28/01/11

Processionaria...appello urgente


La processionaria stà devastando decine e decine di pini nella nostra amatissima Sila. e non solo. Noi sentiamo il dovere di intervenire e sollecitare che qualche cosa debba essere, e possa essere fatta.Ci siamo documentati ed esistono metodi che ossono combattere questo parassita del pino      .La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto dell'ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae.


Esso deve il suo nome alla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di "processione".

Questo artropode si trova nelle regioni temperate dell'Europa meridionale, nel vicino Oriente e perfino nell'Africa settentrionale.



E' uno degli insetti più distruttivi per le foreste, capace di privare di ogni foglia vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale.



Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso larici e cedri.



Il ciclo biologico del parassita





La processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell'anno, dal momento che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo seppelito sotto terra.



Le falene iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; trascorso qualche giorno iniziano la ricerca di piante adatte per deporre le uova.



Ogni femmina produce un "ammasso" di uova che viene fissato ad un ago dell'albero ospitante (vedere foto). L'ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le tipiche larve (vedere foto). Le uova sono completamente ricoperte da scaglie provenienti dall'addome della femmina.





Nonostante la modesta dimensione, le larve sono dotate di forti mandibole in grado di fagocitare i duri aghi già subito dopo la nascita (vedere foto).

In poco tempo, spogliato completamente un ramo, si muovono in fila alla ricerca di nuovo nutrimento.



I bruchi vivono in gruppo. Inizialmente sono nomadi, spostandosi di ramo in ramo costruendo nuovi nidi provvisori, ma verso ottobre formano un nido sericeo dove affronteranno l'inverno (vedere foto).

L'attività riprende in primavera e le processionarie, in genere verso la fine di maggio, si dirigono in un luogo adatto per tessere il bozzolo.



Trovatolo, lì si interrano ad una profondità variabile di circa 15 cm. Lo stato di crisalide ha durata di circa un mese, ma può prolungarsi anche per uno o più anni.



L’insetto, raggiunta la maturità e avvenuta la metamorfosi, durante il mese di luglio esce dal bozzolo.



L’adulto è una falena con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con delle striature marroni; la femmina è solitamente di dimensioni lievemente maggiori del maschio (vedere foto).



La loro vita è molto breve: non più di 2 giorni.



Le femmine sono le prime a recarsi sugli alberi ad alto fusto, dove vengono in seguito fecondate dal maschio.



Il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova e il ciclo ricomincia.





Thaumetopoea processionea

Gli adulti della processionaria della quercia sono farfalle notturne molto simili alla processionaria del pino.



Le larve sono di colore grigiastro e anch'esse fornite di peli altamente urticanti.

Tali bruchi compaiono in aprile, hanno un'attività più intensa nelle fasi crepuscolari e notturne del giorno e si spostano per alimentarsi formando processioni irregolari.

Durante il giorno le larve si riparano dentro nidi appiattiti costruiti sui grossi rami o alla base del fusto della pianta colpita dal parassita: la quercia a foglia caduca.



Concluso lo sviluppo larvale, avviene l’incrisalidamento entro un nido definitivo, solitamente posto lungo il tronco della pianta ospite. La metamorfosi porterà una nascita di una nuova falena tra luglio e settembre.



I problemi causati dall'insetto sono equivalenti a quelli della processionaria del pino.



Per informazioni sui metodi di interventro contro tale insetto valgono le stesse date per la processionaria del pino 
tratto da:
C' è un aggiornamento da fare: oggi domenica 30 gennaio,  sul giornale "Calabria ora", il comune di Longobucco ha segnalato, nella persona del sindaco, il probblema della processionaria all'Ente Parco. Siamo soddisfatti, ma dalle segnalazioni bisogna passare ai fatti

25/01/11

Madre.......e oltre


Questi sono alcuni disegni, dei tanti, che hanno arricchito la ripubblicazione di "Liriche in vernacolo Calabrese", pubblicato da noi lo scorso Giugno, e presentato a Bocchigliero nel teatrino parrocchiale. I  disegni aggiunti sono dell'insegnante sig. Teresa Brunetti, mia "Madrina" di battesimo, insieme al papà, Dott. Nicola Brunetti,compianto medico condotto per tantissimi anni a Bocchigliero, ed esemplare padre, nonchè meraviglioso medico, che aveva la passione per la ginecologia e la pediatria. E' stato anche autore di un libro di poesie che abbiamo trovato molto interessante.Il Dott. Nicola Brunetti ha fatto il medico per passione, per vocazione, in una sola parola per AMORE. Ma torniamo ai disegni, che coronano l'opera delle "Liriche in vernacolo Calabrese", questi due che vi mostriamo sono dedicati alla poesia "CALABRIA", che noi vogliamo dedicare a chi è lontano da questa terra, Madre e Matrigna, terra che troppo spesso viene additata come fanalino di coda per mille e più ragioni, dimenticando che questa terra è Madre di tanti figli che, sparsi per il mondo, sentono sempre il desiderio di ritornare o comunque di sognarla, di immaginarla diversa, migliore, non vogliamo toccare le corde del sentimento, ma quelle dei valori, dei positi propositi che fanno di noi una terra dalle mille risorse, dai mille paesaggi nascosti che aspettano di essere scoperti  e valorizzati, una terra fatta di uomini che hanno, sparsi in tutto il mondo, contribuito al progresso dell'umanità, e propio a loro, e a quanti quotidianamente vivono qui, combattendo contro mille ingiustizie, Matrigna, sperono e sognono una Calabria migliore
CALABRIA
Cca sù nnati patrimma e mmamma mia
e cca dormanu 'mpace 'u sùonnu eternu.
Cca sugnu natu pur'io, Calabria mia.
Ti stìenni longa longa 'ntra dui mari
e Rocca a Rreggiu e 'nzinu a Praia a mmare.
Sulu 'ntre vrazze tue nasce e cci crisce,
cumu si Cristu cci avisse benedittu,
'a kjanta e l'ordurusu bergamottu.
'Sti mari chi ti sù nnaca e ccuruna
sù nnietti e cchiari cumu 'nu brillante,
mentre 'stu cìelu pare fattu ammanu
e 'nu pitture chi dare s'è ffattu
culure ed arte e Cimabue e dde Giotto.
'U Pollino chi tieni ppe ccuscinu
'u vìentu e tramuntana ti ripare,
ccussi fa Dolcedorme 'mpampinatu
dduve 'a dimura l'aquila cci ha fattu.
L'Aspromonte chi tieni ppe trapunta
è 'nn'atra perna e da cullana tua
dduve l'olive sù cculure e argìentu
cumu 'nu mantu de 'na fata antica.
'Mmìanzu, assettata cumu 'na regina,
'a Sila nostra, chi 'ntre vrazze tene
'u Cecita, 'u lago Arvo e ll'Ampollino:
tre specchi e acqua pura cumu 'u cìelu,
atre tre perne e da cullana tua.
Cca nasce e crisce portugallu e ffagu,
oliva ducia e glianna de carigliu,
uva frammosa e ppumu limuncìallu.
Cca  fa llu nidu 'a quaglia a Primavera
e la beccaccia, e vìarnu, cci dimure.
'U sule chi t'allumine e tti scraffe
cunkje lla ficu,'u pumu e lla cerasa
e sutta 'a corkja reste e lle 'nsapure.
I figli tuvi, sparsi ppe llu munnu,
sentanu sempre 'u desideriu e tie:
e 'stu sule e 'stu cìelu e 'ste muntagne 
e sti laghi e 'sta gente e dde l'affettu
ch'un trovanu stapìannu a ttia luntani 
e prìestu o tardu pensanu a tturnare
ppe bìdare 'stu cìelu cristallinu
chi doppu  vistu nun si scorde mmai.

Da "Liriche in vernacolo Calabrese"



22/01/11

Arte...

Abbiamo identificato un'opera d'arte che deve essere restaurata al più presto,è un portale che si trova nella piazza principale di Bocchigliero, piazza del popolo, questa è un'opera d'arte di cui il paese ha bisogno, questo portale, che risale al  1600, probabilmente è l'opera più antica del nostro paese, l'amministrazione l'ha usata come immaggine di Bocchigliero,"la porta della Sila", oggi che l'amministrazione è la stessa deve, e sottolineamo deve, porsi il probblema del restauro, anche perchè è l'unica opera degna di chiamarsi tale al nostro paese. Vogliamo, in questo appello, sentire il vostro parere; è giusto che questo portale sopravviva oppure lo lasciamo morire,  alle intemperie e all'usura del tempo?, noi crediamo che vada ripreso ristrutturato e valorizzato. Non chiedimo tanto, non facciamo opposizione inutili e sterili, vogliamo contribuire ad una rinascita socio-culturale del paese, che stà vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia; sia dal punto di vista sociale che culturale. E' di oggi la notizia che l'Assessore alla Culturale della Regione Calabria, Mario Caligiuri, ha detto che le opere d'arte devono essere per la nostra regione uno scrigno di valori spirituali sui quali costruire lo sviluppo economico e civile, la promozione umana e il rafforzamento della storia e dell'identità. Non a caso, al centro delle politiche di sviluppo economico regionale. Sposiamo questa strada anche perchè riteniamo che solo una vera rivoluzione Culturale possa essere il vero volano dal quale possa nascere una terra migliore.  

15/01/11

RAI..........e oltre

Siamo onorati e felici di poter comunicarvi che il nostro amico e compaesano, Pino Jannelli, ha iniziato una serie di puntate su Geo & Geo in cui tratterà le erbe officinali, erbe che crescono spontanee nella nostra terra, erbe che hanno il preggio e il privileggio di essere di altissima qualità, noi auguriamo a Jannelli tanti successi, per se e per portare lontano le sue radici......Bocchigliero, vorremmo che si guardasse in maniera onesta e sincera alle nostre possibilità nel settore Natura, anche perchè riteniamo che possa essere una strada percorribile e che possa offrire opportunità di sviluppo culturale ed economico. Noi, non chiediamo di credere alle illusioni, o al lavoro-assistenziale, che non porta a vero sviluppo. Anche in questo caso chiediamo un tavolo, un dibattito, una qual si voglia reazione per poter discutere delle nostre opportunità, delle peculiarità del nostro territorio e del  micro- clima, in una sola parola studiamo la cura alla risoluzione dei grossi problemi che la nostra terra vive oramai da troppo tempo. abbiamo, sparsi per l'ITALIA, molti amministratori di comuni italiani, e poi i molti emigrati all'estero che possono seriamente contribuire alla rinascita di BOCCHIGLIERO..... NON LASCIAMO MORIRE UN LUOGO CHE MERITA ESSRE RIVITALIZZATO.........BUONA VISIONE
Clicca l'indirizzo per vedere la puntata con Pino Jannelli.

   http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2011-01-13&ch=3&v=45832&vd=2011-01-13&vc=3

11/01/11

Pensiero.....

C'è un pensiero costante in ognuno di noi, ci deve essere un pensiero costante che possa farci pensare in maniera diversa per farci vedere lontano. Un tempo l'uomo diceva, vado a guadagnarmi la gloria vado in guerra, oggi che l'uomo ha compreso le barbarie della guerra dice, vado a guadagnarmi la gloria, vado a lavorare. Forse, noi certamente no, i figli dei nostri vedranno un mondo miglore. Perchè le cose cambiassero non sono bastati cento anni, ma le coscenze si plasmano con il tempo e con gli errori. E la Calabria non ha tempo da perdere, c'è un risveglio delle coscienze, c'è una presa di coscenza collettiva che può essere cavalcata per il bene comune, contro le ingiustizie, le illegalita e le mafie che rallentano i tempi per non far crescere la società civile che scalpita per un riscatto necessario e non più rinviabile, solo insieme si riuscirà a sfondare questo muro, che non è, ne invalicabile ne imbattibile, è sufficente continuare sul percorso intrapreso. Che è partito dai ragazzi di Locri con l'associazione "E adesso ammazzateci tutti", all'indomani dell'uccisione del vice presidente della giunta Regionale Francesco Fortugno. Abbiamo letto alcuni libri che vorremmo consigliarvi. "Tra l'incudine e il martello" di Angelo Greco edito da Pellegrini     http://www.pellegrinieditore.it/Index.html  tratta in maniera approfondita la storia dei testimoni di giustizia e ne analizza ogni più piccolo dettaglio noi vi cosigliamo di leggerlo.  E poi altri libri che ci hanno fatto tanto comprendere che c'à nell'aria un vento di cambiamento, come "La città oscura"  Cosenza e il suo racconto criminale seconda edizione, edito da Falco Editore   http://www.falcoeditore.com/sito , sono chiari ed evidenti segnali che qualche cosa stà mutando, piano, ma il cambiamento è palese, tangibile non più arrestabile, Tutti dobbiamo fare la nostra parte, dobbiamo contribuire al cambiamento, per essere protagonisti del nostro futuro.

07/01/11

PROVERBIANDO

Tanti frequentatori del nostro blog-sito ci hanno chiesto copia dei "I mille proverbi Calabresi", abbiamo così deciso di ripubblicarli con una particolare impostazione; arricchita da nuovi disegni, con una traduzione in inglese, e con una introduzione antropologica del proverbio,per dare alle future generazioni uno strumento che possa far comprendere a pieno il vero significato del proverbio, che nasce da esigenze concrete e improrogabili. Non abbiamo pensato ad una nuova copertina perchè questa, nella foto,della prima edizione, ci sembra appropiata. Per avere chiaro la trasmissione della cultura e della conoscenza ai giovani, e a tale proposito vorremmo qui ricordare un bellissimo aneddoto. Ad una signora intorno ai novant'anni gli viene chiesto come mai ancora lavora a quella età, la signora risponde, pacatamente, " non voglio dare in pasto ai vermi la mia conoscenza", e noi aggiungiamo che, coloro i quali danno ai giovani, e più in generale a quanti lo chiedono, si arricchiscono dal punto di vista spirituale e culturale. Qui chiediamo l'aiuto a quanti interessati al progetto; Istituzioni, con il loro patrocinio, aziende per un contributo e a privati cittadini che vogliono contribuire alla ripubblicazione di questa raccolta di proverbi in dialetto. Tanti hanno provato a scrivere in dialetto, pochi ci sono riusciti, quasi tutti hanno scritto in dialetto senza la minima preparazione adeguata. Il dialetto, è la lingua base per tutti, anche se da qualche tempo non è più così, ed è per noi importante far conoscere la nostra Madre lingua, oramai in via di estinzione. Pochi hanno studiato il dialetto, tra questi non può e non deve essere dimenticato Don Giuseppe Scafoglio, che pubblicò nel 1928 "Forme del Sostantivo Calabrese", con una ricerca certosina e attenta che ancora oggi rimane attuale, anche perchè nessuno, dopo di lui, ha studiato approfonditamente il dialetto di questo lembo di terra che è Bocchigliero. quindi noi partiremo propio da Don Giuseppe Scafoglio, per comprendere bene il dialetto di Bocchigliero, le radici di un popolo .La grandezza dell'opera grammaticale di G.S., è chiara in alcuni autorevoli giudizi espressi sul primo quaderno pubblicato nel '28, giudizi che fanno onore a tutti i bocchiglieresi nel mondo. Ne riportiamo uno, di un illustre Calabrese:Raffaele Corso    http://www.sbvibonese.vv.it/sezionet/pag341_t.aspx    , prof. di Etnografia nel Regio Istituto Orientale di Napoli.
Gentile Professore,
Vedo con piacere il primo saggio da Lei preparato sul sostantivo calabrese, e mi auguro che presto seguiranno gli altri per completare lo studio della morfologia bocchiglierese.
Ella ha fatto, accoppiando la conoscenza della parlata alla passione dell'argomento, un lavoretto utile e degno di essere imitato per ogni luogo dove il si suona.
Con i migliori ossequi                                                                                       
                Suo R. Corso
Abbiamo, per questo, bisogno del vostro aiuto per consigli, sostegno, incoraggiamento e quant'altro avete in serbo..........Grazie                                                                                                   

06/01/11

luoghi della memoria

Luoghi della memoria,tutti abbiamo dei luoghi che ci ricordano la nostra infanzia, alcuni belli altri meno, ma tutti fanno parte della nostra memoria, del nostro passato. Questi, i luoghi della memoria, stanno scomparendo, lasciandoci orfani di luoghi che andrebbero recuperati. Noi anche qui tentiamo di lanciare anche delle provocazioni, delle proposte che possano far riflettere chi è deputato a farlo. Chiediamo che a Bocchigliero venga istituita una bibblioteca comunale e si recuperino i tantissimi libri che sono stati donati dall'editore Luigi Pellegrini di Cosenza al comune di Bocchigliero, lo fece, perchè era imminente la nascita di una bibblioteca. Noi chiederemo all'Amministrazione di farlo e di dedicare questa a Don Giuseppe Scafoglio, che merita essere onorato per il prestigio e la conoscenza del paese in tutta Italia e non solo. Noi insieme all'Università di Salerno stiamo organizzando una mostra fotografica itinerante su Don Giuseppe, e ci piacerebbe partisse o arrivasse a Bocchigliero. Questo il nostro impegno per contribuire fattivamente ad un rilancio che parti dalla cultura in senso lato. Vorremmo che,quanti ci seguono, ci aiutassero con contributi (commenti) che arricchiscano la discussione, il confronto, la crescita e la possibilità di discutere senza alcun condizionamento di sorta. Tutti possono, e devono dare il loro contributo, noi come sempre fiduciosi aspettiamo......e oltre