Lettera aperta alla nuova Amministrazione

Noi ci auguriamo che non sia un giorno buono, ma cinque anni buoni, abbiamo bisogno dell'energia della nuova amministrazione, abbiamo necessità di modificare il nostro modo di vedere la politica, ci auguriamo che, finita la festa, si possa cominciare a lavorare, a credere in un paese migliore, non a sperare , non ad avere speranze e illusioni, abbiamo bisogno che cambiano le coscienze, che si parti da una riconciliazione, da un periodo di rinascita civile e morale, sociale ed economica, ci auguriamo che si smetta di essere l'uno contro l'altro, che il borgo di Bocchigliero diventi una palestra politica ed una fucina di idee, che possano dare impulso e stimolo alla crescita, ci auguriamo che l'entusiasmo non si spenga dopo la festa , che duri il tempo che basta per essere crogiolo di progetti di rilancio e non progetti per avere e non dare quasi nulla alla scarsa popolazione rimasta, abbiamo necessità impellente di rinascita culturale, che possa, anch'essa essere da stimolo per un crescita totale. Si, la Cultura come volano, la riconciliazione come forza e non come debolezza, l'umiltà dell'ascolto come forza propulsiva di avvio del futuro, questo e altro ci aspettiamo dalla nuova amministrazione di Giuseppe Santoro, ci aspettiamo che il programma e i progetti non restino sulla carta, ma che prendano anima e corpo, che altri progetti realizzabili possano essere occasioni di lavoro, ed infine ci auguriamo che la biblioteca sia realizzata, e possa dare anch'essa linfa di crescita ad un paese che di culturale ha ben poco, facciamo del paese un luogo di cultura e palestra politica, che possa dare la giusta dignità ad ogni singolo individuo, perché senza di essa si può morire. Ciò che rimane è ben poco, e dal questo che bisogna ripartire per rinascere. Chiediamo, inoltre, che l'opposizione debba fare ed avere il suo ruolo, che non è quello di opporsi ma di condividere e di proporre, e facciamo appello, anche qui, a chi siederà, per la prima volta, sugli scanni del consiglio comunale. L'opposizione è l'equilibrio, non facile, della democrazia. Non si può fare a meno dell'opposizione se si vuole essere democratici, ed è insufficiente un solo giorno buono per realizzare tutto questo.
Redazionale.
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