29/11/15

'A Cùmpòsta!!



E' una storia vera, forse, ma certamente è una storia che
ha una sua morale, noi vogliamo raccontarvela  come se fosse una storia romanzata.
C'era una volta, in un piccolo paese lontano dai rumori, dal caos e dai frastuoni della città, una vita serena, apparentemente, ma anche in questo borgo, sperduto, lontano il tempo correva. e anche in questo ridente paesino, si fecero le elezioni comunali, o come meglio si dice le amministrative.
In quella tornata elettorale vince un nuovo gruppo, con a capo un giovane ed entusiasta sindaco, vinsero per capacità di vedere lontano, di aggregarsi con portatori di voti, e in politica contano soprattutto i voti.
Vincere, a volte, non è saper governare, vincere non è essere tirati a destra o a sinistra, vincere non è fare ciò che si è covato per anni.
E così, appena qualche mese dopo l'insediamento della nuova giunta si diede ordine a tutta la macchina amministrativa.
E fu così, che uno dei dipendenti comunali venne allontanato dal suo posto, con una semplice motivazione, non aveva, il dipendente, i requisiti idonei.
Qualche tempo dopo, le cose non andavano tanto bene, e fu così, che il dipendente senza requisiti venne richiamato ad occupare la stessa mansione, non che i requisiti adesso ci fossero, ma per necessità, si suppone.
Il dipendente, non ci pensò neanche un momento, accettò di buon grado il vecchio e ormai amato ruolo, noi siamo rimasti allibiti, sconcertati e soprattutto quando ci disse che non aveva neanche chiesto nessuna spiegazione, abbiamo voluto spiegargli perchè dalla situazione il vero perdente era lui, il vero suddito, colui che china la schiena e non chiede, e a ribellarsi neanche a pensarci.
Lui, il dipendente si avrebbe dovuto accettare ma con un patto, 'Na cumposta, e cioè chiedere all'illustre sindaco di fargli avere i requisiti entro l'estate, per non avere problemi in futuro, anche perchè il Sindaco è pro-tempore, il dipendente no!!
Molte volte ci si china con troppa facilità, perdendo alcuni valori fondanti della nostra storia.




03/11/15

AUTUNNO in FESTA




Anche quest'anno il borgo di Bocchigliero si è animato,  dando vita alla seconda edizione di "AUTUNNO in FESTA, purtroppo l'allerta meteo ha rovinato un po la festa, ma andiamo con ordine.
Tutto era pronto, anche gli stand che avrebbero dovuto essere allestiti a P.zza Arento e lungo via Roma, ma il meteo non ha concesso tregua, così l'Amministrazione, in accordo con le Associazioni, ha deciso di fare solo quelle cose che si son potute fare al coperto.
L'incontro dell'Amministrazione con i cittadini si è regolarmente tenuto nei locali della Casermaccia, Sabato 31 Ottobre alle ore 16,30, poi,
Domenica, si è tenuto un pranzo, con piatti tradizionali, e poi nel pomeriggio, sempre al coperto, si sono fatti i "fritti", ciambelle tipiche del paese, infine dopo tutto questo, se pur solo gli organizzatori, si è dato vita ad una cena di commiato e un sincero arrivederci,
Molte volte, d'inverno, il meteo rovina le giornate di festa, di questo non ci preoccupiamo, ma bensì la nostra lamentela va verso chi ancora non comprende lo spirito di tale iniziative, che oltre a voler essere un momento conviviale, voglio esprimere, con forza, la necessità di non far perdere tutte quelle tradizioni che i nostri padri ci hanno consegnato.
Noi siamo qui come baluardo a difesa della lingua madre, il dialetto e di tutte le tradizioni culinarie che arricchiscono la nostra vita.
Ma non solo, vorremmo che qui si capisse, con chiarezza cristallina, che noi non intendiamo altro,
che miriamo al bene comune, alla rinascita del nostro borgo, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Qui un plauso va all'Amministrazione, che sposa in pieno il progetto culturale e di crescita che le coscienze devono fare, c'è necessità che cresca la coscienza Associativa no-Profit, che
possa fare da volano per il futuro.
Manca, a nostro avviso, un vero confronto mirato, dove si possa mettere sul tappeto tutte le forze e le idee, per dar vita ad una palestra che possa tonificare e far crescere le nostre coscienze, in totale sinergia con le Associazioni e le Istituzioni.
Un tempo si viveva con elementi rituali tramandati, con usanze le cui origini si perdono nella notte dei tempi,
Oggi nell'era della tecnologia, dove è semplice comunicare virtualmente, è meno facile comprendersi e avere delle linee comuni.
Riuscire a seminare la cultura delle tradizioni è certamente arduo, ma non impossibile, ambizioso come traguardo, ma non irraggiungibile.
Abbiamo una smodata necessità di dialogare e confrontarci per poter partorire il futuro.