13/05/16

Perchè?









Spesso ci chiediamo il perchè e spesso non abbiamo risposte ai mille perchè che ci seguono, il perchè è uno dei veri cardini della curiosità, dell'intelligenza, della voglia di conoscere.
Un tempo c'era il libro dei " I mille perchè", dove erano contenute le risposte ai perchè degli adolescenti, dei bambini curiosi e avidi di conoscere.
Oggi tutto questo è scomparso, non esiste più, oggi tutti si affidano alla rete, parziale, forviante e a volte sbagliata, le vere risposte, che tutti noi cerchiamo, non si trovano nella rete, ma nelle pieghe del sapere, del conoscere ogni minimo dettaglio.
L'informazione è abbondante ma parziale, spesso ci facciamo prendere da vere e proprie "bufale", falsità, che in rete sono più del settanta per cento.
La strada rimane il confronto; schietto, sincero e scevro da secondi fini, la lettura rimane il capo saldo della conoscenza, il nostro cervello è un muscolo,  per questo va esercitato e arricchito, si, arricchito di verbi, aggettivi, sostantivi e tutto quello che compone un corretto ragionamento che abbia un inizio e una fine.
Oggi non è più importante comunicare, ma è indispensabile comunicare in maniera corretta, con semplicità e con un buon uso della nostra meravigliosa lingua, spesso bistrattata, storpiata da carenza di aggettivi e di una minima consecutio temporum.
Per comunicare, in maniera corretta, è necessario conoscere correttamente gli argomenti che si trattano e comunicarli in corretto italiano se, poi, abbiamo la capacità di arricchire il nostro ragionamento di aggettivi, esempi e sostantivi, questi rendono ancor più l'idea, è ancora meglio ne semplificano il senso.
C'è chi invece è riuscito ad affermare che aggettivare è inutile, forse perchè questi illustri galantuomini, non hanno mai letto, non hanno mai cercato la luce della conoscenza leggendo e afferrando l'essenza del sapere, anche grazie agli aggettivi.
Molte volte scrivere, senza arricchire la scrittura di sostantivi e aggettivi idonei, è come spogliare un albero dalle foglie in piena estate.
La scrittura, per essere compresa, è complessa, spesso ci si illude che gli altri leggendoci capiscano, comprendono ciò che vogliamo dire, niente di più sbagliato, manca il confronto per comprendersi veramente, spesso si scrive senza avere il buon senso e la modestia di leggere e rileggere; a se stessi o a qualcuno, ciò che abbiamo scritto.
Ma questo può farlo chi ha rapporti con tante persone, chi vive in maniera libera e sincera, chi è umile e consapevole che gli errori, nella scrittura, sono sempre in agguato, certamente chi non usa questi minimi parametri non dovrebbe neanche iniziare a scrivere.
Certamente non è semplice tutto questo, richiede una buona conoscenza dell'italiano, con tutto quello che comporta; continuare a leggere e a confrontarsi, senza presunzione, senza egocentrismi beceri e assurdi, senza illudersi che abbiamo la verità in tasca.
In rete, oggi, si legge di tutto e di più, ma i siti più cliccati rimangono i siti porno, anche perchè, ancora, la nostra Nazione non ha acquisito quell'evoluzione civica della lettura, siamo tra i paesi europei che legge meno.
C'è un grande lavoro da fare, partendo dalle scuole, educando i più piccoli alla lettura, alla cultura e al confronto anche aspro, ma sincero e costruttivo.
Noi da tempo insistiamo su questo, e anche se il nostro tentativo è una goccia, siamo sufficientemente soddisfatti del nostro contributo.
Ci auguriamo che si possa intraprendere la strada maestra e percorrerla in maniera dignitosa.





Red. Blog

Romualdo Alimena


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