Siamo al giro di boa, ferragosto è passato, sotto la pioggia, e comincia l'ultima settimana di ferie e poi tutto ricomincia.
Abbiamo sentito e visto tante cose, in questa lunga estate afosa, africana, con repentini mutamenti di temperature e temporali che hanno fatto tantissimi danni, anche in Calabria, il governo Renzi, il 27 Agosto decreterà lo stato di calamità naturale. Qui è necessario aprire una parentesi, siamo vicini a tutti gli amici, e non sono pochi che abitano nella zona di Rossano, Corigliano e Mirto Crosia, noi , siamo vicini a quei paesi colpiti da questa tremenda bomba d'acqua. Tutti contenti, e no!! i problemi rimangono irrisolti, anzi si aggiungono emergenze alle emergenze. La Calabria è da sempre in emergenza; Emergenza 'Ndrangheta, Emergenza Sanità, Commissariamento Rifiuti, e poi, potremmo continuare ma l'elenco sarebbe troppo lungo.
Il governo della Regione, in meno di 7 mesi è stato rifatto di sana pianta, perchè quasi tutti, i componenti la giunta, sono indagati inquisiti e qualcuno anche addirittura condannato.
L'estate è ruffiana, ci si perde tra una luna incantata che fa la serenata ad una notte stellata, tra una musica e un ballo si mette da parte il fardello di problemi che si hanno davanti.
Si è calcolato che il Sud, d'estate, spende una montagna di danaro per feste ludiche e che non hanno un concreto valore, ci si perde, in Calabria, tra una sagra e un cantante più o meno famoso, non avendo, in concreto, nulla di realmente utile.
Anche questa estate è agli sgoccioli, ed è tempo di tirare le somme, il risultato di queste somme è quasi sempre negativo, senza possibilità di cercare dei segni più.
Questo stato di cose dovrebbe finire, anche perchè i denari sono finiti, i soldi elargiti con facilità a pseudo associazioni, o associazioni, che credono di fare cultura, ma non sanno neanche loro cosa fanno in concreto.
Ognuno si guardasse, non tanto allo specchio, ma dentro il proprio animo e farsi concretamente un'esame di coscienza, un serio esame di analisi del proprio passato e valutare ciò che si è fatto e ciò che si farà.
La maggior parte di chi scende a fare politica, di solito, nella vita non ha combinato grandi cose, imprese, volontariato o altre cose che hanno inorgoglito il proprio animo e le persone che erano attorno.
Il politico, spesso, non ha combinato nulla nella propria vita, e non combinerà nulla neanche in politica.
Noi ci auguriamo che chi fa politica possa pensare in maniera reale al bene comune, a progetti che mirino al futuro, a sinergie che, se messe insieme,possono fungere da volano per risalile la china.
Abbiamo sempre affermato che la cultura potesse essere un propulsore di idee, un concreto punto dal quale partire, per creare un circolo virtuoso per il cambiamento delle coscienze, soprattutto dei giovani, delle future generazioni, avide di conoscere e sapere.
Non si può scendere a livelli bassi, gridando e urlando, quando si ha un microfono in mano, e poi nel concreto ci si avvita su se stessi.
Ci proponiamo, da oggi, di non essere pesanti, forse , a volte, offensivi, vorremmo essere collaborativi, vorremmo dare il nostro modesto contributo, scevro da personalismi e interessi di parte.
Vorremmo, infine, partecipare alla costruzione di un futuro migliore.
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