30/12/10

Le feste dopo il Natale

Dopo il Santo Natale le feste proseguono con l'attesa della fine dell'anno,la notte di S. Silvestro, e poi l'Epifania che tutte le feste porta via. Ma noi quest'anno vorremmo parlare di alcuni dettagli delle feste. Come la notte del 31 dicembre, che viene festeggiata in tutto il mondo, se pur ad orari diversi, per i diversi fusi orari. In questa serata tutti vogliono brindare al nuovo anno per augurarsi ogni bene per l'anno che sopraggiungerà. Un tempo, non troppo lontano, in alcuni paesini della Sila Calabrese   http://www.parks.it/parco.nazionale.sila/    era usanza preparare alcuni strumenti e, dopo cena si andava casa per casa ad augurare ogni bene, di contro i propietari della casa offrivano loro ogni ben di Dio, frutta, dolci prevalentemente di origine Araba,e non poteva mancare il vino, padrone indiscusso delle tavole di ogni ceto sociale. E' stato trovato un motivetto musicato da un grande maestro, che visse e si sposò propio a Bocchigliero    http://it.wikipedia.org/wiki/Bocchigliero, tra le montagne della Sila Calabrese. Il chiarissimo prof. Giacomo Carrisi, parente di Albano Carrisi, noi vi regaliamo le parole originali:
"Cari signuri quantu siti belli ca siti nati n campu lla marina u mari vi mantene frischi e bielli cumu la rosa russa lu jardinu sa venire vieni mo fa nu friddu chi si mo se nu vieni prestu prestu ti vo benare u sequestru"
Noi con questo ci congediamo, per quest'anno, augurando a tutti voi tanta setenità e prosperità, per l'anno che stà arrivando
BUON ANNO...... e oltre  

22/12/10

Santo Natale 2010

BUON NATALE.., è quasi banale dirlo oggi con il significato di un tempo, oggi è Natale se c'è il regalo più ambito, se si sfoggia più del vicino o si fà l'addobbo più bello,dimenticando tutto quello che il Natale nasconde sotto l'alone di episodi come la natività e il perigrinare da un posto all'altro per partorire e poi, Maria, stanca e alla fine della sua gravidanza, sarà una umile e fredda grotta scaldata solo dal un bue e un asinello, che l'accoglieranno per l'evento che cambierà per sempre il destino dell'uomo; la nascita del Signore Gesù che per i peccati dell'uomo si farà crocifiggere. Anche la nostra esistenza è fatta da mille e più sacrifici e rinunce, a volte anche fatta da semplici e piccoli piaceri, come quello di donare agli altri per ricevere; un sorriso,una sensazione mista ad emozione o ancora un semplice  grazie, noi senza troppi fronzoli vogliamo augurare a voi tutti la nascita di una nuova coscenza spirituale e culturare che possa donarci la chiave della serenità........sincero e sereno Santo Natale a tutti i Cristiani della nostra Madre Terra.

18/12/10

Leonardo Mazza da Bocchigliero........

E' con rinnovato vigore e crescendo entusiasmo che chiediamo a tutti voi di contribuire a questa nosta ennesima, e non ultima, battaglia di cultura, di civiltà e di futuro. Vorremmo portare a vostra conoscenza un nostro conterraneo che è vissuto molti anni fà, ma avendo lasciato qualche cosa di scritto, ci pare opportuno e doveroso, farvi conoscere alcuni scritti di questo nostro compaesano, di una elevata cultura. Il personaggio in questione è Leonardo Mazza. Onestamente le notizie in nostro possesso sono veramente poche, ma qualcuno deve pur iniziare, e noi partiamo accennando alcuni episodi di questo sconosciuto personaggio di cultura elevata e di origine bocchiglierese, un figlio di Bocchigliero, che merita essere conosciuto da tutti i bocchiglierese e non solo. Certo è che esiste un libro, che circola da molti anni, ed è stato anche venduto all'edicola di Bocchigliero, vecchia gestione, dal titolo "Rime e Prose per Leonardo Mazza da Bocchigliero". Questo testo che si compone di oltre trecento pagine è un vero capolavoro di scrittura dell'epoca, la dedica introduttiva è datata 1862. Vogliamo qui riportare propio questa dedica  che L.M. fa al padre, per cominciare a capire i valori che c'erano un tempo



E' a voi, mio amatissimo Padre, cui deggio offrire questo
 qualungue siasi parto del mio debole ingegno; a voi, cui son debitore di una doppia vita, della naturale e della civile. Il merito più grande, che abbia un Padre, ond'esigere dai suoi figli rispetto, e gratitudine non consiste tanto nella esistenza fisica ad essi data, quanto nella esistenza morale, cioè nell'educazione, poichè senza di questa a nulla vale la vita. Voi, a differenza di alcuni padri, che lasciano imbrutire i loro nati nell'ozio, nella ignoranza, e nella scioperataggine, avete pienamente compreso quali siano gli obblighi di un padre, e che la ricchezza migliore, la quale possa da questa lasciarsi alla sua prole, e per lo appunto la virtù, e quindi non avete tralasciato mezzo alcuno, onde darci una educazione confacente al nostro stato. E' per questa, che io vi professo la più grande obbligazione, e non posso diversamente dimostrarvene la mia gratitudine, che offrendovi queste pagine,le quali, se hanno qualche cosa di buono, faranno piuttosto il vostro onore, anzicchè il mio.
Vi bacio  con rispetto le mani, e sono
Da Bocchigliero li 2 Novembre 1862
                         Vostro aff.° figlio
                         Leonardo Mazza  


Chiunque abbia notizie su Leonardo Mazza può contattarci.Chi desidera avere una copia dell'intero libro, fotocopiato, può farne richiesta al nostro indirizzo di posta eletronica       gattica@live.it

14/12/10

Alcune poesie in vernacolo Calabrese

NEVICA.......nevica

Jazze! E fore jazze: pannizzìe
'A niva kjanu kjanu s'ammunzelle
facìannu tuttu jancu 'ntunnu  'ntunnu:i ceramili russi e subb'e case
'e lavinelle stritte e du paise
i fìarri e di barcuni 'e cimineje,
l'arbuli addormisciùti e sampinati.
'Ntru cìelu dinentatu vasciu vasciu joche lla niva 'mmentre si nni scinne,
cumu nu fùacu 'ntra  'na notte e festa.
'A gente passe senza fare stusciu tenìannu a kapu vàscia e ccummugliata e ccaminannu 'mpressa ppe llu friddu.
Intantu a niva ammucce lle pedate
cadìannu queta senza 'n'ugna e vìantu.
'Nu pettirussu ch'è rrestatu sulu,
'ntre rame senza pàmpine e du brunu,
si scùotule lla niva e subb'e pinne,
si gire e vote e mmere cumu jazze.
Abbiamo voluto inserire questa lirica in vernacolo calabrese perchè in Sila e a Bocchigliero stà nevicando copiosamente, del resto tutto ciò era stato ampiamente ed anticipatamente previsto, ma per noi ogni volta che nevica è la stessa identica cosa ,approfittiamo per ringraziare quanti partecipano al nostro blog-sito, con rinnovato interess





13/12/10

13 Dicembre S. Lucia 2012


Riproponiamo un vecchio post, ma attuale e certamente gradito ai più, ci scusiamo per non essere molto presenti, ma a breve capirete il perchè. Buona lettura.



Che Siracusa sia stata colpita da una grave carestia nel 1646, durante la dominazione spagnola, è storia. Che nella disperazione del momento sia giunta una nave carica di frumento e che questa circostanza sia stata ritenuta un miracolo, è possibile. Certo è, però, che da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l'uso del mangiare la cuccia il 13 dicembre di ogni anno. Il nome "cuccia" può derivare dal sostantivo "cocciu", chicco, o dal verbo "cucciari", cioè mangiare un chicco alla volta. La tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a famigliari, amici e vicini di casa. Le briciole si lasciano su tetti per essere catturate dagli uccellini. Altri paesi del sud dell'Italia hanno questa tradizione ormai quasi in disuso ma non a BOCCHIGLIERO che ancora, ieri 12 Dicembre, molti delle persone rimaste, per continuare una millenaria tradizione hanno reparato "la cuccia" che a Bocchigliero si fà con il grano e il mosto cotto, e non vi nascondo che ieri ne ho gustato un piatto intero..... gustosissima e oltre. La leggenda racconta di un miraco che S.Lucia  fece ma questa è la storia mista a legggenda                                               Nacque a Siracusa, ma non si conosce con certezza la data. La sua vita d'altra parte è intessuta di elementi leggendari, che stanno a testimoniare l'enorme venerazione di cui la santa ha goduto e gode.




La sua passio afferma che Lucia subì il martirio sotto Diocleziano, per cui si è voluto fissare la data di nascita al 283. Il più antico documento che la riguarda è un'iscrizione del V secolo in cui si parla di una certa Euskia, morta il giorno "della mia patrona Lucia".



Secondo la passio la giovane apparteneva a una ricca famiglia siracusana, promessa sposa a un pagano. Per una malattia della madre compì un viaggio a Catania, per visitare il sepolcro di S. Agata, sul quale pronunciò il voto di conservare la verginità. Distribuì perciò i beni ai poveri e rinunciò al matrimonio. Arrestata su denuncia del fidanzato, fu sottoposta a diverse torture: condotta in un lupanare, trascinata da una coppia di buoi, cosparsa di pece bollente, posta sulla brace ardente. Per sfuggire al carnefice si strappo gli occhi. Solo dopo questi tremendi tormenti cadde sfinita e morì. Le sue ossa non si trovano a Siracusa in quanto, come pare, trafugate dai bizantini, Furono portate a Costantinopoli, da dove furono saccheggiate dai Veneziani.



L'iconografia risente fortemente dell'episodio dello strappo volontario degli occhi in quanto la santa è raffigurata con una tazza in mano su cui sono posti gli occhi. Altri attributi possono essere una spada oppure anche una tazza da cui esce una fiamma. A Siracusa le stampe popolari riproducono la santa su un fercolo d'argento, con un mazzo di spighe in mano, la tazza con gli occhi e un pugnale conficcato in gola. La sua festa cade il 13 dicembre. Prima dell'introduzione del calendario moderno (1580) si celebrava il 21 dicembre il giorno del solstizio invernale, da cui il detto "S. Lucia il giorno più corto che ci sia". La festa è caratterizzata da pratiche devozionali di tipo magico-esorcistico e solare-agrario. Si confezionano in questo giorno pani a forma di occhi che, benedetti, si mangiano con lo scopo di preservarsi da malattie oculari. A lei si offrono anche ex voto d'argento a forma di occhi, che vengono appesi sulla "vara" il giorno della festa. I fuochi accesi la vigilia della festa sono l'indicazione più evidente che ci troviamo in presenza di rituali Festivi legati al trapasso stagionale più delicato dell'anno, col progressivo scemare della luce, per cui occorre esorcizzare, il pericolo del non ritorno della luce. La Santa è stata più volte messa in relazione con la dea greca Demetra o con la romana Cerere, i cui attributi principali erano il mazzo di spighe e la fiaccola. I fedeli recano come offerta frumento bollito, cibo cerimoniale che veniva consumato anche nei misteri della dea greca. "Luce degli occhi, della vista", "luce del mondo", "luce cosmica": le espressioni rivelano non solo una chiara simbologia spirituale di grandissima intensità, ma soprattutto quella visione cosmologica delle civiltà passate e delle moderne culture contadine in cui s'alternano luce e notte, vita e morte, in un percorso che nella sua circolarità e garanzia di un eterno fluire e ritornare delle cose: l'eternel retourn, come direbbe                                         M. Eliade   http://it.wikipedia.org/wiki/Mircea_Eliade                         . Per saperne di più sulla chiesa di S. Lucia alla Badia   http://www.galleriaroma.it/Siracusa/Monumenti/Chiese%20Aperte%20al%20culto/Chiesa%20di%20S%20Lucia%20Alla%20Badia.htm

11/12/10

PRESAGIO....Nord......Sud

"O MIA BELLA MADU'NDRINA"
Articolo estrapolato da:   http://www.ilvelino.it/                                        - Esordio milanese col botto per il libro di Monteleone e Manti

Calabria, 9 dic (Il Velino) - Un viaggio in un libro. Un viaggio, non per svago ma per scelta, responsabile e necessaria, di capire e aiutare a capire. Un viaggio in una Lombardia che, per certi aspetti, è più Calabria della Calabria stessa. Evidenziare come l’emigrazione verso il Nord non abbia riguardato solo i cervelli ma anche i soldi da riciclare e le menti criminali e soprattutto spiegare, senza tralasciare i recenti fatti di Reggio Calabria, come la ndrangheta si sia estesa al nord: questi i propositi. ‘O mia Bella Madundrina, da Sud a Nord l’inarrestabile ascesa della Ndrangheta’, volume edito da Aliberti, scritto a quattro mani dai reggini Felice Manti, firma del ‘Giornale’, e Antonino Monteleone, inviato di La 7 per la trasmissione televisiva ‘Exit’, sarà presentato questa mattina nella capitale commerciale del nostro paese, divenuta simbolo della potenza economica del crimine mafioso calabrese che, in ragione della debolezza del tessuto produttivo, imprenditoriale ed economico del Sud, negli anni Sessanta ha aggredito, e senza neanche troppa fatica, il tessuto invece prolifero del Nord. Presto una presentazione anche a Reggio Calabria, ma intanto oggi l’esordio al circolo della stampa di Milano per il volume, ultimo cronologicamente nella letteratura già nutrita sul tema, che però non rappresenta semplicemente ‘un altro libro, un altro titolo’ da aggiungere alla bibliografia in esponenziale crescita, ma si propone come un racconto. E a proporlo sono chi la guerra di mafia l’ha vissuta, Felice Manti, e chi, come la generazione successiva, ne ha raccolto la pesante eredità e ha voluto studiarla e comprenderla, Antonino Monteleone. Un viaggio al Nord ma tornando al Sud, terra matrigna di origine, e il tutto senza dimenticare ciò che oggi sta accadendo a Reggio Calabria, la strategia della tensione con cui le ‘ndrine colpiscono le istituzioni di cui, anche, si servono in tutta Italia per infiltrarsi, per gestire potere, per prevaricare e calpestare i diritti e il bene comune. Dunque il racconto e la denuncia di coinvolgimenti di apparati, di segmenti della Stato, quello infedele, quello corrotto, quello abitato o connivente con faccendieri, quello deviato che lascia trapelare informazioni, che spiffera notizie per consentire a chi è ricercato dalle forze dell’ordine di sfuggire alla cattura. Tra le tante voci raccolte dai giornalisti reggini Il contributo fondamentale di un agente del servizio segreto civile in forza a Reggio Calabria per diversi anni, che ha delineato un rapporto sinallagmatico, di prestazioni dunque corrispettive tra Stato e intrastato mafioso, tra pezzi di istituzioni e boss della ndrangheta.



Trattative quasi quotidiane in grado di, e questo è il grave campanello di allarme, condizionare le attività investigative della magistratura. Poi ancora ascoltato lo storico pentito di ndrangheta, Saverio Mandalari che fornisce un’interpretazione dei pentimenti in seno ai Tegano e ai Logiudice e del loro ruolo all’interno delle nuove dinamiche della criminalità a Reggio Calabria. Voce anche al disagio di un giovane dal cognome pesante e dalla reputazione forse irreversibile che, ad oggi, studia all’Università e si dissocia dalla ndrangheta, nonostante sia il nipote di un potente capobastone calabrese. Fatto anche il punto sulla politica con un’intervista ad Alberto Sarra, sottosegretario alla Presidenza della Regione Calabria, citato in alcuni atti giudiziari ma mai indagato, il quale si è concesso ai due giornalisti reggini, contrariamente a quanto fatto dal presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti, sottrattosi invece alle loro domande. Eppure l’impegno sul tema è ben manifesto, atteso che proprio Alberto Sarra e Giuseppe Scopelliti, unitamente a Consigliere regionale delegato all'Emigrazione, Alfonsino Grillo, sono stati a New York per un incontro internazionale teso ad avviare un progetto di collaborazione sui temi della criminalita' organizzata, che nel 2011 porrà a disposizione della Calabria esperti internazionali in grado di porre in essere strategie di cooperazione e 'best-practices' idonee a fronteggiare le organizzazioni criminali'. Dalla Calabria alla Lombardia per esplorare quella zona grigia di cui tanto di parla senza che si venga a capo di chi effettivamente la popoli, la alimenti. Un viaggio che la ndrangheta ha avviato già da mezzo secolo quando, come richiama l’introduzione del libro, nel film girato nel 1956, ‘Totò, Peppino e la malafemmina’ con lo straordinario principe De Curtis, l’umile contadino Antonio Capone, nel primo Dopoguerra, colloca Milano in Calabria. Un presagio, forse un’intuizione. Oggi una verità che Felice Manti e Antonino Monteleone scandagliano e che oggi, certamente e purtroppo, non fa più ridere.

(red/cal) 9 dic 2010 10:59

10/12/10

I tempi incalzano.....150 anni

E' tempo di bilanci, di auguri,di rimpianti e pensieri che affollano la n
ostra mente, propio quando arriva questo periodo si torna al passato, a quello che era, è stato e oggi non è più, abbiamo bisogno di ricordare, recuperare e non perdere le nostre agognate Radici, indispensabili e difficili da recuperare quando ci sono guerre o catastrofi che annullano il nostro passato, ma non solo, molte volte anche l'emigrazioni creano l'assenza di radici e questa necessità, durante la vita, di cercarle disperatamente, a volte con entusiasmo altre con un segno distinto di opaca rassegnazione. Leggiamo, quotidianamente, della nostra terra solo ed esclusivamente fatti negativi che impressionano chi vive lontano da questa terra, madre e matrigna, dolce e violenta, romantica e fredda, arida, senza futuro e oltre veramente oltre. Anche i suoi figli, sparsi per il mondo, hanno ormai perso ogni speranza di riscatto, o di qualsiasi miglioramento, loro i figli oramai naturalizzati del grande, progredito e ricco Nord, quando in questi periodi si ritorna, o con la mente o con il corpo, si pensa a criticare pensando come e soprattutto cosa si fà al Nord o addirittura in Svizzera, Germania, Francia, Belgio e anche in America. Una cosa è certa che "il Ritorno" è necessario come bere,tuffarsi nel propio passato per ricaricarsi e credere in se stessi ancora di più, quasi un andare aritroso per proseguire la strada. Ci congratuliamo e ringraziamo quanti in questo anno e mezzo ci hanno seguito e continueranno a farlo, con l'augurio che l'anno che verrà possa essere l'anno della riscossa del Sud, per essere quello che si è stato prima dell'Unità d'Italia, anche perchè propio l'anno che verrà ci saranno, sono già iniziati, i festeggiamenti per i 150 anni dall'Unità d'Italia. A tale proposito vogliamo qui ricordare un editoriale dove, ricordando l'unità d'Italia, si sottolinea come il Regno delle due Sicilie salvò l'Italia intera, rimpinquendo le casse dei Piemontesi e dei Lombardi. L' Unità d'Italia diede vita ad una forma di brigantaggio terroristico per abbattere l'invasore che fece strage anche di civili ed interi villaggi, riportato questo da pochissimi testi storici e oggi con una lettura più attenta di quel periodo si evince come il Sud è stato portatore di oro alle casse della neonata Nazione Italia, oro che è stato quantizzato più del doppio di Lombardia e Piemonte, dissanguate dalle ultime guerre perse. Da quel momento il Sud o meglio il Regno delle due Sicilie è stato lasciato al suo destino. Poi, sono arrivati a smantellare tutte le fabbriche del Regno ed è iniziata la Grande emigrazione delle braccia del Sud prima verso l'Argenina, l'Australia e l'America e poi dopo la seconda guerra mondiale verso l'Europa; Belgio, Germania,Francia e infine,con le valige di cartone verso il Nord per mettere in moto la locomotiva industriale dell'Italia, Torino, Milano ed in file l'Emilia Romagna. Questo ha consentito al Nord di crescere e il Sud crostretto a vivere di clientela e di assistenzialismo.Vi consigliamo, per queste festività, di leggere il libro, davvero bello, edito da Mondadori e scritto da Giordano Bruno Guerri. Si intitola " Il sangue del Sud" e il sottotitolo è "Antistoria del risorgimento e del brigantaggio". Le cifre che ci sono in questo libro, sono a dir poco sorprendenti, ne cito una per tutte;l'Esposizine Universale di Parigi, nel 1856, premiò il Mezzogiorno come terzo paese al mondo per Sviluppo Industiale Oggi l'appello và fatto a tutti gli uomini, di buona volontà, che hanno a cuore o ancora meglio nel cuore la propia terra che chiede, ai suoi figli migliori, anche a chi amministra o è parte della cosa pubblica in altre parti d'Italia, un aiuto per poter risalire la china in maniera dignitosa e onesta, mettendo da parte vecchi rancori e cercando sinergie di ogni genere per poter progettare un futuro migliore per i figli di Calabria che verranno dopo di noi. Questo è l'augurio che ci facciamo e facciamo a tutti voi.


















03/12/10

Hackers

E' già molto conosciuto per  le sue  violazioni di sistemi di sicurezza, è anche ricercato per stupro e hacheraggio,cioè violazioni via internet di sistemi di sicurezza, certamente questo sito  http://www.wikileaks.org/  stà sconvolgendo l'intero pianeta, pubblicando file riservati o addirittura segreti di tutte le ambasciate Americane del mondo, che informano la Casa Bianca,dove pare abbiano iniziato a difendersi con le diplomazie di mezzo mondo. Ma chi è l'ideatore e fondatore di questo sito??? semplicemente un hacker, cioè un pirata informatico che sfida i più impenetrabili sistemi di sicurezza, termine Americano per indicare persone altamente competenti in ingegneria e informatica. Questo sito propio ieri è stato oscurato per sei e più ore ricomparendo come   http://www.wikileaks.ch/  riaprendo i battenti virtualidi questo sito che stà facendo tremare i grandi della terra. lui Julian Assage   http://www.liquida.it/julian-assange/  è ricercato dalle polizie di tutto il mondo, sembra un Robin Hood dei tempi moderni. Un fustigatore dei potenti del pianeta, egli è stato rifiutato dal Pentagono un pò di anni fa e oggi si vendica dimostrando di essere veramente forte!!!!!! I video di wikileaks   

22/11/10

L'incontro.......le radici..e oltre

E' con vivo piacere che annunciamo l'incontro dei Bocchiglieresi a Milano, organizzato da anni dalla famiglia Caracciolo, l'incontro mira si a stare insieme e a passare una giornata insieme, mira a rafforzare quelle consolidate amicizie che si sono rafforzate negli anni, ma secondo il nostro spirito, la nostra visione e il concetto più volte espresso da questo blog-sito, della ricerca delle nostre radici, che troviamo attraverso gli altri; gli amici di sempre o i genitori e i loro nipoti,  di non perdere quel contatto, quel legame alle radici che ci consente di continuare a vivere un futuro sereno. Noi siamo certi che un popolo senza radici non sà da dove viene e sopratutto non sà dove andrà. Le tradizioni, l'infanzia i luoghi che ne hanno caratterizzato la nostra formazione sono indispensabili per il riconoscimento della propia identità. Auguriamo a tutti i Bocchiglieresi lontani, ma anche vicini, di essere sempre legati ai luoghi che hanno vissuto.... sono dentro di loro.

Allora,  per maggiori informazioni   http://bocchigliero.blogspot.com/

















15/11/10

oltre non si può.....fermati adesso


Avevamo tante cose di cui parlare, ma la trasmissione che adesso stà andando in onda, su rai tre,ci ha completamente spiazzato. una domanda ci nasce spontanea; come fà Saviano, che faccia televisiva non ha, ci spiega come è costituita la santa società. La mafia, la camorra e la 'ntrangheta la più forte. E' solo frutto di dichiarazioni di pentiti o di atti giudiziari a disposizione di tutti i cittadini Italiani. La mafia e tutte le organizzazioni che delinguono vivono al nord, al sud non rimane quasi nulla. Caro e giovane Saviano non vivere di sole dichiarazioni di pentiti o di riprese video, spesso taroccate, vivi la strada sappi segliere anche tu tra faziosità e verità, fra giustizia e illegalità, non vivere in uno stato di stallo o limbo perchè così vivi a metà. Non credere che una trasmissione ideata da Fazio...fazioso, ti trascini in un vortice più grande di te, possa creare quella rivoluzione culturare e sociale di cui abbiamo bisogno, noi vorremmo un mondo migliore ma
 questa secondo noi non è la strada giusta ma è quella in cui ti asservi al potere, sia essa di destra o di sinistra. La mafia , la camorra o la 'ntangheta la combatte chi quotidianamene lavora con onestà e rettitudine verso la patria, verso lo stato verso le regole, verso un mondo migliore. 

31/10/10

Lungimiranza

La lungimiranza è una delle cose fondamentali che un politico di razza deve avere, e, badate bene, molti politici italiani continuano a commettere errori propio perchè manca loro questo pilastro indispensabile per poter essere un vero leader, un condottiero che sappia guardare  lontano...oltre, a volte rischiando ma comunque decidendo senza tentennamenti di sorta, riuscendo appunto ad essere LUNGIMIRANTI. Oggi, non ci sono più gli statisti di un tempo, ma in politica si scende più per altre caratteristiche, che pare siano indispensabili, primo fra tutti il cognome che si porta o le borse che si è portato, o ancora gli interessi di lobby che a volte sono piccolissime ma potentissime. Ogni tanto, se non spesso, le lobby si creano non per credo o ideale ma per mero interesse economico. Ma noi che miriamo come sempre verrso .. altro, proponiamo, rispetto a quello che il mercato offre, delle strade da percorrere o comunque spunti di rifflessione che servono a noi stessi e a quanti credono ancora che qualche cosa si possa fare. Oggi su Calabria Ora, il direttore, Piero Sansonetti dedica l'editoriale a Kennedy il rivoluzionario che riuscì a fare cose che pochi credevano potesse fare. e poi dice che la Calabria avrebbe bisogno di un Kennedy, per poter invertire la rotta. Ma giudicando con superficialità la partenza di questa legislatura Regionale, non dà un buon esempio per spronare i Calabresi tutti, che hanno bisogno di credere in un sogno, dobbiamo avere un forte scatto, un sussulto che ci porti oltre queste paludi insidiose fatte da un passato che và risanato a partire dalle coscenze, quelle delle nuove generazioni perchè non fuggano dalla loro terra ma qui costruiscano il loro futuro. E infine non piangiamoci  addosso, ma chiediamoci cosa noi possiamo fare per la Calabria e non cosa essa può fare per noi!!!!!!!!

22/10/10

Dal Canada con nostalgia e oltre..............

Nunc Dimitte!


Caru Signure.......



E' tantu tiempu c'avie ntru core

nu desideriu ranne e ti chjamare

no ppe ddimmanne or lagnu

ma ppe gioia

ppe lle belle parole subb'u monte.



Mi ricanusci?

e si Tu sa bentuttu!

e tutti a Tia ricurranu ppe aiutu

quannu tutt'atru u bbale!

Iu u bbuogliu nente;

sugnu cuntientu; e tuttu ti ringraziu;

Iu t'aiu vistu spissu cuntra uocchiu

quannu le cose mie jianu storte

e disperatu a tutti mi vutai mbece cercare a tia,

Tu

tinni ridie,jettannu acqua alli fuochi

e a vita mia.


E unn'eri Tu allu'mpizzu e chillu cigliu




quannu confusu avie male cunsigliu?

E quannu alla mamma vecchia iu unn'ere figliu

e fratimma muriennu ere nnispieru

iu ti vulie chiamare ;

ma gia Tu c'ere.,



Aiu gnanatu l'irtu,scisu u penninu,

mo sugnu ntra ssa chjiana e vita bona,

nno ppe bisuognu,

sulu ppe l'onore,

e' tiempu e ti chjamare!
Abbiamo voluto pubblicare questa lirica di un nostro paesano innamorato della sua terra; Bocchigliero, che lasciò in età giovane e non ritornò che per brevi periodi, per appagare quella carenza delle sue radici, quel vuoto incolmabile che conosce solo chi abbandona la propia terra in tenera età, si tratta di Luigi Perri, oggi in pensione ...ma sempre innamorato delle sue radici, il dialetto, grazie di cuore Luigi.

17/10/10

L'altra......Religione

Non avere alcun problema nell'accettare l'altro è solo una questione di credo, di tolleranza, di rispetto delle tradizioni dell'altro, ma diventa quasi impossibile accettare alcuni comportamenti che non possono essere neanche classificati. Uno fra tutti, la storia del padre e del figlio, di origine turche, che picchiano madre e figlia per comportamenti "Occidentali", anzi la mamma viene uccisa per proteggere la figlia, che viene massacrata di botte e finisce in coma. Questo è un episodio che mi ricorda un bellissimo testo su questo argomento; "Trattato sulla tolleranza": scritto da Francois-Marie Arouet detto Voltaire, edizione di Ginevra 1763, in Italia  edito da Editori Riuniti "La società si definisce Civile ma uccide sulla spinta del fanatismo o estremismo religioso". La tolleranza, con l'amore per l'altro, è il fondamento di tutte le religioni non si può prescindere da queste basi per definirsi civili. La confusione e l'incertezza che regnano in questo momento storico possono essere delle leve sulle quali molti lavorono per il facile guadagno e l'arricchimento ad ogni costo. Dobbiamo tentare di salvare il salvabile producendo azioni che migliorino questo stato di cose. Noi ci crediamo e per questo lotteremo con ogni mezzo, lecito, per il trionfo di una società migliore. Le religioni sono dei crogioli di rivoluzioni sociali e politiche di interi paesi, nazioni o addirittura continenti. Anche in Italia la chiesa chiede ai cattolici di scendere in politica, tenendo presente i capi saldi dei valori cristiani che hanno spinto intere generazioni a partecipare alle battaglie di civiltà. La Chiesa si è resa conto del vuoto e dell'incertezza diffusa che può essere captata e indirizzarla verso l'amministrazione pubblica, sia essa comunale, provinciale, regionale o nazionale. Noi aggiungiamo che tutti dovrebbero avere la coscienza di non rimanere con le mani in mano, e delegare senza comprendere bene a chi si delega o ancora peggio delegare per poi aspettarsi "il favore". BASTA.... questo stato di cose deve e può finire ricostruendo coscienze e culture sopite se non addirittura morte. Tutto ciò attraverso associazioni, cooperative, partiti, movimenti e quant'altro abbia voce in capitolo per guardare avanti senza rimorsi o rimpianti ma facendo ogniuno la propia parte. 

10/10/10

Lotte sociali per te Calabria.......



Non pensiamo di essere i depositari di nessuna verità, di nessunn segreto ma vogliamo esternare i nostri pensieri, le nostre opinioni, le nostre considerazioni scevre da condizionamenti o, ancora peggio, da costrizioni politiche o ricatti di poco conto. Vorremmo qui iniziare un percorso che ci porti alla costruzione di qualche cosa che possa essere, domani ricordato. Vorremmo passare dalla semplice protesta alla proposta che possa portare a qualche cosa di concreto. Insomma vorremmo pensare positivo e come al solito andare Oltre.... Ci occuperemo di lotte di respiro Regionale,Nazionale e perchè no Internazionali. Iniziamo con il proporvi la battaglia contro la 'Ntrangheta, che un giornale locale ha proposto con una grande manifesta che si è tenuta a Reggio Calabria il 25 Settembre 2010, con una partecipazione veramente interessante e inaspettata; c'è stata una bella risposta dalla società civile, quasi una ribbellione uno scatto di reni dal popolo che forse ha individuato nell'unione la vera forza. Ma a Reggio Calabria esiste un Movimento nato spontaneamente"Il Movimento Reggio Non Tace", che si impegna per una lotta di civiltà e legalità per dare un futuro migliore alle nuove generazioni   http://www.reggionontace.it/sito/  e vi suggeriamo di darci uno sguardo con attenzione, noi aderiamo al movimento e ci proponiamo di divulgarne il messaggio. Lasciamo ad altri il compito di declinare  gesti o azioni, alla magistratura unica Istituzione, insieme alle forze dell'ordine, di comprendere ed operare. E non pensiamo a parlamentari che,in trasmissioni propie, si avventurano in ipotesi a dir poco ridicole e senza fondamento, lasciamo a Santoro, di ANNO ZERO, il contraddittorio di cui pare non si senta il bisogno, soprattutto quando si parla di Calabria, a Santoro interessa che la lite gli faccia aumentare l'ascolto per averne un propio tornaconto. La nostra solidarietà và a tutta la Calabria sana che crede ancora che qualche cosa si possa e si debba fare, per una forma di orgoglio, per un riscatto verso i nostri padri e per le generaziono che verranno e Oltre...

03/10/10

L'estate sta finendo...

Velocemente volge a conclusione una estate assai strana,non tanto dal punto di vista metereologica, che tutto sommato nel suo complesso è stata ottima, ma strana lo è stata per come si è inteso assolvere a taluni compiti Istituzionali di persone che dovrebbero rappresentarci.
Noi intendiamo proseguire per la nostra strada convinti di essere nel giusto, siamo stati anche chiamati dalle forze dell'ordine in merito a taluni commenti fatti sul blog-sito, dai quali è scaturita una denuncia, leggittima, corretta ma fatta nel luogo sbagliato, ma questi sono i casi della vita, questi gli errori che poi chiamiamo esperienza.L'estate appena passata è stata foriera di cultura,politica e anche cattiverie inaudite. Ma andiamo con rigoroso ordine cronologico per non preferire nessuno; sono stati presentati, nel mese di agosto, due libri interessanti,uno più dell'altro. Abbiamo,con attenzione e accuratezza, letto i libri. Il primo, scritto a sei mani, è un interessante testo che racconta sin dai tempi dei Romani,dei Greci e finanche leggende e racconti che si sono tramandati di generazione in generazione, la cosidetta "Storia Orale". Bobbiamo qui complimentarci con chi ha lavorato a questo libro dal titolo "Bocchigliero dall'antichità ai giorni nostri tra storia e storiografia",perchè certamente è un libro STORICO, muovendosi tra la storia e la storiografia del passato di questo borgo, che dal passato dovrà trovare le giuste energie per ripartire e costruirsi il futuro,certamente non sarà cosa facile, visti i tempi, ma noi siamo ottimisti. Il libro si divide in due parti, la prima curata da  Nicola Papparella, che con un tuffo nella storia ci porta a periodi che non sono mai stati chiariti anche perchè poche o nulle sono  le notizie scritte, ma riesce a far riflettere su ipotesi che già altri avevano fatto.( Puglese, Scafoglio) il primo pubblicando il famosissimo testo " Ricerca sulla  storia di Bocchigliero", pubblicato dopo gli anni 30',e certamente rimane uno dei pilastri della storia di Bocchigliero,anche se pare stà per uscire un testo che sposta il baricentro verso altri lidi. Questo testo, sempre sulla storia delle origini di Bocchigliero, dovrebbe esserere già uscito, ma noi non lo abbiamo trovato, dal titolo "Arento brettia Bocchigliero Romana .... . Il secondo"Bocchigliero e Santa Maria di Gesù, pubblicato nel 1916 a Bari, e non a Rimini, come il Papparella dice nella bibbliografia. Ma dicevamo del testo di G. Scafoglio, sul quale abbiamo molto lavorato,è senza bubbio il primo testo che cerca di capire le origini di Bocchigliero, dando valide e documentate risposte a molteplici dubbi, la presenza di piccoli insediamenti alti e bassi è molto veritiera per come tanti documenti ci dicono. Ma questo è per noi facile terreno sul quale discutere e confrontarci, quindi andiamo come sempre Oltre...... Noi abbiamo pochi dubbi sulla nascita di Bocchigliero, siamo per l'ipotesi più verosimile e cioè che il paese sia sorto intorno all'anno Mille ( G. Scafoglio). Ma torniano al testo che è ricchissimo di documenti rinvenuti in diversi archivi, tra cui il grande Archivio di Napol,i il comune di Bocchigliero e la parrocchia di Bocchigliero. Nella seconda parte, curata da Ciccio Filippelli e dall'ins. Ludovico Aurea si analizza , con dovizia di particolari, come si viveva in quegli anni, e le differenze fra le classi che meglio ci fanno comprendere la vita reale dell'epoca e l'evoluzione negli anni. Bravi !, grazie anche, per alcune parole che io,Piero Benincasa, non conoscevo, una relazione scolastica di mio nonno, Giovanni Benincasa, a pag.327 del testo. Messaggio chiaro e nitido; tramandare alle nuove generazioni il loro passato, le loro radici L'antropologia è lo studio delle tradizioni di un popolo,e i costumi, in ognuno di noi si nasconde un antropologo per ricercare le propie radici.. Infine, ma non ultimo, è stato presentato un testo sulla storia
di una famiglia ,Santoro, con origini bocchiglieresi dal titolo "Profondo Sud", cronaca familiare attraverso cinque secoli. Anche in questo testo una ricerca attraverso documenti, di una famiglia calabrese dal 500 ai giorni nostri, e qui torna ed emerge ma anche conferma che il lavoro dell'autore mira alle propie radici per una necessità quasi fisiologica in chi comprende il senso spirituale della vita,Eugenio Santoro questo l'autore che non conosciamo ma a cui auguriamo ogni bene per il suo cammino. La cosa che emerge dal testo sono le vibranti emozione che l'autore, quando parla di se, riesce a trasmettere. Questa la parte squisitamente culturale, per la politica due grandi eventi; la presenza del presidente-Governatore della Calabria, che potete vedere sul sito http://www.roccopellegrino.it/  , poi l'altro evento mondano-istituzionale è stata la presenza del Sindaco ai festeggiamenti  di un cittadino ultracentenario che abbiamo visto sul sito di Carletto Fontana   http://users.telenet.be/carlo.fontana/   . Grazie di vero cuore e forse Otre...... 

16/08/10

Spine...spine e ancora spine......

Non basta chiedere scusa; non è  sufficente perchè l'episodio  è deplorevole e non ci sono scuse che tengano.Qui ci sono gli estremi per una denuncia da parte della persona offesa, ma la denuncia che noi facciamo è  quella Civica-Morale.  E' forse questo uno dei motivi per cui questo lembo di terra, tra i monti della Sila, non è mai cresciuto?. A voi l'ardua sentenza...e oltre, noi riteniamo che non si debba e non ci si possa comportare in questo modo in una Comunità che  purtoppo ha sempre vissuto di cattiverie, sopprusi e invidie che hanno portato, anche in politica, a scontri personali. NOI, chiediamo a tutti i frequentatori del ns. blog-sito di intervervenire assumendosi la responsabilità di ciò che si scrive, ci riferiamo ad un nostro post pubblicato qualche tempo fà, dal titolo "L'incontro e ...oltre", e precisamente i commenti. Noi chiediamo scusa a chi ha ricevuto tali offese, anche perchè pubblicate su di un nostro spazio che abbiamo aquistato nella rete, il quale vuole essere un momento di incontro e scambio Socio- Politico e Culturale, i pilastri portanti di una società civile e quindi della famiglia, primo e unico anello che tiene salda la società. Infine vogliamo ancora credere che l'educazione civica, il rispetto dell'altro e la vera solidarietà possano essere obbiettivi raggiungibili, almeno per le genazioni che verranno. Le offese personali non sono un modo corretto di affrontare i gravi probblemi che ci affliggono. Abbiamo la certezza che così facendo non si và da nessuna parte, anzi il declino continua e come stiamo assistendo in questa strana estate 2010, non solo a Bocchigliero, ma in tutta Italia la questione Morale e Culturale sono attori principi della POLITICA. Ma andiamo con ordine,in questo ferragosto tiene banco la questione morale che, probabilmente, farà cadere il Governo. Spulcialdo i giornali, locali e nazionali, ci siamo accorti che il 15 di agosto tutti parlano di questione morale, e dedicano editoriali e oltre a questa benedetta questione morale. Qualche editorialista azzarda previsioni di elezioni anticipate,dimenticando l'intervista rilasciata dal nostro Presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano,all'Unità quotidiano di parte.Altri ipotizzano date per la nascita del nuovo soggetto politico di Gianfranco Fini, che si è reso conto dell'ennesimo errore politico, facendo molti passi in dietro, con il rischio di rompersi il collo. Questo lo afferma il periodico one line della fondazione "Farefuturo"anch'essa di parte.In queta storia riteniamo che non si dovevano tirare in ballo le ISTITUZIONI, e a fini strumentali cavalcare una campagna denigratoria contro il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Il nodo è squisitamente e unicamente POLITICO. Invece a Bocchigliero la questione è più chiara, e l'opposione senza mezzi termini accusa la giunta, guidata da De Vinceti, di sperpero di danaro pubblico e di incapacità di progettuale seria e pragmatica. Il "dibattito"(comizio), che si è tenuto in piazza del popolo a Bocchigliero il 14 agosto,da parte dell'opposizione è vertito sulle troppe ombre che si addensano sul cielo più azzurro del mondo. Sono state fatte accuse pesanti,che non possono passare inosservate, se è vero ciò che è stato affermato, bisogna approfondire le cose, e far luce su troppe situazioni, dove deve intervenire la Magistratura. Ricatti palesi, leggerezza nella gestione dei soldi e una mancaza di Democrazia sono stati i temi affrontati dall'opposizione. La mafia esiste anche a Bocchigliero, ha gridato, con forza Giuseppe Santoro, dal palco mentre Sindaco e Assessori passavano da Piazza del Popolo. Noi dobbiamo fare anche un appunto all'Opposizione, che nel proporre come utilizzare "l'Aria attrezzata", non dice nulla di nuovo; cavalli e discoteca,nonch'è percorsi immersi nella natura. Poi, come non si conoscono i motivi del rifiuto a Marra dell'Aria attrezzata? Le risposte sono nell'intervista che noi abbiamo fatto a Francesco Marra solo qualche giorno fà. Crediamo che all'offese non si debba rispondere,con offese, ma semplicemente andare oltre, per fare il bene di tutti i CITTADINI!.

07/08/10

L' AGOSTO BOCCHIGLIERESE e non oltre..........


L'Agosto bocchiglierese è orfano di una attrattiva che piaceva hai giovani, e perchè no, anche ai meno giovani; la famosa, a Bocchigliero, "Aria attrezzata" e dall'estate passata discoteca " Calde notti d'Estate". La discoteca allestita, di tutto punto e con dovizia di particolari, da Francesco Marra, che avrebbe voluto anche per questa estate e oltre gestire con professionalita' e qualita' superiore ........ semplicemente andare oltre. Ma tutto cio' non e' stato possibile, nonostante gia' con programma definitivo stabilito, e con fior fiori di professionisti di livello internazionale, che potete visionare su facebook nel gruppo " rivogliamo Francesco Marra a dirigere le "Calde notti d' Estate", fortemente voluta dai ragazzi, ad oggi 5 Agosto iscritti   245. Noi , abbiamo voluto intervistare Francesco Marra, e sentire direttamente perche' quest' anno non e' stato firmato il contratto quadriennale. Probabilmente,afferma Francesco Marra ,quello che ha influenzato la scelta dell'amministrazione è stata la sua presidenza della pro-loco il 2005. Il sindaco,a tale proposito, mi ha chiesto i libri contabili dell'associazione. E quindi?
Personalmente ho chiesto all'attuale segretario,Leonardo Aiello,i libri in suo possesso, ma mi sono sentito rispondere che io con la pro-loco non avevo più nulla a che fare,aggiungendo che per nessuna ragione al mondo avrebbe dato, a nessuno,questi famosi e desiderati libri. A questo punto riincontrando il sindaco e spiegandogli i motivi,mi sono sentito incalzare per chiedere,a Leonardo, i libri a titolo amicale e personale, inoltre il sindaco aggiungeva che, se i libri della pro-loco non fossero tornati nelle sue mani ne avrei pagato personalmente le conseguenze, senza firmare alcun contratto. Come si suol dire "paghe llu giustu ppe' llu peccature". Ringraziamo, per questa breve ma significativa intervista,Francesco Marra e a noi viene in mente il proverbio o dittato completo."L'arbule curpe e lla rama ricive, pate llu giustu ppe llu peccature".
Le scuse , a nostro avviso, da parte dell'amministrazione dovrebbero essere fatte a tutti i bocchiglieresi; giovani e  meno giovani, genitori che non sanno dove i figli vanno dopo la mezzanotte, nonchè a Francesco Marra per il coraggio di aver investito tempo, danaro e quella grande voglia di intraprendere là dove gli altri non arrivano, e da parte nostra un grazie di cuore a Francesco.

08/07/10

La serata magica.....e oltre.

 La serata del 26 Giugno 2010, sicuramente, è stata un momento alto di incontro e analisi di versi che devono essere tramandati alle future generazioni e anche ai giovani che ignorano molti vocaboli dialettali ormai in disuso per tanti motivi. La serata, nella cornice del teatrino parrocchiale di Bocchigliero, ha visto la presenza dell'editore Atanasio Bisignano, che nella sua analisi critica è riuscito a spiegare la statura artistica-culturale di Emilio Benincasa. La nuona edizione, in tiratura limitata, delle "Liriche in vernacolo calabrese", ha, tra le altre cose, una meravigliosa analisi del prof. De Bonis, che recita.....
                                                                    DIMENSIONI

L'autore del libro di poesie "LIRICHE IN VERNACOLO CALABRESE" è un uomo a tre dimensioni: una prima, dominante, propia di chi si confondecon-la storia della sua terra, per diventarne egli stesso pagina  scritta, con uno struggente rimpianto e amore. La seconda dimensione è quella di chi sente scandire sulle sue spalle la sofferenza individuale e cosmica e se ne fà portavoce solitario. La terza, infine è di chi ancora sa       avere un cuore giovane, che tradisce una sottile speranza per qualcosa che puo e dovrà cambiare                   Ma il tema conduttore delle sue poesie e un grande amore, dove è difficile scindere le radici abbarbicate al   grembo materno, da quelle alla propria terra.                                                                                                 Affetti paralleli e complementari che si avvertono nei ricordi della sua infanzia ( A bifana, per esempio), o nella descrizione del suo paese(u paise miu) , vivificanto dal ricordo struggente dei suoi cari defunti e pur sempre  presenza attiva e significativa.Nelle poesie di questo poeta calabrese, palpita l' immagine della saggezza come viene intesa in alcuni famosi versi di V. Cardarelli
" e il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto"
                                                                                                    Mario De Bonis
Ma la serata è stata magica per le emozioni che ha creato, anche grazie a quanti hanno potuto esserci. Il nostro parroco, Don Agostino, con piglio spirituale, e con la dialettica che lo contraddistingue ha scandagliata una delle poesie di E. B. "Allu Signure", e ha sottolineato la fede e la devozione al Signore del Benincasa, che con questa preghiera ringrazia il Signore per avergli dato una meravigliosa famiglia. Altro momento importante è stato quando l'editore Atanasio Bisignano, nel suo intervento ha sottolineato la grandezza poetica e artistica del B., che con pochissime parole riesce a dare il messaggio di valori; rispetto per la natura e amore per la donna amata, capacità di sintesi e sinergie artistiche si colgono nella poesia dialettale del B..
Quindi è stata la volta del figlio dell'autore,  attore principale per la ripubblicazione Piero Benincasa ha qui voluto portare i saluti del Prof. Domenico Scafoglio, ordinario all'università di Salerno. I ringraziamenti sono andati agli amici e in modo particolare all'ins. e "parrina" Teresa Brunetti che ha, e non di poco, accresciuto il valore artistico dell'opera. Intervento acuto e dettagliato è stato quello dell'altro figlio dell'autore il Dott. Giovanni Benincasa, che ha saputo erudirci sul significato profondo delle liriche in vernacolo, e sull'insegnamento che possono darci. Il tutto intervallato dalla lettura di alcune poesie lette da Gianni Vincenzo e Piero Benincasa. L'appuntamento per la presentazione istituzionale sarà fatta il prossimo 29 Luglio alle 19,00 presso l'albergo "Fattoria Stocchi" a Rende via F. Todaro,20   http://www.fattoriestocchi.it/
Alla presenza del Prof.Domenico Scafoglio, che annuncerà novità su Don Giusepe Scafoglio; precisamente una mostra di fotografie di Don Giusepe e la pubblicazione di tutti i suoi scritti, nonchè le conferenze e gli articoli pubblicati su "Folklore Italiano" e "Enotria" due tra le riviste ,allora anni 30', di respiro Europeo, dovrebbe essere presente, alla serata, l'assesore alla cultura della provincia di Cosenza, Dott. Pietro Lecce, e l'editore Atanasio Bisignano. 

22/06/10

Presentazione ripubblicazione "Liriche in vernacolo calabrese"

Il 26 cm. presso il teatrino parrocchiale di Bocchigliero presenteremo la ripubblicazione di "Liriche in vernacolo calabrese", testo di poesie in dialetto calabrese (bocchiglierese), pubblicato dall'editore Pellegrini e scritto da Emilio Benincasa, nostro padre. Questa ripubblicazione ha nuove prefazioni, oltre alla vecchia e nuovi disegni fatti per ogni singola poesia dall'ins. Teresa Brunetti, questi disegni arricchiscono l'opera e aggiungono valore artistico alle poesie,a cui si riferiscono i disegni. Dobbiamo qui ringraziare Don Agostino, parroco del paese, che ci ha concesso l'utilzzo del teatrino parrocchiale di Bocchigliero. Sabato 26 Giugno alle ore 19,00 presenteremo questo libro agli amici e a quanti ci hanno spinto alla ripubblicazione, ringraziando tutti per l'aiuto donatoci. e augurandoci che questo lavoro arricchisca la vostra sensibilità. Un sentito e sincero ringraziamento all'azienda ARPI srl, che ha curato la pubblicazione con professionalità e tanta dedizione per le cose belle.

02/06/10

Qualche giorno a Torino....e oltre


Avevo già visitato Torino, ma ogni volta le strade , pur essendo uguali, sono diverse, per come stiamo dal punto di vista piscologico.Questa mia visita, aTorino, è stata per motivi di salute..e di piacere. Ma andiamo con ordire per capire quello che ho visto, visitato e conosciuto.Queste meravigliose fotografie sono di una persona che ho conosciuto a Torino; Pablo Dylan, fotografo per passione e amante del bianco e nero, per vedere le sue foto basta cliccare su google il suo nome e buona visione.
La protagonista di queste foto è una ragazza che ho avuto il piacere di conoscere perchè amica del figlio di un mio maestro di vita e professionale.
Lei si chiama Valentina e per vivere  lavora in uno dei tantissimi Hotel del centro di Torino,la zona è il famoso quartiere di San Salvario molto vicino al Parco del Valentino.
Valentina ama,per la sua fotogenicità, fare la modella fotografica.
Auguriamo a Valentina un roseo e prosperoso futuro e che possa ottenere ciò che desidera.

Ultimo,ma non ultimo vorrei raccontarvi cosa mi è successo il 1° Giugno; dalle ore 04.30 alle 06.30;non avevo sonno e decisi di andare a fare una passeggiata per le strade storiche di Torino,dopo circa mezz'ora,ho avuto un impellente necessità fisiologica (dovevo fare la Pipì!!).....Udite....Udite:non riuscivo a trovare un luogo abilitato ad espletare le mie necessità.Si,a Torino non esistono,o se ci sono non li ho trovati i famosi e famigerati Vespasiani .Decisi a quel punto di andare alla stazione di Porta Nuova con la certazza di trovare i servizi igenici APERTI,e invece ancora alle ore 05.53 non erano aperti,ance se a pagamento i bagni della stazione.Cosa fare?....Solo a quel punto decisi di scegliere un luogo appartato per non ritornare con i pantaloni bagnati in albergo.

Appello Urgente al Sig. Sindaco di Torino
La pregheremmo di provvedere,nel più breve tempo possibile,all'installazione di Vespasiani chimici,per non sporcare le meravigliose pietre di Torino intrise di storia,leggende e oltre.
Grazie e ci auguriamo che i Torinesi e gli ospiti di tutto il mondo,di tutte le nazioni sposino con noi questo appello.

25/05/10

Progetto realizzato.......


Abbiamo realizzato uno dei tanti progetti che ci seguiva da  tempo, o meglio noi seguivamo il progetto da tantissimo tempo, e finalmente lo abbiamo realizzato. Certamente abbiamo avuto molte difficoltà, intoppi e anche priorità, dovute ad eventi esterni, che ci sono parsi più importanti, ma non abbiamo avuto momenti di sconforto o titubanze nel perseverare sulla nostra strada, che non sempre è condivisa o capita, ma riteniamo che il tempo sia grande maestro. E' uscito la ristampa ,di "Liriche in vernacolo Calabrese",e qui mi tocca ringraziare la mia carissima e adorata"Parrina"Ins.Teresa Brunetti,che ha creato nuovi disegni, appositamente dedicati ad alcune poesie che hanno  inoltre abbiamo avuto il piacere di partecipare alla presentazione di un libro di poesie della Prof. Mariarosaria Salerno, edito dalla casa editrice Cliodea, che nella persona di Atanasio Bisignano, ha saputo regalarci un intenso sabato pomeriggio di cultura, infatti abbiamo potuto godere; di musica, danza e poesia il tutto in una delle sale del Museo del presente di Rende. "Le parole del Cuore", della prof. Salerno sono poesie intrise di vita vissuta nel più piccolo dettaglio sino ad arrivare all'essenza che solo il divino pò domarci, con la sua poesia vuole trasmetterci chiari segnali e sensazioni che sono tipiche di chi è sensibile alle parole che vengno dal cuore, quindi assolutamente cariche di vero e sincero sentimento.Un sincero grazie al coraggio di un piccolo ma capillare editore che guarda al futuro e oltre... Noi abbiamo deciso di presentare il libro" Liriche in vernacolo Calabrese",a Rende,e verso la fine di Giugno  a Bocchigliero. nei prossimi giorni avremo le date precise dove si terranno le presentazioni .
nelle foto: L'editore Bisignano Atanasio e la prof. Mariarosaria Salerno autrice di"Le parole del cuore".
Nell'altra foto la copertina di "Liriche in vernacolo Calabrese".Il libro, arricchito di nuovi disegni, di tre splendide prefazioni e l'omaggio a tutti quello che hanno conosciuto l'autore,Emilio Benincasa, ma in maniera particolarissima a tutti gli amici..." CHE LO HANNO SOSTENUTO NELLA TORMENTA". Verrà presentato nel mese di Giugno a Cosenza, Rende c/o l'Albergo Fattoria Stocchi v. F. Todaro,20- Rende (cs), e , probabilmente anche a Bocchigliero c/o il teatrino parrocchiale.

11/05/10

Solidarietà e oltre...


La cooperativa sociale “La Ghironda” sostiene l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti diversamente abili e in condizioni sociali svantaggiate. Tra le sue attività ha aperto la bottega di commercio equo e solidale che, permette l’incontro tra i produttori e i consumatori finali in un circuito solidale senza scopo di lucro.

L’acquisto di prodotti presso la ghironda racchiude una importante funzione sociale e di sostegno all’attività di piccoli produttori agricoli della nostra terra e, soprattutto, un valore economico non quantificabile, di sostegno a persone che, con difficoltà ma tanto entusiasmo intraprendono un percorso lavorativo.

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Via Frugiuele n. 32 - Cosenza