Spesso ci si chiede come conciliare il cuore con la ragione, i sentimenti con la realtà, a volte cruda e dura, altre volte dolce e piacevole.
In questo può esserci d'aiuto la psicoanalisi, che oggi viene praticata per lo più in senso strettamente medico e non dal punto di vista del sentimento, del confronto, dell'ascolto. Molti medici credono che le depressioni, gli esaurimenti, gli stati d'ansia e tutte le patologie psichiatriche, si curano prevalentemente con i farmaci.
Ebbene! da oggi pare che questa tendenza viri a modificare il principio, tornando alla vecchia e attuale psicoanalisi, che mette al primo posto non i farmaci ma il rapporto stretto e sentimentale tra il professionista e il paziente, quindi il paziente deve essere ascoltato e compreso per poter dare la giusta cura che non diventa primaria ma complementare, per svolgere una azione sinergica con i sentimenti più lontani e veri, che ogni paziente psichiatrico ha dentro il cuore.
Andare in analisi, vuol dire anche questo, il professionista deve conoscere ogni dettaglio della vita del paziente, dalla tenera età, sino alla situazione presente, con i dati, si riesce a stabilire un contatto, che permette al paziente ed al professionista di entrare in sinergie mentali che, a volte, anche senza troppi farmaci, si riesce a stabilire un nuovo equilibrio mentale. Tutti miriamo a stare meglio, a conciliare il cuore con la razionalità, ma nessuno può dimenticare che con i veri sentimenti non si può e non si deve scherzare, perchè sono la prima causa di malattie psichiatriche.
Sin dai primi anni di età il piccolo nato viene influenzato dall'ambiente in cui vive, e proseguendo il cammino si incontreranno le difficoltà proprio per i primi anni di vita, da 0 a 9 anni,
attenzione a non litigare davanti ai propri figli, a non trascurali troppo e soprattutto è necessario parlare loro, per capire le esigenze e cercando di entrare in simbiosi armonica con i bambini.
I bambini sono come dei registratori vuoti e con tanta voglia di toccare, annusare, assaggiare e scoprire il mondo, gli oggetti e amare incondizionatamente i propri genitori, se questi riescono solo in parte ad assolvere al loro difficile, anzi difficilissimo ruolo di genitori educatori e guide per la vita.
Questa in sintesi l'analisi che a noi sembra più corretta.
Non ci si fascia la testa ancor prima di rompersela, allora c'è sempre tempo per modificare il proprio stile di vita. Approfondisci
IL VASO DI PANDORA DELLA PSICOANALISI
di Nicola Ghezzi
Psicoterapeuta.
attenzione a non litigare davanti ai propri figli, a non trascurali troppo e soprattutto è necessario parlare loro, per capire le esigenze e cercando di entrare in simbiosi armonica con i bambini.
I bambini sono come dei registratori vuoti e con tanta voglia di toccare, annusare, assaggiare e scoprire il mondo, gli oggetti e amare incondizionatamente i propri genitori, se questi riescono solo in parte ad assolvere al loro difficile, anzi difficilissimo ruolo di genitori educatori e guide per la vita.
Questa in sintesi l'analisi che a noi sembra più corretta.
IL VASO DI PANDORA DELLA PSICOANALISI
di Nicola Ghezzi
Psicoterapeuta.
concordo sulle non medicine che non curano ma stordiscono lasciando inalterati gli stati di ansia e disagio, sicuramente le pillole sono più semplici e sbrigative soprattutto per i neurologi o psichiatri ma non risolvono il problema. Non sono completamente d'accordo sulla totale conoscenza da parte del professionista su tutti i dettagli della vita del paziente; mi spiego: chi ha problemi (qualunque essi siano) ha un grande bisogno di parlare per esprimere se stesso ma ha soprattutto un grande bisogno di essere ascoltato, capito e spesso giustificato, è qui che il professionista, attraverso le parole, spesso discontinue nei fatti e nell'espressione, deve interpretare cosa o chi "turba" il paziente, è da tali racconti di sé che deve aiutare il paziente a trovare da solo i nodi del problema. Lo psicologo ascolta e pone domande non indagatorie ma sollecite alle risposte senza porre il paziente in uno stato di difesa (normale), se crea interazione e fiducia il lavoro inizierà effettivamente. Ci sono però situazioni in cui non è consigliabile indagare o far indagare, situazioni molto sofferte e rischiose (grandi traumi), non sempre portano ad un positivo risultato.
RispondiEliminaPer quanto concerne il rapporto con i genitori condivido quando scritto ma i genitori di oggi sono così altruisti? Buona settimana