31/07/14

Tra una fiaba e un racconto

Ultimo lavoro di Angelo Rocco Viola, sono delle favole, dei racconti brevi che ti prendono per mano e ti portano lungo i sentieri inesplorati di arcani ricordi, di simboli chiave nella mente di un bambino e quindi anche nell'adulto, che rimane sempre un pò bambino. Come la figura della nonna che, racconta le storie ai nipoti irrequieti e curiosi, con rara maestria.  L'abbandono della terra natia che si è stati, e si è, costretti ad abbandonare, per lavoro. Questi alcuni dei temi trattati nei racconti di Viola, che costantemente mira a dei chiari messaggi di attenzione verso l'ambiente,la natura, verso i valori veri, ossatura portante di una società che va in frantumi, ma la speranza e la rinascita sono anch'essi presenti per dare viva e concreta opportunità a chi non crede più in un futuro migliore. Siamo onorati di poter recensire un'opera di un bocchiglierese doc, che ama profondamente le sue radici, la sua storia, ed è consapevole che senza radici si è in balia del vento e di tutte le intemperie della vita.
Vi invitiamo alla lettura di questi racconti per assaporare  un tempo che non c'è più, ma non per questo deve essere dimenticato, ed è proprio questo uno dei motivi cardini per cui, Viola, ci regala questi racconti, tanti inediti, e alcuni di altre sue pubblicazioni. E' presente il suo paese natio, Bocchigliero, ad esso è dedicato un racconto, come punto irremovibile del passato. Si sentono forti i sentimenti d'amore per la donna amata e per la propria terra.
L'auspicio, l'augurio sincero che facciamo all'autore che questa fatica abbia il giusto riconoscimento, e la maggiore diffusione possibile.

11/07/14

ESERCIZIO (Psicosomatica)

Non abbiamo alcuna intenzione di continuare a cercare la felicità nelle cose materiali, non è più consono ai tempi agitarsi per avere, per possedere illudendoci di essere felici.
Troppe sono state le esperienze, o errori, per non essere certi di queste affermazioni.
La serenità, l'equilibrio e di conseguenza la felicità, si trovano nelle cose più banali, semplici, forse scontate, ma solo rivalutando le cose che ci sono passate per mano potremmo essere sereni, apprezzare i gesti quotidiani, ad esempio;  abbracciare, di tanto in tanto, un parente verso il quale si nutre affetto, sorridere e trasmettere serenità può appagare la sete di dare che è in ognuno di noi.
Donando arricchisci la tua anima inquieta, in precario equilibrio tra una depressione latente e fobie che ti seguono quotidianamente.
Voglio ricordarvi un semplice gesto per rafforzare la vostra auto stima
Da: corso di auto stima di Riza Psicosomatica  vai a Riza Psiosomatica   
Tutte le mattine, davanti al tuo armadio, devi mettere la cosa più bella che hai, devi gratificarti vestendoti con l'abbigliamento che, quel giorno, ti senti di poter indossare "la cosa più bella che hai".
ripeti tutte le mattine l'esercizio e ne trarrai beneficio.
Non fare sempre la stessa strada al mattino, concediti di cambiare percorso e noterai cose nuove, cose che dovevi vedere da tempo, e se pur non ci sono stati cambiamenti, per te, sono cose nuove.
Fidarsi è un esercizio complesso, poi di questi tempi, ma è necessario farlo, anche perchè da soli non ci si riesce a fidare neanche di se stessi.
Vorremmo che le cose semplici prendessero il sopravvento, che l'essenza tornasse ad essere il vero obiettivo, e si smettesse di rincorrere chimere abbaglianti ma vuote, belle fuori e brutte dentro.
L'era della concretezza e del pragmatismo faccia posto ad un periodo troppo lungo di decadenza morale e civile, dobbiamo riappropriarci della nostra essenza e della nostra coscienza. Solo cosi non si rischia l'aberrazione e la fine totale.
                   






06/07/14

SILENZIO





Spesso cerchiamo risposte, cerchiamo ragionevoli risposte a ciò che ci succede, corriamo per esaurire la nostra infinita sede di cercare risposte che spesso non troviamo, quasi mai arrivano all'improvviso.
Ti senti sfinito, esausto e non riesci a darti pace, non riesci a trovare le risposte. Forse c'è necessità di fermarsi, di raccogliere i pensieri e stare in rigoroso silenzio.
Il silenzio è la fonte principale della ricerca interiore, tutte le dottrine insegnano a stare in silenzio con se stessi, conoscersi, esplorarsi e cercare le risposte, ebbene, grazie al silenzio si riescono a trovare tante e tante risposte che non eravamo riusciti a trovare.
La forza dell'uomo è il raggiungimento della spiritualità fatta di silenzio, di meditazione, di riflessioni che portano alla pace interiore.
L'uomo crede di essere nato per stare nel caos, nei luoghi affollati, ma non è così, chi non riesce a stare da solo ed in silenzio è una persona che ha necessità di crescere e maturare.
Non c'è necessità di possedere beni materiali, che hanno la durata del momento, c'è necessità di arricchirsi dentro, di accrescere e rafforzare i propri valori, di guardare l'altro non come nemico ma come punto di confronto e di crescita morale e civica, c'è necessità di grande senso civico di evoluzione nei rapporti inter personali, e soprattutto di equilibrio interiore.
L'era è cambiata non più consumismo sfrenato ma consumare con intelligenza e oculatezza, le crisi anche a questo servono, si è convinti, in tanti, che il futuro non sarà così nero come da più parti propinato, e non sarà un futuro edulcorato dai falsi miti, o status symbol.
 Sarà, ne siamo convinti, l'era della consapevolezza e della ragione, della riflessione e soprattutto l'era della crescita spirituale, per comprendere a pieno le ragioni e il senso della vita.
Non voglio tediarvi con discorsi filosofici o incomprensibili, ma concretamente provate a fare un semplice esercizio;  state almeno cinque minuti al giorno in rigoroso silenzio per almeno tre giorni consecutivi, e noterete che quel momento è importante per voi e non riuscirete a farne a meno.
Il silenzio arricchisce
Il silenzio è salutare
Il silenzio non costa nulla
Il silenzio è la chiave
il silenzio è la forza dell'uomo.