09/02/16

Tempo.



Passa il tempo, inesorabile e senza alcuna possibilità di fermarlo, questo è per tutti. Ma lo è, in maniera particolare, per chi ha promesso di fare e invece non fa, anche perchè spesso non si hanno le capacità di fare, di progettare, programmare, in una sola parola non sono esseri, questi, lungimiranti, o come si usava, tempo addietro, non sono statisti.
Tra il parlare e il fare c'è di mezzo il mare, cioè tanto sacrificio e impegno, tanto lavoro e dedizione, amore e passione per quello che si fa, questo e tanto altro non si vede lontano all'orizzonte in tante persone che reggono i bottoni del comando evitando di agire.
Molte volte non ci si chiede cosa abbia fatto questo o quell'amministratore prima di fare politica.
A ben guardare tanti , nella loro vita, non hanno fatto nulla, e si illudono di fare durante un mandato amministrativo, usando il loro potere pro-tempore, per dispensare bugie e falsità, eliminando la cultura come se fosse una zavorra, dimenticando che certamente è uno dei volani dello sviluppo locale e nazionale, ma poi la gravità, di questi individui, sta nel loro gruppo, costituito, per lo più, da inetti, servi e giullari di corte che stanno, quasi sempre, con il vincitore di turno, sperando di valorizzare i propri inesistenti e mediocri talenti.
E allora la frittata e fatta, chi ne paga le conseguenze è sempre il popolo, non più sovrano, ma suddito e sottomesso.
Svegliamoci per orgoglio, per dignità, per una necessità fisiologica di giustizia e legalità, che passa attraverso la cultura e il lavoro quotidiano e costante, perdendo definitivamente di vista il pressapochismo, la superficialità e l'improvvisazione.













dalla Redazione Dott. Dario Imbardelli

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