Abbiamo voluto porre il problema dei pscofarmaci, per cercare una nesso tra politica e follia, tra benessere e follia, tra potere e follia, tra sentimento e follia, e ancora tra il tempo e il vivere. Abbiamo attentamente analizzato questi campi scandagliando tutto, o quasi, e la risposta è stata:" Esite il nesso tra alterazioni pischiche e mutamenti...... economici, sentimentali e chi più ne ha più ne metta, stà di fatto che quando avviene un mutamento.... può cambira tanto.. forse tutto. Noi abbiamo preso in esame cosa può comportare avere il potere, ad esempio, ebbene tanto,forse non si conoscono alcuni meccanismi di mercato, che non guardano il sentimento umano, forse si dovrebbe porre fine a tutto ciò. C'è la necessità di mutare questo modo di essere, anzi è indispensabile che il genere umano valuti attentamente le conseguenze di alcune azioni che potrebbero, irrimediabilmente, essere compromesse e ognuno di noi divenire un semplice numero... meditate gente.... meditate.! Che cos'è la follia?
Credo che esistano due concetti nettamente distinti dì follia.
Uno è orientato alla società, l'altro lo definirei orientato all'individuo.
Nel concetto di follia legato alla società, specie nelle letterature moderne,il matto è colui che è più cosciente delle convenzioni e dell’assurdità della vita borghese (Pirandello "Uno,nessuno e centomila"). Quindi,nel concetto dì salute psichica orientata alla società, l'uomo è sano quando è all’altezza dei compiti che la società gli assegna, ovvero quando funziona in modo conforme ai bisogni di una data società.
Il concetto umanistico, invece, sì distingue nettamente da quello orientato alla società. Non è il funzionamento conforme ad una data società a determinare che cosa sia la malattia o la salute psichica,ma criteri insiti nell'uomo stesso. Esiste infatti il concetto di follia spesso utilizzato in psichiatria:la follia consiste nella presenza di malattia psichica. Di conseguenza,possiamo parlare di individuo relativamente sano,se non c’è nessuna nevrosi,psicosi o sintomo psicosomatico, e se su un piano socialmente rilevante non ci sono alcolismo, omicidi e disperazione
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale. (Edgar Allan Poe)
Sempre particolarmente interessanti i tuoi post.
RispondiEliminaGrazie e un caro saluto,
Lara