27/05/12

Papaveri e paperi


E' un ragionamento che volevamo fare da un pò di tempo, condividendolo con tutti voi, e non siete più pochi! anzi vi diremo di più; siamo troppi. Questo può essere un sillogismo secondo il grande Aristotele? No questo non è un sillogismo.Ma è una costatazione dei fatti, siamo subissati da richieste di  pubblicità, da inserire nel blog-sito, ma noi continuiamo cosi.. con qualche pausa, più o meno lunga e soprattutto non vivendo ansie da statistiche, anzi avevamo pensato di chiudere il blog per eccessivo impegno, ma poi ci siamo detti; non abbiamo ansie da prestazioni e quindi come và, và sempre bene. Ma torniamo al nostro ragionamento, non tutti i politici sono ladri, ma oggi si pensa che tutti i politici sono ladri, monta l'anti-polica, avanza il movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.
I  cosiddetti grillini, chi pensa che legalità e crescita vadano di pari passo è grillino, chi non accetta i finaniamenti ai partiti è grillino, chi pensa alla politica come missione è grillino,ma quando gli stessi diventano politici anche loro sono ladri? Crescono come funghi le liste Cinque Stelle, ma quasi tutte non hanno ne testa ne coda, inesperti e incapaci di amministrare, privi  di un vero programma che oltre alla protesta, forte, no ha una vera  una proposta.  Da pochi giorni è stata ricordata la strage di Capaci, ma siamo capaci di non dimenticare, e ancora, siamo capaci di fare ammenda di quello che è stato?. Noi ci placheremo quando l'intreccio tra politica e mafia sarà svelato, quando saremo capaci di vedere con gli occhi dei giusti e la fede del cuore. Fare politica è un esercizio complesso e per nulla semplice, ma è l'unico modo per partecipare alla vita sociale, politica e religiosa di un borgo, di una città, di una nazione. Vorremmo che gli uomini, di buona volontà, possano contribuire fattivamente al miglioramento della vita socilale, economica e religiosa, per poter consegnare alle future generazioni un mondo migliore. Non faccioci illudere dai facili sillogismi, che servono a chi deve nascondere e coprire malefatte e intrighi a limite della legalità, non siate attratti da facili ascesce, perchè di facile non c'è quasi nulla.... ecco un sillogismo, quindi attenti e vigili nelle scelte, non sempre facili, scelte che contribuiranno ad avere solidi pilastri dove poter costruire un futuro migliore...e Oltre. 

Luci e ombre

22/05/12

Oltre..Bocchigliero


Tanti si sono cimentati nella ricerca delle origini di Boccchigliero, sulle origini di questo splendido borgo situato tra gli 830m. e 1140m., sul livello del mare,ma pochi sono riusciti a dare una spiegazione storica, sulle origini del comune di Bocchigliero. Ma prima di parlare delle origini, si deve tenere in considerazione la storia del paese, che è fatta principalmente da pastori e contadini, Bocchigliero è uno dei 155 comuni della provincia di Cosenza, ed è uno dei paesi più isolati di tutto il territorio nazionale, il paese più vicino dista oltre 17 chilometri, sul versante jonico, e 40 chilometri da Camigliatello Silano, verso la Sila. Questa strada di collegamento è stata costruita i primi anni 30', dal regime fascista, Ministro dei lavori pubblici era Michele Bianchi, che visitò anche Bocchigliero. La strada di collegamento con il mare Jonio, è stata costruita dopo il 1916. Fino a quell'anno Bocchigliero era priva di strade di comunicazioni aveva, però, le mulattiere che servivano per trasportare la merce; olio, vino e formaggi, soprattutto. Tanti sono le testimonianze scritte in cui si parla di Bocchigliero come importante centro di produzione di vino e formaggi. Noi non crediamo che Bocchigliero sia la vecchia Arento, ma siamo convinti che il paese sia nato attorno all'anno mille, e questo lo si capisce dalla costruzione della prima chiesa, quella di S. Francesco costruita intorno al 1100, la chiesa, per chi non l'avesse notato, aveva, in principio, l'entrata verso il rione Destra, con  la costruzione di nuove case venne aperta l'attuale porta, e conferirgli maggiore importanza. Riteniamo, inoltre, che il paese sia stato poco contaminato da elementi linguistici esterni, e abbia conservato il suo dialetto quasi integro. La ricercatrice, di Oxford, che il mese scorso è venuta a Bocchigliero, Chiara Cappellaro, ci ha confermato tutto questo, inoltre il 29 di Maggio, presenterà la sua relazione, evidenziando l'integrità del dialetto bocchiglierese, e la particolarità di alcuni sostantivi e plurali. Noi ci auguriamo che il paese possa essere citato e valorizzato dal punto di vista squisitamente culturale, per avere un punto fermo dal quale partire, e ci impegneremo per rivalutare la figura umana e culturale di Don Giuseppe Scafoglio che tanto lustro ha dato al suo amato paese: Bocchigliero.

14/05/12

ITALIANO

Castello di S. Severina (kr)

E' ormai un dato accertato, un dato di fatto, lo dicono giornali, ricerche, mezzi di comunicazione e soprattutto lo dicono i fatti. Da oltre 12 anni in Italia non si parla l'italiano, i ragazzi che entrono all'Università non conoscono la lingua di Dante e di Petrarca, di Svevo e di Pirandello, padri della nostra lingua. Oggi, ma già da più tempo, ci siamo inglesizzati, fagocitando parole su parole, non dando i termini in italiano, e di conseguenza facendone uso, poi aggiungiamo a questo le abbreviazioni, sempre più frequenti, sui social-network (parola inglese), e l'aggiunta di termini dialettali, spesso scritti male e senza alcun criterio metodologico. Riscopriamo le nostre radici latine, e studiamo la complessa e frastagliata grammatica italiana, che merita essere conosciuta per conoscere le nostre radici e per amare una tra le più belle lingue del globo. Poi, e non per ultimo, conosciamo i nostri dialetti, per apprezzare e amare la lingua dei nostri padri e conprendere, ancor meglio, la nostra madre lingua:"L'ITALIANO". Attenzione, nessuno vuole fare il purista, nè l'accademico della "Crusca", ma o noi sembra che i cambiamenti linquistici necessitano di tempi lunghi, per consentire alle nuove generazioni di leggere e decifrare le radici familiari e sociali , se tutto ciò viene meno viene a mancare l'empatia , e allora c'è il rischio di precipitare in una inevitabile Babele, con conseguenze inimmaginabili. Forse questo può derivare dalla scarsa conoscenza della nostra meravigliosa letteratura italiana?, o ancora che l'uso smodato delle parole inglesi, possa nascondere la nostra ignoranza?

10/05/12

Anniversario.


Fior di Maggio

'A morte.

Quannu scade llu tiampu ch'è ssignatu,
trase 'ntre case senza trucculare
e nnun ti dune tìampu 'nu minutu

mancu ppe ddire, aiutame Signure!
U gguarde subb'e porte si c'è scrittu

conte, barune, principe o garzune
e nnun si vinne, cumu fanu tutti.
Iu,quannu vene, si mi dasse tìempu,
li vorre ddire, 'mmentre mi nni porte,

tu sula, subba 'a terra, si' lla giusta.



Tratta da: "Liriche in vernaclo calabrese"

di E. Benincasa
N.28/10/1930
M10/5/1996


05/05/12

A tutti i bocchiglieresi!


Bocchigliero, panorama.

Abbiamo ricevuto una lettera di ringraziamenti da parte della Dott. Chiara Cappellaro, ricercatrice linguista dell'Università di Oxford, che ci ha onorato della sua presenza dal 19 al 21 di Aprile u.s.. Desideriamo pubblicarla perchè giunga a tutti i bocchiglieresi, quelli che c'erano ma soprattutto per quelli che non c'erano.

Caro Piero,
sono io a dover ringraziare,di cuore, te e tutti i bocchiglieresi, che ho conosciuto durante la mia breve visita a Bocchigliero. Come linguista, che studia le varietà romanze, posso solo confermarvi l'interesse che il vostro dialetto ha in una prospettiva storico-comparativa, e incoraggiarvi a continuare l'opera di documentazione e valorizzazione del dialetto di Bocchigliero, opera già iniziata da   
Don Giuseppe Scafoglio; mi auguro che possa realizzarsi un centro studi a lui dedicato, anche perchè un personaggio del genere non può essere dimenticato dalle future generazioni. Ci tengo, inoltre, a ringraziare le persone che mi hanno fatto dono di materiale dialettale, con grande generosità, come; Ludovico Aurea,  Francesco Filippelli e il sign. Mingrone (suocero di Giuseppe Santoro)
Come visitatore (per la prima volta in Calabria), voglio dire che mi sono sentita accolta, nella vostra comunità, con il calore che si riserva a famigliari e cari amici. Grazie, sinceramente e dal più profondo del cuore ancora grazie, spero di tornare presto.
Un ringraziamento particolare a Giuseppe Santoro e alla sua famiglia, a Gianni Vincenzo, a Vincenzo Ricca e alla sua famiglia, all'artista Domenico Fontana, ma soprattutto a te Piero e alla tua famiglia.
A Udine, con mia mamma e Numa, e a Oxford si continuerà a parlare di voi con tanto affetto e gratitudine.
Grazie,
Chiara Cappellaro.
Fiori di campo in Sila a Bocchigliero

01/05/12

L'altra Politica......e Oltre!


Abbiamo certezza che le acque sono in movimento, in fermento e di questo, noi, ne siamo epidermicamente convinti, speravamo in un sub-movimento, in uno scatto di orgoglio, uno scatto di reni, forse ci eravamo illusi. Certo è che le squadre si stanno, fattivamente, preparando a vincere, anche perchè la posta in gioco è alta... per qualcuno altissima Crescere vuol dire affrontare nuove e più difficili prove  da raggiungere a tutti i costi, così pare, voci di popolo.  Ma andiamo alla faccenda con più focalizzazione del particolare. Al nostro caro paesello natio si lavora per la prossima campagna elettorale, che si terrà nella primavera del 2014. Il capo gruppo della minoranza, Giuseppe Santoro, ha deciso di ricandidarsi per mettere a disposizione della cittadinanza e dell'Aurora, lista civica, la sua esperienza maturata in questi anni, e riuscire a vincere la partita decisiva,  rimettendosi in gioco e raccogliere il lavoro fatto dall'opposiione, compito difficile e complesso. Sarà il futuro prossimo e le scelte a determinare il raggiungimento di tale obiettivo. A noi la strada ci sembra in salita, anche perchè la parte opposta è determinata a vincere per consentire al tempo di far sedimentare il ricordo sbiadito di alcune scelte non propio corrette. Abbiamo avuto il piacere di parlare con il comune e con il clero, Istituzioni che ci consentono di crearci la nostra opinione. Opinione libera e lontana da luoghi comuni, abbiamo desiderio di vedere il nostro paesello amministrato come si deve, senza voli pindarici, senza prime donne, ma assolutamente in modo corale, puntando a ciò che è rimasto e senza credere o sperare nella manna dal cielo. Per questo vorremmo dare il nostro contributo, partecipare in maniera attiva alla vita politica del paese. Il sindaco attuale, Luigi De Vincenti, non può più ricandidarsi, e prepara il terreno per la sua successione, creando non pochi mal di pancia all'interno del suo gruppo.Non è corretto instaurare uno stato di paura collettiva in un borgo che ha necessità di liberarsi da ataviche situazione che condizionano la vita civile e morale di inermi cittadini minorenni. Quale la soluzione?.... semplice, una rivoluzione culturale, che parta dal basso per approdare... Oltre. Non si ha più necessità di antipolitica, ma di vera e concreta politica che amministri la cosa pubblica in maniera trasparente. Bocchigliero, vive uno dei momenti più bassi della sua vita civile e religiosa, c'è molta disaffezione, anche, verso la chiesa, forse il pastore non riecse a governare il suo gregge, o lo fa in maniera non corretta, ma non c'è un vivaio di giovani che seguono il clero, nella figura del parroco, figura determinante per una piccola comunità come quella di Bocchigliero. Non è più tempo di schivare le propie responsabilità, in primis i cittadini di Bocchigliero, che hanno,negli anni, contribuito a questo stato di cose, poi le Istituzioni che, non hanno saputo cogliere le vere esigenze del cittadino, vogliamo sottolineare la mancanza di punti di aggregazioni culturali, sociali e religiosi. E' tempo di riscossa, di riscatto sociale e polititico di uno scatto di orgoglio che possa dare dignità a quanti vivono il borgo di Bocchigliero. Suggeriamo all'opposizione di stare lontana da giochi e giochetti del passato, di affidarsi a famiglie portatrici di voti ma prive di idee e di proposizioni, ma fare leva su quel poco di buono che è rimasto, contare sulle intelligenze per partorire una lista migliore del passato. La maggioranza uscente dovrebbe avere il coraggio di assumersi le  proprie responsabilità, che hanno portato a questo stato di cose, virando verso rotte più concrete e facendo il bene comune, al clero diciamo di fare ciò che gli compete e non Oltre! E' tempo che i cittadini si riappropiamo della loro centralità e non siano preda di questo o di quello, che fanno di tutto per un voto, e non delle idee. Alle prossime amministrative le liste saranno più magre otto, un numero esiguo per comprendere tutta la comunità. Forse, di questo non ne abbiamo certezza, si farà la terza lista, e spagginerà la situazione attuale, creando ancora più confusione. I cittadini di buona volontà devono partecipare attivamente alla vita politica sociale e religiosa di un borgo che si trova in uno stato comatoso ma reversibile con la volontà di guardare oltre, di pensare al futuro e ai figli di Bocchigliero, vicini e lontani che hanno nel cuore il propio paese. Le Istituzioni hanno un ruolo guida in una comunità, devono pensare per tutti e non per pochi, devono avere la capacità di guardare lontano per progettare un futuro migliore, per le generazioni che verranno. Questo vorremmo... che, chi rappresenta i cittadini abbia la capacità di non pensare al propio orticello ma vedere la situazione in modo globale. Abbiamo avuto il piacere di ospitare, a Bocchigliero, una ricercatrice dell'Università di Oxford, e non abbiamo ricevuto da nessuna Istituzione locale neanche un semplice ringraziamento.... anzi qualcuno aveva scritto, ma senza ricordare che il nostro blog-sito ha contribuito in maniera determinante a questo fantastico evento. scegliendo il luogo dell'incontro, il teatrino parrocchiale, e la cena, presso "il Castelluccio", che abbiamo offerto alla Dott. Chiara Caappellaro.  Ma questa è tutta un 'altra storia.