02/09/11

Gelosia... di Leonardo Mazza

Avevamo già parlato di un certo Leonardo Mazza da Bocchigliero, ma non è stato sufficente, anche perchè il nostro motto rimane sempre quello...Oltre, ebbene! abbiamo avuto svariate richieste su Leonardo Mazza, e la redazione ha deciso di pubblicare degli inediti assoluti, mai pubblicati sul web, ancor meno su un semplice ed umile blog. Bisogna fare alcune premesse, per meglio apprezzare lo scritto, che risale al 1862, appena un anno dopo l'Unità d'Italia. Questi pezzi, che andremo a pubblicare, devono essere quasi tradotti, perchè non hanno una composizione attuale, ma si rifanno all'italiano parlato in quel periodo. Stiamo cercando di ristampare questo testo dal titolo: "Rime e Prose per Leonardo Mazza da Bocchigliero", testo di oltre 300 pagine, lo riteniamo un capolavoro, fatto di rime e di poemi quasi epici, come testi immortali e pilastri fondanti della nostra meravigliosa letteratura italiana, questo del Mazza è pochissimo conosciuto, vorremmo condividerlo con voi per gustare una lingua che non c'è più, ma rimane nella nostra memoria quale ricordo indelebile delle nostre radici, delle nostre basi culturali,  che hanno necessità di essere, di tanto in tanto, rinverdite, per vivere primavere mai dimenticate..... buona lettura           .(dedicata alla mia compagna)

                                                La Gelosia
Perchè con guisa mesta
 Gemi nel tuo cordoglio,
 Anima mia che al soglio
 Di Dio spiegav' il vol.
Perchè ti opprime, e strugge
 Mortal malinconia?
 La pristin allegria
 Anima mia dov'è.
Ove le notti quiete;
 I sogni tuoi sereni;
 Ove dei canti ameni
 Subito il suon fuggì?
E il tuo compagno assiduo
 Un solo, un sol pensiero
 Troppo tiranno, e fiero
 Dell'Alme struggitor.
La gelosia, tiranna
 Di un'alma innamorata
 Ha tutta dileguata
 La nostra ilarità.
Anima mia, più pace
 Non hai su questa terra,
 Ove t'han mosso guerra
 L'amare, e il sospettar.
Se parla, o guarda, o ride
 Ad altri la tua amante,
 Ti rende palpitante,
 Ti mette nel furor.
E' questo un'infelice,
 Un vivere scontento, 
 Non godi un sol momento
 Di gioia e di piacer.
Dunque chè più si tarda?
 Si lasci, anima mia
 L'amor, la gelosia
 Con esso svanirà. 
                   da "Rime e Prose per Leonardo Mazza da Bocchigliero".

1 commento:

  1. A me piace leggere l'italiano che fu, così poetico, ricco di parole e significati ormai persi.
    Non è l'antico italiano desueto ma l'italiano stesso. Una lingua così ricca di metafore e sinonimi buttato nei congiuntivi non più usati, forse perché non più studiato? Eppure a scuola i tempi si insegnano...
    Un bacio
    p.s. studiare latino fa molto bene!

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