Vogliamo continuare a raccontarvi di una persona sconosciuta.... Leonardo Mazza da Bocchigliero. Il Mazza, come abbiamo già detto in post precedenti, scrisse un testo di rime e prose che merita essere approfondito, conosciuto e anche divulgato, per far conoscere un uomo di cultura d'altri tempi, nato appunto a Bocchigliero intorno al 1830/35, e pubblica questo testo dedicandolo al padre, nel 1862, quasi certamente il padre era notaio e lui studiò a Cariati, presso il seminario. Certo è che, la cultura dell'epoca, consentiva solo a chi aveva ottime capacità, di scrivere in questo modo. Vorremmo farvi conoscere, tra l'altro," i sette vizi capitali" e iniziamo come lui, il Mazza, li ha pubblicati.
La Superbia
Qual uragano, che dai monti altieri
Cala fremendo, e nelle valli amene
Lascia di sue ruine orme, e sentieri;
Qual'onda, che mugghiando altra sen viene
Accavallata su i cerulei campi
Scuotendo i fianchi delle rauche arene,
Qual notte oscura, a cui funesti lampi
Squarciando il seno, e nel notturn'orrore Sembra che il mondo abbandonato avvampi;
Tale fra noi quaggiù scese un errore,
Nato nel cielo, ed alla stirpe umana
Cagion di pianto immenso, e di dolore;
E la superbia! Di satan la vana
Cieca lusinga di uguagliarsi a Dio,
Che in sè si ride di una mente insana.
Ove innalzi,Lucifero, il desio?
Di farti un Nume? Oìbò! Vana è l'impresa,
Se nel mare maggior vuol fars'il rio.
Empio! Punisce l'inaudita offesa,
Il Ciel, che abbatte la ribella schiera........(continua).
Abbiamo voluto pubblicarne solo una parte per capire, da voi, se vale la pena pubblicarlo per intero, anche perchè alcuni vizi capitali, sono molto lunghi.... vorremo capire, meglio, se possiamo continuare o rinunciarci.
Aspettiamo, anziosi, i vs graditi commenti, le vostre profonde ed intelligenti riflessioni o le vostre acute e pungenti considerazioni.
Grazie!!! Ti aspetto sul mio blog per il finale di Ricordi di donna che è online. Ciao ciao
RispondiEliminaVerrò a dare le mie riflessioni e forse Oltre
RispondiEliminaCiao Piero
leggendo mi è venuto in mente Dante, il che è tutto dire!!! secondo me è un bel pezzo. :)
RispondiEliminaGrazie mille per le belle parole, grazie anche a tua moglie. Sai, ho intenzione, in futuro, di inserire questa storia in un'antologia di racconti. La storia che ho raccontato è vera, la protagonista è mia nonna, la mamma di mia madre.
RispondiElimina@TdM, è vero anche a noi ci ha fatto lo stesso effetto.. grazie
RispondiElimina@Maria le parole se usate correttamente creano la poesia, noi a quello aspiriamo...
Grazie a te.
Aspetto di leggere il resto e mi auguro che siano molti i lettori.
RispondiEliminaLa superbia è una "virtù" molto diffusa quanto l'umiltà, ma soglia sottile separa i due volti.
Non a Satana paragono tale dote ma non importa, essa esiste!