06/08/11

Il Pasticciere Gargiulo........Casa Reale


La Rex  transtatlantico costruito nel 1932

C'era una volta un pasticciere, Alfredo Gargiulo, che lavorava per la casa Reale di Napoli. Prima che lavorasse per la casa Reale di Napoli, volle imparare bene l'arte del pasticciere, egli faceva tutto con immensa passione e amore per quel mestiere che, giorno dopo giorno si svelava ai suoi occhi come limpida alba di settembre, come l'aprirsi di un fiore in attesa dei raggi caldi e dolci del sole, come qualcosa che cresceva e maturava come i vini d'annata. Viveva a Marano di Napoli,Gargiulo, sotto i Camandoli, e nella piazza centrale aprì la sua pasticceria. Nel porto di Napoli c'era la nave Rex, che attendeva ordini che arrivavano in maniera contrastante, l'ordine precedente veniva smentito da quello successivo, correva l'anno 1939, la guerra era alle porte, il grande transatlantico non era più usato per le sfavillanti crociere di Capodanno e Natale, ma era stata  requisita e adibita a trasporto di ammalati, insomma era un ospedale galleggiante.  Annualmente, c'era il cavalire Vincenzo Renzelli che, si recava a Napoli da Cosenza, Renzelli era un monarca, e qui alla casa Reale conobbe un pasticciere che volle portare con se a Cosenza. Vincenzo Renzelli lavorava come cameriere in un bar-pasticceria di Cosenza, ma aveva le idee chiare sul suo futuro, infatti,poco dopo, sposò la figlia del titolare del bar-pasticceria dove lavorava, e ben presto aprì il suo caffè Renzelli, oggi tra i più antichi della città, intuì subito che gli occorreva un bravo pasticciere, per lanciare il suo Caffè. Avendo conosciuto il pasticciere Gargiulo, iniziò un lungo rapporto telefonico tra il Renzelli e il Gargiulo, il primo cercava, in tutti i modi, di convincere il secondo a venire a Cosenza, per lavorare come pasticciere  nel suo Caffè. Alfredo Gargiulo, per un certo periodo desistette all'offerta, ma quando ci furono i primi bombardamenti su Napoli, capì che era giunto il momento di allontanarsi da Napoli. Partì,Gargiulo, allo volta di Cosenza nel 1940 e lavorò presso il Gran Caffè Renzelli per molti anni, l'anno successivo fece venire la famiglia, aveva sei figli Alfredo Gargiulo, l'ultimo nato sotto i bombarbamenti di Napoli nel 41', tra questi solo uno segui le orme del padre, Michele. Michele Gargiulo aveva dodici anni quando venne a Cosenza, volle fare, anche lui, il pasticcire e nel 1954 Alfredo Gargiulo aprì, a Cosenza, la sua pasticcerie. Certo è che il Gran Caffè Renzelli, rinomato e conosciuto per la sua pasticceria, deve il suo successo a Alfredo Gargiulo, che selezionava personalmente ogni ingrediente che gli occorreva, per creare i suoi meravigliosi pasticcini, torroni, frutta candita e tutto quello che si faceva in pasticceria, creava vere opere d'arti. La tradizione di questa meravigliosa pasticceria della Casa Reale di Napoli, continua a Cosenza con Michele Gargiulo anno di nascita 1929, anno di depressione economica. Michele all'età di 82 anni continua a sfornare dolci e alta pasticceria napoletana, con arte e amore, così come il padre gli ha insegnato, conosco personalmente il Cavaliere Michele Gargiulo ed egli stesso mi ha raccontato questa storia del pasticciere Alfredo Gargiulo della Casa Reale di Napoli e della tradizione della sua famiglia, dei bombardamenti e della nave Rex, ancora oggi, il Cav. Michele Gargiulo, si sveglia prestissimo e quasi con la stessa passione di un tempo, si reca alla sua pasticceria in Corso Mazzini,221  a Cosenza. Io personalmente apprezzo moltissimon "i raffioli", fatti con pan di spagna e crema particolarissima, il tutto ricoperto con zucchero e appena sotto una fettina di cedro. Pare che fossero, i raffioli, i preferiti dalla Casa Reale di Napoli. Ho voluto raccontare questa breve storia per non dimenticare, perchè sono convinto che dopo Michele Gargiulo finirà la vera pasticceria napoletana a Cosenza, tra le migliori al mondo... grazie di cuore al Cav. Milchele Gargiulo e a suo padre il pasticciere Alfredo Gargiulo.





7 commenti:

  1. Mi affascinano sempre molto queste storie!

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  2. Sempre histórias doces,

    Que o final de semana seja de muita, muita paz,


    Bjkasssss

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  3. Ciao,
    anche a me viene naturale usare l'aggettivo " dolce" per definire questa storia. Assolutamente adatto. Dolce è il sapore del ricordo, dolce il trascorrere del tempo, dolce la pasticceria napoletana a Cosenza, dolce la tenerezza del racconto....la cura nel raccogliere i ricordi, come maglie sfuggite all'intreccio del filo di lana....raccogliere con pazienza...e ricucire, con dolcezza.

    Grazie Piero
    Serena notte
    Un abbraccio a tutti
    Red

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  4. @Questa, solare Carolina, è una storia Vera, di vita vissuta dalla quale stiamo ricavando un romanzo....e forse Oltre

    @Alè. noi siamo esterefatti da come ci (per)segui, questo ci fa onore e piacere infinito, abbiamo immensamente bisogno di persone come te....
    un fortissimo abbraccio
    Pedro

    @...Come maglie sfuggite al passare del tempo che và, Red abbiamo immensamente bisogno di te, per sentirci Oltre

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  5. @Alfredo grazie infinite della sua presenza, che fa più vero il nostro racconto

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  6. Alfredo Gargiulo21/9/11 6:28 PM

    sono anche io Alfredo Gargiulo nipote di quell'Alfredo che è nell'articolo anche se per la diaspora sono a Genova;
    certo che la vita di nonno per certi versi potrebbe essere un romanzo....
    grazie a chi ha scritto

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  7. @Alfredo, noi stiamo, insieme a suo zio Michele. tentando di farne un racconto di questa straordinaria storia de Gargiulo di Marano di Napoli
    Grazie della sua graditissima visita.

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