26/02/11

Fase 2 differerenziata

Riceviamo ed informiamo.
Abbiamo ricevuto l'invito a partecipare alla pubblica assemblea che si terrà il 2 Marzo 2011 c/o la sala consigliare di Bocchigliero alle ore 17,00.
La serata sarà dedicata al progetto, o fase 2 della differenziata.
Bocchigliero è un paesino con poco più di mille anime, già molto virtuoso per la raccolta differenziata, ma l'assessore dott. Giuseppe Bossio vuole, con il suo progetto, andare Oltre, e noi con lui. verranno distribuiti a tutti i cittadini vari contenitori per differenziare in maniera dettagliata, così da poter raccogliere e recuperare anche l'umido, che diventa una risorsa.
Noi come sempre saremo vigili e attenti per plaudire, o criticare l'operato dell'amministrazione, pro-tempore, saremo presente alla serata e documenteremo dettagliatamente il progetto "Fase 2"

25/02/11

La vita.... le paure:


...Un viaggio verso se stessi attraverso gli altri....................consapevoli di non pretendere TANTO DAGLI ALTRI MA MOLTO DA SE STESSI, e senza neanche accorgersene andare..Oltre. Questo percorso è pieno di insidie, di paure, di salite e di risalite, che, con ogni mezzo bisogna superare, ascoltandosi, osservando e studiando metodi e sistemi corretti che ci possano fare andare oltre, per affrontare l'insidia successiva o la paura successiva. Tanti affrontono la vita da vigliacchi, nascondendosi dietro  mille bugie, affogando i loro pensieri nell'alcool o nelle droghe, anche legalizzate,come i piscofarmaci. Ma cosa sono le ansie o le paure che l'uomo moderno vive quotidianamente?. Noi pensiamo che le paure facciano parte; dei nostri istinti primordiali, delle nostre esperienze sbagliate, o ancora di qualche cosa in noi di mai risolto, o mai affrontato con i mezzi  e metodi corretti. Uno dei primi passi che ci è toccato fare è stato: " l'Autostima", il volersi bene, per poi cercar di voler bene a gli altri. Guardarsi dentro, andando Oltre quello che è il quotidiano superficialismo post- industriale, al mattino aprite i vostri armadi è dite a voi stessi "oggi metto l'abito più bello che ho", esercizio da ripetere quotidianamente. Questo è, secondo pischiatri e piscologi, che farebbe bene all'Uomo Moderno. La paura non deve essere considerata come qualche cosa da allontanare, ma con la quale avere un confronto aperto e leale senza tentennamenti, senza insicurezze, senza avere nel passato il serbatoio del futuro, ma affrontando come una nuova e diversa avventura ogni giorno della nostra vita. La paura a volte pùo essere utile alla riflessione ma non deve stallarci, cioè renderci inermi, immobili, passivi , dopo la riflessione bisogna armarsi di coraggio e affrontare le paure, certo senza incoscenza, ma con la consapevolezza di potercela fare, anche perchè ognuno di noi ha dei talenti inespressi, delle potenzialità sconosciute e a volte e le ansie aumentano anche perchè non riusciamo ad esprimere a pieno i nostri talenti le nostre potenzialità e forse Oltre.
                   Questo pensiero, e la poesia che segue sono dedicati con infinita stima e affetto a RED

                                         Fiore di mandorlo
Lungo la strada di sempre ti distingui fra cento,
fra mille, fra tanti, fiore di mandorlo!
Sbocci nel freddo della notte stellata
inatteso,impensato e porti in tanto silenzio
una gosccia di vita.
                                      E. Benincasa da "Tra il vento e la pioggia"

23/02/11

Carneval..........e OLTRE

Noi cominciamo a prepararci e come al solito andiamo Oltre. Questo non deve apparire come qualche cosa di "superiorità", al contrario; precorrere i tempi può, voler dire, andare incontro a clamorosi flop, oppure a geniali intuizioni, certo è che "LA STORIA LA FA CHI ARRIVA PRIMA", e nessuno ricorderà i secondi. " Molti anni or sono andai, poco più che ventenne, al carnevale di Venezia. Mentre insieme alla mia accompagnatrice mi aggiravo tra le calle e i ponti della città, mi  trovai un set cine-fotografico parato davanti, con luci, modelle e modelli vestiti con delle splendide maschere e curati in ogni piccolo dettaglio, ci avvicinammo e, un uomo brizzolato e con una folta capigliatura, impartiva ordini con un garbo quasi sussurrato, procurando in me la curiosità di godermi lo spettacolo, ho scoperto in seguito che quel signore era uno dei grandi fotografi del carnevale di Venezia, Fulvio Roiter. Dal quel momento inizia ad amare la fotografia come momento dinamico e non statico, come dipingere un quadro o recitare i classici Greci, tutti, o quasi, possono farlo, ma farlo bene è tutta una cosa completamente diversa. Amare la fotografia vuol dire vedere oltre, nell'attimo in cui scatti cerchi quello che gli altri non vedono, quelli che gli altri potranno vedere con un  tuo clik." Questo è un pezzo di un bellissimo libro sulla fotografia, ma come sempre noi non vogliamo troppo approfondire per dare a chi legge la possibilità di spaziare di andare Oltre. Per il carnevale tutti vorrebbero essere ciò che non sono, oppure essere ciò che si è veramente, il carnevale come rito pagano e propiziatorio alla stagione che volge al termine, il carnevale come momento ludico fine a se stesso oppure carnevale come momento Pirandelliano "Uno, Nessuno, Centomila", ogni occasione una maschera ed una maschera per ogni occasione. Non diamo un solo significato, al Re Carnevale, vuole essere momento di rito urbano per esorcizzare la paura, a tutti i foto-carnevali amatori auguriamo buona caccia alla foto della vita carnevalesca.

20/02/11

Il Portale.......e oltre


Vogliamo, ancora, ribadire alcuni concetti precedentemente espressi, ma per tante ragioni non approfonditi, alcuni appelli, per nulla ascoltati, anche qualche proposta, che non ha ricevuto ascolto alcuno, eppure ormai il nostro, modestissimo, blog-sito,è conosciuto da tanti; bocchiglieresi, americani, tedeschi e da tanti blogger all'interno della rete, che qui vogliamo ringraziare per gli apprezzamenti che ci fanno, ai tanti che ci chiedono copie di testi dialettali e non solo, o altri che vogliono sapere altre cose su nostre ricerche, noi a tutti diciamo un sentito e semplice grazie!!. Noi non nasciamo con intenti politici-amministrativi, ma come pro-Bocchigliero, ma anche per la cultura, la nostra storia,la storia di ogni singolo individuo può concorrente alla vera, e forse mai scritta, STORIA e le opportunità per il futuro.Ma il motivo principe di questo blog è stato la passione per la storia e le radici attraverso la conoscenza di gente che ha donato il propio contributo culturale e sociale alle comunità di appartenenza. Ma non solo, hanno portato in alto il paese o la città di origine, inorgogliedo tutta la popolazione, lontano sono stati nominati paesi e contrade sconosciute, l'ITALIA non era di fatto ancora unita, non è unita ancora oggi dopo 150 anni dall'Unità, e nel lontano 1911, in occasione dei 50 anni dall'Unita, avvenuta nel 1861,si diede incarico al prof.Loria di organizzare, a Roma, la prima mostra di Etnografia Italiana con relativi convegni e congressi. Il Prof. Lamberto Loria  fu Direttore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. Il punto di riferimento per Calabria è stato un calabrese di cui abbiamo già parlato, Raffaele Corso, di Nicotera(vv) dove esiste un museo a lui dedicato, e vi suggeriamo di andarlo a visitarlo.  Ma la cosa per cui noi abbiamo approfondito è propio un cittadino bocchiglierese, certo Don Prof. Giuseppe Scafoglioe che conosceva molto bene Raffaele Corso, e non solo il "bocchiglierese" in questione ha scritto su riviste di respiro Europeo come Enotria, Folklore Italiano (conoscenza dei popoli). Questo illustre e molto colto "paesano" racconta, nei suoi scritti, cose sconosciute ai tanti amanti della storia. Don Giuseppe Scafoglio ha scritto tantissimo, non solo le due pubblicazioni sulla Madonna di Jesu, conosciuti da molti, anche perchè ripubblicato, quello del 1934, dall'insegnante Giuseppe Scigliano, il ricavato servì a restaurare le chiese di Bocchigliero. Dobbiamo congratularci con l'insegnante Giuseppe Scigliano anche perchè lavorare per il luogo, per la propia gente per amore nel donare il propio tempo, la propia conoscenza non può che arricchirci... grazie anche a Lei ins. Scigliano e a tutti quelli che in futuro daranno agli altri per arricchirsi dentro, e a tutti quelli che hanno già dato, propio come Don Giuseppe Scafoglio. Stiamo mettendo a punto una delle tante iniziative per rivalutare la figura di Don Giuseppe, si tratta di alcune foto,delle tante, fatte da Don Giuseppe per i suoi articoli su riviste di respiro Europeo. Mostra fotografica che verrà lanciata dall'Università di Salerno, per poi giungere alla ripubblicazione di molti scritti di questo concittadino che tanta lontano ha portato il paese di Bocchigliero. Abbiamo bisogno di un minimo di aiuto e noi lo chiediamo a chi in questo periodo ci segue, l'aiuto consiste nel dare il propio contributo a questa operazione di rivalutare la figura culturale di Don Giuseppe, e cercare di fare chiarezza su episodi che ci hanno creato molti, moltissimi dubbi. Anche la nostra mail: gattica@live.it  è dedicata ad una località, nel territorio di Bocchigliero, che negli anni 30'  era di propietà della famiglia  Scafoglio, infatti GATTICA è una località da cui si ammirano dei posti meravigliosi, e propio da gattica, Don Giuseppe, scriveva i suoi articoli e i suoi appunti per i suoi scritti. Ma la cosa che ci ha veramente colpito, in questa  nostra ricerca, è stata una lettera che abbiamo trovato nelle mani del Prof. Domenico Scafoglio, parente di Don Giuseppe, oggi docente a Salerno. http://www.disced.unisa.it/Personale/Docente/Scafoglio.htm . Questa lettera, che noi pubblichiamo,ci ha colpito per come, gli ultimi alunni di Don Giuseppe, volevano omaggiarlo di un riconoscimento, una associazione a lui dedicata. Se, alunni di Don Giuseppe, volevano onorarlo e omaggiarlo di un così grande pensiero, perchè noi bocchiglieresi non dovremmo farlo??????
                                                               
Unica foto di Don Giuseppe
                                                                       LA LETTERA:
                                                                                                                      Rimini, 7 nov. 1985
Egr.Sig.
Giuseppe Scafoglio
via XXV Aprile-pal Barberio-Crotone

Gentile signore,
mi perdoni l'invasione nel suo privato,che intendo fare con la massima correttezza e per un fine degno di lode.
Sono un ex insegnante statale di materie letterarie, di anni 64 ed in quiescenza. Ieri consultai gli elenchi telefonici della provincia di Cosenza e Catanzaro, alla ricerca di eventuali parenti del mio primo maestro di latino, Don Giuseppe Scafoglio, deceduto nel 1936 a Bocchigliero, ove era nato. Dopo circa 2 ore di vana consultazione, la scoperta dell'omonimo mi sembrò un segno rivelatore e mi suggerì la nota che scrivo.
Se crede di rispondermi in qualsiasi modo, tanto che si tratti di pura coincidenza o di parentela, le sarei grato io, che fui un allievo prediletto ed a lui devo la scelta della mia vita; e con me il folto gruppo di amici che dopo cinquantanni sono saldamente legati fra di loro, nel nome e nel rispetto del grande uomo, che fu per tutti educatore e guida morale.
Dopo la guerra che ci separò e dispersi, reduci da vicende e pericoli, istituimmo un sodalizio a lui intitolato, destinato ad onorare la memoria di chi ci insegnò ad essere uomini, con l'amicizia da lui voluta nei brevi anni di scuola, perchè fosse custudita fedelmente dai suoi ultimi discepoli.
Quest'anno, ricorrendo il cinquantesimo della sua scomparsa, vorremmo ricordarlo con qualche testimonianza di onore ed affetto particolare. Ci sarebbe per tanto utile qualunque contributo di elementi, scritti o riferiti, da aggiungere a quelli che possediamo per gli anni riminesi dal 1926 al 1936, utili a tracciare un profilo del sacerdote, maestro ed uomo, conosciuto e stimato dall'intera città. 
In attesa di leggerla, porgo di cuore ringraziamenti e saluti.
                                                                                              
                                                                                                  Otello Pasolini

Vogliamo chiedere a tutti voi se vale la pena dedicare qualche cosa a Don Giuseppe Scafoglio.


16/02/11

L'ambulanza e non solo......

Questa è l'ambulanza che la Provincia di Cosenza ha donato al Comune e alla popolazione di Bocchigliero e oltre. Quasi puntuale è arrivato il Presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, che ha percorso via Roma, da Piazza del Popolo al Comune, dopo aver consumato un caffè in uno dei bar della piazza. La consegna del mezzo è avvenuta in Piazza Arento, alla presenza di autorità civili, il Sindaco, e militari, il Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri e l'intera popolazione, una festa, con i fotografi, le telecamere e l'ambulanza che, al suono della sirena e del lampeggiante azzurro, ha percorso le vie cittadine. Poi la massa di gente si è diretta verso la sala Consigliare, lungo via Sandro Pertini, un corteo capeggiato dal Presidente Oliverio, dal Sindaco De Vincenti, dal vice sindaco e da tutto il consiglio comunale e anche il rappresentante dell'opposizione,Giuseppe Santoro.  Nella sala consigliare è iniziato l'incontro con la popolazione e il gruppo che si è formato dopo l'astensione dal voto,"Bocchiglierio Sciopera". In poche parole era presente l'intera cittadinanza. In quella sede, Istituzionale, si è dato vita ad una serata come poche nella storia, recente, di Bocchigliero.  Totale disponibilità da parte di tutti; da parte dell'opposizione, da parte dell'amministrazione, da parte dei cittadini e del comitato ma anche noi siamo daccordo. La provincia ha fatto la sua parte, ora tocca all'amministrazione e al comitato chiedere, alla Regione, la disponibilità, e aspettare fiduciosi che le cose si realizzano. La strada come panacea a tutti i mali? Qua noi la pensiamo diversamente; e cioè che la strada, quando sarà, non è una priorità, come l'ambulanza, altre sono le priorità come è emerso dal dibattito  che si è avuto ........IL LAVORO, quello vero e non assistenzialistico come è stato fino ad oggi. Forse il cammino della RIVOLUZIONE CULTURALE è iniziato?????? Noi non ne siamo certi, ma i segnali ci sono tutti per gridare al miracolo, solo se quelli con le capacità imprenditoriali, con la base economica, e, non per ultimo, l'amore per la propia terra investiranno,credendoci, nella propia terra. Auguriamo a quanti credono in un vero e prospero futuro di questa terra che i sogni possano realizzarsi senza più contrasti e cattiverie, che hanno reso il paese quasi invivibile.

                                           Progetto Strada Bocchigliero-Mare

12/02/11

Primavera Bocchiglierese

Questa mattina aprendo i giornali locali,"Il Quotidiano" e "Calabria ora", abbiamo appreso che Martedì 15 Febbraio, il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio, PD,      http://www.gerardomariooliverio.it/sito/  sarà a Bocchigliero,            http://bocchigliero.asmenet.it/ ,     per dare alla cittadinanza e quindi al Comune una ambulanza più volte richiesta. La Provincia, al di fuori delle propie competenze, dà alla comunità uno strumento fondamentale e di primaria importanza,grazie a quanti hanno sposato questa battaglia di civiltà, e un sincero ringraziamento al Presidente Oliverio che riesce ad interpretare correttamente le necessità primarie di una comunità che sta per scomparire. Alle 18, sempre nel Palazzo Comunale verrà presentato il primo lotto della Bocchigliero -Mare, questa è una di quelle cose che si aspetta da troppi anni, e che se dovesse avverarsi forse si uscirebbe dall'isolamento e quindi dal completo spopolamento. Noin saremo presente, e vi terremo informati, cercando di dare il nosto modesto contributo

07/02/11

AMAZZONIA

Da Survaival Internacional, abbiamo appreso una notizia che vorremmo comunicarvi  http://www.uncontactedtribes.org/immaginibrasile , per la prima volta sono state divulgate immagini di una delle tante comunità di Indios che vivono come all'originre. Popolazioni che a noi ricordano scoperte fatte da calabresi, Raffaele Corso di cui abbiamo parlato in uno dei nostri primi post .Raffaele Corso fece una ricerca etnografica dal 1908 al 1910, in Calabria, in cui esattamente il 9 luglio del 1908 scrive dalla Calabria al Prof. Lamberto Loria, direttore del Museo di Etnografia Italiana.:"conosco la necessità di una ricca rappresentanza di materiali calabresi nella Esposizione di Etnografia Italiana,e procurerò di essere utile all'opera grandiosa.Non le nascondo però,che una SUA vista in queste contrade sarebbe molto opportuna. Dal Prof. Mario Mandalari ho avuto notizia di una tribù di bruzzi,annidata nelle montagne di Cosenza, nel territorio di Serrra Pedace.Essa vive di erbe e di caccia, in capanne; è violenta, superstiziosa lontana e segregata dai centri civili, in Calabria solo all'inizio del 1900.Adesso come allora,  La comunità internazionale si divide tra chi vorrebbe "civilizzarli" e chi invece vorrebbe conquistare queste popolazioni e sfruttarne ogni risorsa, che va dal disboscamento selvaggio e incontrollato, a un luogo turistico o altro ancora. Survaial Internacional si batte perchè queste popolazioni vengano protette dall'invasione di chi sta distruggendo la foresta intorno a questi uomini, donne e bambini che chiedono solo di essere lasciati in pace..... e noi condividiamo questa impostazione e chiediamo a voi che leggete di condividere e appoggiare Survaival Internacional. Queste sono scoperte antropologiche che noi amiamo e sappiamo per certo che un popolo senza una storia non ha presente e soprattutto non ha futuro

01/02/11

Recensire...e oltre

Ci capita di leggere tante cose; sia su carta che sul web, e cerchiamo di tirare fuori ciò che ci sembra più bello, interessante  o di interesse per quelli che abitualmente passano su nostro blog. Siamo, prettamente, interessati alla valorizzazione del singolo e della comunità che ci circonda,  vorremmo fungere da volano, da stimolo da propulsione per delle sfide, forse irraggiungibili,ma tentiamo, di volta in volta di lanciare  proposizioni, proposte che guardano lontano, e senza alcuna paura miriamo al cuore, al nucleo delle cose senza girarci attorno, certo un po di diplomazia non guasta ma è tempo di essere e non più apparire. Per questo non è sufficiente un lavoro su se stessi, ma anche e soprattutto, attraverso gli altri che si può raggiungere tale obbiettivo.