, nella speranza di fare il sindaco nel nostro amato e bistrattato borgo. Ma c'è un crescendo di nuovi volti che si affacciano alla ribalta, professionisti e gente comune, politicanti, ballerine e saltimbanchi, c'è poi il ruolo, non secondario, dei "tramezzi"; individui che senza alcun permesso, o mandato, tramano e bramano per accaparrarsi un posto al sole, o salire sul carro dei vincitori, non sono in tanti, ma sono agguerriti e a volte spietati, non guardando in faccia nessuno e con tutti i mezzi tentano di ottenere ciò che desiderano. Ma di questi ci sarà modo di parlarne più avanti. Ma chi può aspirare ad un comune cosi isolato, senza risorse e senza un reale e concreto progetto che possa fare uscire il paese da questo stato di decadenza economica e sociale, questo borgo che non può più contare, come un tempo, su opere faraoniche inutili o inutilizzate, e nemmeno sugli idraulici forestali, e, forse, neanche sulle fallimentari cooperative, che il Sindaco uscente, e non più candidabile, si era inventato qualche anno addietro. Noi siamo per forme di cooperative che possano costruirsi un futuro e camminare con le proprie gambe, si con i contributi statali, regionali o provinciali, ma appena avviati c'è necessità di camminare autonomamente, e riuscire a costruire delle aziende che dal lavoro si ricavino gli stipendi, e addirittura cercare di rinvestire gli utili. Ci vuole ambizione, per essere propositivi, per riuscire a credere in progetti che guardano avanti, per essere certi che si sta costruendo il futuro pensando alle nuove generazioni e cercare di fermare gli ultimi giovani che ci sono rimasti. Crediamo che chi andrà a sedere sulla poltrona del sindaco  debba fare un gioco di squadra, cercando di fare cose concrete e coinvolgere la popolazione, c'è bisogno di collaborazione, di solidarietà, di concretezza e di realizzare il realizzabile, senza voli pindarici o faraonici progetti. Bocchigliero potrebbe essere un borgo slow-life, vita lenta, dove potersi mettere in armonia con i ritmi naturali, ricerca di luoghi unici e isolati, potrebbe diventare, Bocchigliero, un centro di amanti delle stelle, visto lo scarso inquinamento luminoso che c'è, scarso o nullo, se si spegnessero le luci del paese, diventerebbe uno dei paesi più interessanti per gli astrofili . Le idee a noi non mancano, e siamo disponibili a contribuire al futuro del paese, anche attraverso la Pro-loco, se questa riuscissimo a resuscitarla. Ancora non è tempo di programmi, ma di manovre, di incontri, spesso segreti, di pre- tattica e ancora di ricercare portatori di voti, famiglie numerose, non ce ne sono più, o comunque elementi portatori di voti. Si stanno affilando le armi, ci si sta preparando ad un "caldo inverno politico-amministrativo", certamente non bisogna stare alla finestra, ma partecipare e schierarsi, credere in quello che si vuole fare. Noi siamo certi che sarà una nuova e diversa campagna elettorale.

01/10/13

NOSSIDE

E' l'amore il tema dominante dell'ultimo e intenso romanzo di Rocco Giuseppe Greco ."Il giardino di Nosside" Laruffa Editore. Rocco Giuseppe Greco nasce a Bocchigliero nel 1944, già Dirigente Scolastico, studioso di problemi di pedagogia e appassionato ricercatore di storie e tradizioni locali. Ancora una donna protagonista, in questo viaggio nella mitologia greca, ancora perchè abbiamo già letto un romanzo, di Rocco Giuseppe Greco, dove la protagonista è una donna: "Ciccilla" L'ultima brigantessa, romanzo storico, che ha ricevuto apprezzamenti da critica e pubblico, e ha vinto anche il Primo Premio Speciale Giuria Lettori al Premio Letterario Nazionale " Un libro amico per l'inverno". Ma torniamo a Nosside, poetessa della Magna Grecia, visse a Locri Epizefiri  tra il IV e il III a.C,, viene considerata tra le poetesse migliori della Magna Grecia, se non la migliore. L'amore è la sola libertà del mondo, perchè eleva lo spirito a tal punto che le leggi dell'umanità e i fenomeni della natura non ne alterano il corso. Poche e frammentarie le notizie giunte fino a noi, di sicuro i suoi componimenti continuarono ad essere conosciuti, apprezzati e tramandati durante tutta l'antichità, Tant'è che ancora nella seconda metà del I secolo a.C. Antìpatro di Tessalonica
(poeta epigrammatico) la inserisce tra le nuove Muse terrestri ( contrapposte alle nove Muse celesti)                                      
https://www.facebook.com/roccogiuseppe.greco?fref=ts
Il narratore, Rocco Giuseppe Greco, nella stesura del romanzo, ha squisitamente tracciato la vita sentimentale e amorosa di questa poetessa greca, sottolineandone emozioni, sensazioni e facendoci entrare nell'animo di questa donna libera e inquieta, capace di toccare vette elevate nel giardino dell'amore. Il giardino come luogo dell'anima, da curare e amare, perchè esso possa dare quelle gioie alla vista, all'olfatto e all'anima. "Nei suoi angoli più bui seppellisco i mie sbagli e i miei errori; con l'acqua del suo pozzo lavo le mie colpe" Questo dice Nosside del suo giardino. C'è, nel romanzo, una sorta di rifiuto alla rassegnazione,al tempo che, inesorabilmente, passa. quasi certamente la mamma di Nosside, era donna moderna e fece istruire bene la figlia, addirittura lei stessa, Nosside, fece una scuola dove poter insegnare alle ragazze ad essere gentili e donne raffinate, amanti della musica e dell'arte in genere, ancora una volta, Greco, narratore e romanziere, esalta la figura femminile, quasi a voler rimarcare la famiglia del tempo, che era matriarcale, soprattutto Locri, che pare sia stata costruita da donne nobili fuggiasche seguite da schiavi. Nosside ha avuto tre grandi amori; l'atleta, l'artista e il filosofo, quasi a rimarcare tre fasi della vita. Ma non vogliamo continuare con il romanzo, ma esortarvi a leggerlo per capire l'amicizia e soprattutto l'amore, quello vero, fatto di scintille irrefrenabili e inspiegabili, e solo leggendo il romanzo, sino in fondo, che capirete il senso dell'insegnamento che un libro può darci