25/02/16

Massoneria...

Simboli Massoni




E', quello sulla Massoneria, un discorso lungo e complesso, per questo bisogna andare indietro negli anni per capire da dove nasce la massoneria.
I primi massoni nascono, in Italia, con "La Giovine Italia", di Giuseppe Mazzini, con i moti carbonari del 1848, molto prima dell'Unità d'Italia.
Ma la Massoneria esisteva già in Inghilterra, dove, spesso, segretamente, si riunivano uomini di vari ceti sociali e decidevano cosa fare. Sono datati 1711 i primi documenti ufficiali di logge scozzesi ed inglesi.
Nacque a Londra il 1717 la Gran Loggia, per federare le varie logge che operavano nel distretto di Londra, non essendo tra loro collegate.
Questo fu un evento storico da cui nacque la moderna Massoneria.

Mattarella massone!

Essere Massoni oggi è assai diverso di quando essa nacque, con principi ispirati alla sussidiarietà e alla fratellanza, con il famoso scandalo della P2, loggia massonica del Gran Oriente D'Italia, la Massoneria ha perso il suo fascino di segretezza e fratellanza, e l'opinione pubblica ha ancora oggi dopo tanto tempo, una forma di paura verso le logge massoniche.
Esistono, oggi, altre forme di incontri che suggellano alleanze e strategie per poter gestire il potere, piccolo, in un paesello sotto i 5000 abitanti, e incontri per spartizioni di fette consistenti della sanità, vedi ultimi scandali alla regione Lombardia.

Immensa è la bibliografia sulla storia dei Massoni.
C'è chi ipotizza la nascita della massoneria alla fine dei Templari,
quasi una prosecuzione dei Templari, e nasce con una forte esigenza di giustizia, lotta agli  eretici e verso le ingiustizie sociali.Tutto questo non supportato da documenti storici.


Oggi, le sette, gli incontri segreti si svolgono per decidere chi occuperà posti rilevanti di dirigenti o presidenze anche solo di semplici associazioni, e non ultimo decidere cosa fare, perchè in questo marasma, non si riesce a trovare il bandolo della matassa.
Non ci sono idee rivoluzionarie che possano sollevare le sorti di un luogo, di una città, di un paese, di un borgo.
La forza è prenderne atto e decidere il da farsi.
Nei miei pensieri aleggia costante l'idea di una presa di coscienza da parte di chi ha il potere, per cominciare un vero e sinergico mutamento di rotta, per puntare con orgoglio al futuro di luoghi che a breve scompariranno.
Non si può pensare a futili e piccole cose, ma a reali e concreti progetti che possano far uscire dal buio intere comunità che agonizzano già da troppo tempo.



Redazionale

 Resp. Blog  Piero Benincasa











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