E' tempo di bilanci, spesso giunto il mese di settembre, si cerca una sintesi, un tormentone, il delitto-giallo dell'estate, il confronto con le estati trascorse e linfa vitale per riprendere in serenità le proprie attività. Ma andiamo con ordine e iniziamo col dire che i nostri progetti proseguono a gonfie vele, affrontando i marosi che incontriamo. Estate poco entusiasmante e senza eventi culturali esaltanti, se non i soliti premi che si rinnovano anche da 50 anni, come il Premio Campiello, vinto da un calabrese,Carmine Abate, nato a Carfissi paesino nel crotonese arbereshe, con "La collina del vento" edito da Mondadori, vi suggeriamo di comprarlo e soprattutto di leggerlo, è un romanzo bellissimo che racconta la storia di una famiglia che difende la propia collina con tutte le forze e i mezzi a disposizione, c'è nel romanzo l'orgoglio di un popolo, che si ribella ai sopprusi con uno scatto di appartenenza e orgoglio, raro nel calabrese, il messaggio di Abate è chiaro per i calabresi e il sud intero, che necessita di un radicale cambiamento per poter sperare in un futuro migliore. Dopo il terzo posto del 2004,Abate, riesce a centrare l'obiettivo che lo incorona nella storia del Campiello affidandogli la cinquantesima edizione, con gli oneri e gli onori che questo comporta. Il giallo dell'estate 2012 c'è stato, si tratta dell'uccisione dei due coniugi di Lignano Sabbiadoro, l'ipotesi della rapina viene scartata, e cresce l'ipotesi dell'errore di persona, gli ingredienti ci sono tutti, aspetteremo il lavoro degli inquirenti.Successo internazionale dei calabresi, la medaglia di bronzo alla longobucchese di Longobucco(cs),
http://www.portalesila.it/?page_id=87 Rosalba Forciniti, invitata a presiedere manifestazioni locali intrise di campanilismo e provincialismo, ma anche per trasmissioni come ballando sotto le stelle, anche qui aspetteremo gli eventi. Infine vogliamo ricordare un bellissimo editoriale sul Quotidiano della Calabria di Alfredo Focà,di oggi, che chiede con forza e supportato dai numeri di finirla con questo becero campanilismo di facciata o magari per opportunità di accaparrarsi un serbatoio di voti, il Prof. Focà, Ordinario di Microbiologia, Predidente del Nucleo di Valutazione dell'Università " Magna Grecia"-Catanzaro, sottolinea come tutto è destinato a fallire, quanto le cose nascono con il solo scopo di rispondere ad esigenze personali e campanilistiche, avere, ad esempio un doppione della facoltà di Medicina non fa che indebolire una situazione che andrebbe, al contrario, potenziata, bisogna finirla con identificare nell'Universtà interessi cittadini, le Università calabresi sono, appunto, di tutti i calabresi,e non solo, noi aggiungiamo che non si può più tollerare un ospedale ogni portone o contrada, c'è viva e sentita necessità di creare delle eccellenze che frenano questa emorraggia di malati emigranti, che impoveriscono ancor di più la già povera sanità calabrese, c'è la necessità di nuove sinergie che consentano uno svilluppo globbale dell'intera regione, e in questo serve la vera politica che miri alla risoluzione di atavici e mai risolti problemi. Basta con l'improvvisazioni estemporanee, alla duplicazione, alla ...formazione a distanza. Bisogna essere,conclude il prof. Focà, attrattori di investimenti per poter crescere senza elemosinare, bisogna crederci e insieme alla Politica ottenere i risultati prefissati. Serve un lavoro di squadra sinergico.
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