La parola più usata, in questi ultimi tempi, è propio crisi, ebbene bisogna necessariamente fare un ragionamento più complesso, per comprenderne il significato vero del termine. Nello studio della piscologia e pischiatria la crisi è un momento di cambiamento, anche tumultuoso, ma che porta ad una crescita umana profonda e una maturazione del propio modo di essere. Crisi è anche sofferenza, sacrificio, privazioni e tutto quello che comporta una "Crisi". Oggi la crisi è di sistema, con la globalizzazione, tutti siamo diventati più poveri, non riusciamo a fare, con la stessa cifra, ciò che facevamo un mese prima, i mezzi di comunicazione ci bombardano di storie sulla crisi, suicidi, rapine, scippi e tutto questo fa aumentare le paure, che si amplificano divenendo patologiche , e così la società si ammala e aumentano i costi della martoriata e sanguisuga sanità italiana. Noi vorremmo sorreggere la fiaccola della speranza del futuro di chi verrà dopo di noi, vorremmo dare alle future generazioni un mondo almeno come quello che abbiamo trovato, sapendo che non è semplice, ci vuole impegno, perseveranza e costanza. Concludendo dobbiamo conservare bene la nostra parte decisionista e non farci abbindolare da falsi profeti o santoni ciarlatani, che riecono a penetrare nel tessuto sociale con troppa facilità, soprattutto in tempo di "CRISI".
13/01/12
Crisi e Oltre
La parola più usata, in questi ultimi tempi, è propio crisi, ebbene bisogna necessariamente fare un ragionamento più complesso, per comprenderne il significato vero del termine. Nello studio della piscologia e pischiatria la crisi è un momento di cambiamento, anche tumultuoso, ma che porta ad una crescita umana profonda e una maturazione del propio modo di essere. Crisi è anche sofferenza, sacrificio, privazioni e tutto quello che comporta una "Crisi". Oggi la crisi è di sistema, con la globalizzazione, tutti siamo diventati più poveri, non riusciamo a fare, con la stessa cifra, ciò che facevamo un mese prima, i mezzi di comunicazione ci bombardano di storie sulla crisi, suicidi, rapine, scippi e tutto questo fa aumentare le paure, che si amplificano divenendo patologiche , e così la società si ammala e aumentano i costi della martoriata e sanguisuga sanità italiana. Noi vorremmo sorreggere la fiaccola della speranza del futuro di chi verrà dopo di noi, vorremmo dare alle future generazioni un mondo almeno come quello che abbiamo trovato, sapendo che non è semplice, ci vuole impegno, perseveranza e costanza. Concludendo dobbiamo conservare bene la nostra parte decisionista e non farci abbindolare da falsi profeti o santoni ciarlatani, che riecono a penetrare nel tessuto sociale con troppa facilità, soprattutto in tempo di "CRISI".
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La fiaccola la tengo sempre accesa, dentro e fuori, ma l'evoluzione non sempre prevede gli stessi protagonisti
RispondiEliminaPassando pra deixar um beijo
RispondiEliminahai ragione, dovremmo tutti armarci di fiducia e speranza. Dobbiamo farlo per i giovani di domani!
RispondiEliminaSi, bisogna essere molto vigili e critici... condivido.
RispondiEliminaLa globalizzazione ha alterato gli equilibri che per assestarsi richiede intesa e cooperazione fra i popoli...
Felice fine settimana
Effettivamente la crisi può o dovrebbe essere intesa positivamente, perché incrina abitudini ormai cristallizzate, demolendo, sì (e questo è doloroso) ma ogni trasformazione sarebbe impossibile senza di essa. Se però ci costringono a vivere nella paura, percepiamo il cambiamento come qualcosa contro cui resistere. Ecco perché è necessaria tenere accesa la fiaccola della speranza.
RispondiEliminaAnche se è difficile non concordare con Mark...
Ciao Piero!
Lara
Il vero problema è proprio la disperazione...
RispondiEliminati porta a fare cose che non avresti nemmeno concepito prima...
ci si adatta ai lavori più umili se è vera necessità...
occorre fare un passo addietro...
quando un letto caldo e il cibo in tavola erano più che sufficienti per un divenire decoroso...
ora non ci si pongono limiti...
si è perduto il senso delle priorità...
conseguenze poi catastrofiche, quando non si riesce a mantenere il tenore di vita a cui ci eravamo..
una riflessione molto interessante Piero...grazie..
sereno week end..
dandelìon
Credo ormai questa parola sia troppo usata, spesso senza capire veramente cosa sta accadendo. Dalla crisi usciremo più forti perché solo i migliori andranno avanti. Ne sono sicura. Buona domenica Piero...
RispondiElimina@Mark, ci vuole una piccolissima fiaccola per rischiarire il buio pesto che è attorno a noi,
RispondiEliminagrazie.
@Alè, grazie e a presto,
Piero.
@Esatto TdM,c'è questa imminente necessità.
@Zicin, che piacere sentirti, e poter condividere con te,
grazie.
@Lara, acuta e riflessiva, come sempre, personalmente ritengo che le crisi, le rivoluzioni debbano avere protagonisti giovani e moralmente forti, cambiano gli attori, ma la musica non deve mutare.
@dantelion67, grazie infinite per il tuo pensiero, la tua condivisione e apprezzamento,
un abbraccio sincero,
Piero.
@Maria, brava.. c'è necessità di crederci ed essere positivi e forti, molto forti, grazie.
Condiviamo a pieno il tuo pensiero Piero.
RispondiEliminaUn saluto, Sandro & Cristina