Tutti, nel corso della nostra esistenza, veniamo messi alla prova, e il più delle volte non superiamo queste prove, non aspettiamo che la piena passi, non ci pieghiamo come il giunco........che, alla forza dell'acqua risponde con una fantastica reazione, quasi ad assecondare la forza dirompente dell'acqua. Non si può essere travolti dalla furia della sventura, dall'evento negativo, inaspettato e dirompente nelle nostre vite, c'è bisogno di avere dei punti di riferimento chiari e indiscutibili, basati su semplici ma efficaci regole che, ti consentano di commettere meno errori possibili. Leonardo Sciasca, ricordava spesso un proverbio o dittato, antichissimo, siciliano: "Piegati giunco che passa la piena", riferito alla Mafia e cioè alla grande capacità di piegarsi alle situazioni avverse, di lotta alla mafia e contrasto alla criminalità organizzata. Noi , per una sorta di riflessione da condividere, vorremmo proporvi una poesia in dialetto calabrese.
'U MALUTIEMPU
Si kiove e mmine bìantu è mmalutìempu.
Si rannine o pannizzi 'u cìelu spute
e trùoni e llampi abballanu 'ntru cìelu,
è ssempre cumu primu: malutìempu.
Puru quann'a furtuna t'abbannune
è mmalutìempu! curra alli ripari;
fà cumu 'u dittu anticu, ch'è llu giustu:
kjcate jùonciu ca passe lla kina.
Ca quann'a kjna a mmari si nn'è jjuta,
'u jùonciu ch'è kkicatu torna s'aze;
s'aze kjù ttisu e quannu s'è kkicatu
e rride alla kinera ch'è ppassata.
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