14/03/15

"Di male in peggio"



E' palese, tutto sembra molto chiaro; come dice un vecchio proverbio tradotto in italiano
" Dalla padella alla brace".
Si, alla regione Calabria da Scopelliti a Oliverio, che ancora non riesce a partire dopo più di 90 giorni dal suo insediamento, quando di solito si dovrebbe già vedere cosa si è fatto nei primi cento giorni, invece, Oliverio, si preoccupa di non aver avuto, dal Governo Renzi, assegnata la carica di Commissario Straordinario alla sanità, e critica il quinquennio di Scopelliti, accusandolo di essere il carnefice della Calabria, noi siamo certi che Lui, sarà il becchino, affossando ancora di più questa martoriata regione, che rimane fanalino di coda per servizi e disoccupazione giovanile.
Le cose non vanno meglio nei piccoli centri,e si convocano incontri con i cittadini per continuare ad accusare la precedente Amministrazione di aver sperperato denaro pubblico ed aver indebitato il comune, qui i tempi, se si può sono ancora più lunghi, dove anche le opposizioni non partecipano fattivamente e propositivamente alla vita del paese. Naturalmente ci riferiamo al piccolo borgo di Bocchigliero, che sta vivendo un periodo di degrado culturale veramente grande.
Vengono chiusi occhi per cose gravi e si aprono, anzi si spalancano per piccoli episodi che possono interessare singoli individui, si guarda al piccolo perchè non si ha una visione globale, forse mancano idee, che possano concretamente far uscire da questo stato di cose il paese, ridonandogli identità e dignità. Oramai ci si risponde sui social (facebook)
Alba bocchiglierese
Non c'è da cercare la luna nel pozzo,non c'è necessità di avere dei finanziamenti palesemente di normale  amministrazioni, c'è necessità di avere lungimiranza e pensare a concreti progetti di sviluppo che mirino ad una valorizzazione del territorio e puntando sulle poche, ma ottime, cose rimaste, come la nostra lingua madre, che potrebbe fare da volano per uno sviluppo culturale. vanno rivitalizzate le cooperative per dare un futuro a quanti sono rimasti, pochi, ma aspirare ad una crescita sostenibile, attraverso la cultura cooperativistica, dare vita ad una serie di percorsi, sentieri per apprezzare ed amare le nostre splendide montagne, e i fiumi, che sono una grande risorsa per il futuro, vanno rivalutati dal punto di vista turistico.
Non abbiamo la verità in tasca, ma abbiamo la convinzione che il confronto, e anche lo scontro debbano produrre concrete e certe realtà.
Ma tutto questo e altro va messo in campo attraverso idee che mirino al futuro.
Invece ogni scusa è buona per denigrare, offendere e avvitarsi su se stessi.
Tutto questo non giova a nessuno, questo vecchio modo di fare politica amministrativa, in questo sperduto borgo, è come un tarlo, come una malattia genetica, come qualcosa che non si riesce proprio a modificare, non si riesce ad estirpare e, al contrario, con il tempo si sono affinate le tecniche e si da sfogo alle proprie frustrazioni, quasi uno sfogo che rende soddisfatti e appagati chi accusa e chi risponde.
Anche in caso di calamità naturali si cerca di additare e di accusare, dimenticando che il ruolo degli oppositori è più importante di chi amministra...meditate gente meditate




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