28/08/13

L'Estate dei Giovani





Siamo alla fine di questa strana estate, abbiamo visto piazze piene di gente, vicoli deserti carichi di fascino e di mistero, giovani alla ricerca sfrenata di ridere, divertirsi e fare tardi, molto tardi anche l'alba, molto spesso. Ci è capitato spesso di svegliarci presto e passeggiare per città che credevamo deserte, e invece per le viuzze giovani ridevano e scherzavano, incuranti di gente assonnata che silenziosa e quasi seria camminava a passo svelto. Questo e tanto altro abbiamo visto durante questa strana estate che volge inesorabilmente al termine, non è ancora tempo di bilanci ma è sicuramente tempo di riflettere su ciò che si può fare, e non su quello che si sarebbe potuto fare.
Non ci sono ricette certe, non ha senso illudersi e illudere il popolo, c'è invece consapevolezza, nelle nuove generazioni, c'è voglia di concretezza, dopo questa grande abbuffata di virtuale, surreale, intangibile. Basta con i proclami ad effetto, con il contentino personale, c'è necessità di pensare solo al bene comune, che miri ad una crescita collettiva di coscienze mature, che percepiscano le esigenze della collettività. Abbiamo visto le solite sagre, i soliti cantanti, le solite serate noiose e inutili, ma abbiamo visto nuovi bagliori di ripresa, nuova linfa nei giovani che vogliono esprimere le loro potenzialità, i loro talenti, voglio partecipare al loro futuro, e al futuro dei loro figli, questo abbiamo visto quest'estate che ci lascia un po l'amaro in bocca, per alcune cose che non siamo riusciti a portare a termine. Ma siamo felici per questa voglia che abbiamo colto nell'aria d'agosto, nelle nottate trascorse con tanti giovani che non vogliono più stare a guardare, non vogliono dormire, vogliono partecipare per vivere, per sentirsi vivi, utili e appagati, il futuro è loro, e tocca a loro decidere il loro domani.