01/05/11

Riserve abbandonate ......e molto Oltre

Vorremmo continuare a dedicare ancora qualche cosa che a noi sembra rilevante. Prima capiamo di cosa parliamo

Corvo imperiale
Corvus corax - E’ il più grande corvo europeo con un'apertura alare di più di un metro e 30. e pesare 1500 grammi. In Italia è piuttosto raro e si nutre di carne di insetti e lombrichi, ma anche da carogne di topi, lepri e altri animali e nelle zone dove non esistono avvoltoi, occupano la loro nicchia.(protetti).
Loxia curvirostra - in suo nome deriva dal becco lungo che ha la parte inferiore rivolta verso l'alto e la superiore verso il basso, incrociandosi. Questa forma del becco gli permette di estrarre con facilità i semi dalle pigne. Vive nei boschi di abeti dove svolge anche la funzione di disseminatore, portando i semi ai bordi dei boschi.(protetti) Un bellissimo esemplare è stato recuperato, ferito, dalla polizia provinciale che, dopo il difficilissimo recupero, durante il recupero si è ferito un agente,  ha affidato l'uccello al centro di recupero di Rende(cs). L'esemplare era  nel territorio di Bocchigliero.(forse in una delle tante riserve)
. Ebbene, vorremmo, qui, dare una notizia, che siamo sicuri che pochissimi sanno. Bocchigliero, paese che sorge su una delle ultime propagini della Sila, che guarda il mare Jonio dall'alto e ne sfrutta l'aria marina, che è un mix di aria marina e silana http://www.parcosila.it/web/    Questo sperduto borgo ha dato i natali al primo prof. Universitario in patologia aviaria, si tratta del prof. Papparella Vincenzo docente di Patologia Aviaria a Napoli, al quale và riconosciuto il merito di essere stato il primo, per questo sposa il nostro motto :"La storia la fà chi arriva primo". Il nostro,poco amato, comune dovrebbe dedicare a lui, e alla sua memoria qualche cosa per ricordarlo. Noi, come al solito, andiamo Oltre, e per questo chiediamo: che una riserva,in Sila, prenda il suo nome, o almeno il suo cognome.                                                                                           Nove sono le riserve naturali biogenetiche. Fra queste, degne di nota sono “I Giganti di Fallistro”, 50 colossali alberi di pino con oltre 500 anni di età ed altri 5 di acero montano della stessa età, e la Riserva “Golia-Corvo”, area di diffusione e ambientamento dei cervi, dove ne vivono circa 150 esemplari.


Le altre riserve naturali statali biogenetiche sono: "Gallopane", "Tasso-Camigliatello", "Poverella-Villaggio Mancuso", "Coturelle-Piccione", "Gariglione-Pisarello", "Macchia della Giumenta - S. Salvatore", "Trenta Coste" istituite con Decreto del Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste del 13 luglio 1977.

All’Ente Parco è affidata la gestione delle suddette riserve. Tratto dal sito del Parco Nazionle della Sila




2 commenti:

  1. Sposo a pieno la tua meravigliosa proposta, non sapevo che un tuo paesano avesse fatto questo, da domani dove si può firmare la richiesta????
    Armando Algieri

    RispondiElimina
  2. Carissimo Armando, grazie del tuo commento, ma veramente non abbiamo nessun foglio da firmare, ma possiamo provarci la mia e la tua virtualmente sono già in calce,le firme. aspettiamo le altre.
    un caro saluto

    RispondiElimina

I commenti verranno pubblicati dopo approvazione della redazione del blog,anche se anonimi.