19/03/14

Una lettera.




Cara Vanessa,

Ti scrivo perchè non abbiamo finito di comunicare, avrei voluto continuare a parlare con te. Avrei voluto
parlare dell'anima, della fede e di tutto quello che abbiamo dentro e a volte non riusciamo a comunicarlo, perchè  non abbiamo la chiave. Qualcuno è privilegiato, assaporando sin da bambino la sofferenza, che apre l'anima all'ascolto, che forgia e tempra lo spirito, la parte spirituale di noi, e guardando alle piccole cose come miracoli quotidiani, con la sofferenza si diventa più sensibili, accurati e attenti ai gesti, che per i più possono apparire insignificanti. Ma queste cose noi li avevamo dette, gridate, forse, di un'urlo strozzato dai rumori del consumismo, che porta la nuova società verso l'incomprensione e la solitudine. Nelle tante foto, non sono riuscito a trovarne una in cui non sorridevi, in cui non esprimevi la tua solarità, la tua semplicità non di facciata, la tua vera natura di donna bambina, che ti affacciavi a raccogliere i frutti delle tue sofferenze, stavi vivendo un periodo, finalmente, felice. Chi ti ha conosciuta non potrà dimenticare il tuo splendido sorriso, anche difronte ad eventi complicati, posso affermarlo con certezza, perchè ti ho vista in questo breve percorso di vita insieme, si, ti ho vista felice, triste ma mai disperata, eri tu a dare conforto, anche quando non stavi bene, eri tu a mettere pace quando si creavano incomprensioni......Voglio, però, qui ricordare i momenti in cui ti ho vista piangere di gioia, il giorno della tua laurea, eri felice, avevi raggiunto una meta importante, ma eri certa che quella era solo una tappa del tuo cammino di vita. Solo la scorsa estate, il tuo ragazzo ti chiedeva di sposarlo, e anche li eri felice, piangesti di gioia e abbracciata a lui, mentre ballavate, gli hai risposto con un forte abbraccio e con un meraviglioso bacio di immensa felicità. Ogni poro della tua pelle emanava gioia, felicità avevi realizzato un sogno, era quello che desideravi, altra meta, venivi ripagata dall'affetto e dall'amore che eri riuscita  a dare e a ricevere. Non smettere di sorridere, non smettere di essere felice, perchè è cosi che io, noi ti ricorderemo, una donna bambina felice, che veglierà sul nostro cammino di fede.
Ciao Vannù.
..e il vento ci svegliò dal sogno.



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