E' tempo di bilanci, di auguri,di rimpianti e pensieri che affollano la n

ostra mente, propio quando arriva questo periodo si torna al passato, a quello che era, è stato e oggi non è più, abbiamo bisogno di ricordare, recuperare e non perdere le nostre agognate Radici, indispensabili e difficili da recuperare quando ci sono guerre o catastrofi che annullano il nostro passato, ma non solo, molte volte anche l'emigrazioni creano l'assenza di radici e questa necessità, durante la vita, di cercarle disperatamente, a volte con entusiasmo altre con un segno distinto di opaca rassegnazione. Leggiamo, quotidianamente, della nostra terra solo ed esclusivamente fatti negativi che impressionano chi vive lontano da questa terra, madre e matrigna, dolce e violenta, romantica e fredda, arida, senza futuro e oltre veramente oltre. Anche i suoi figli, sparsi per il mondo, hanno ormai perso ogni speranza di riscatto, o di qualsiasi miglioramento, loro i figli oramai naturalizzati del grande, progredito e ricco Nord, quando in questi periodi si ritorna, o con la mente o con il corpo, si pensa a criticare pensando come e soprattutto cosa si fà al Nord o addirittura in Svizzera, Germania, Francia, Belgio e anche in America. Una cosa è certa che "il Ritorno" è necessario come bere,tuffarsi nel propio passato per ricaricarsi e credere in se stessi ancora di più, quasi un andare aritroso per proseguire la strada. Ci congratuliamo e ringraziamo quanti in questo anno e mezzo ci hanno seguito e continueranno a farlo, con l'augurio che l'anno che verrà possa essere l'anno della riscossa del Sud, per essere quello che si è stato prima dell'Unità d'Italia, anche perchè propio l'anno che verrà ci saranno, sono già iniziati, i festeggiamenti per i 150 anni dall'Unità d'Italia. A tale proposito vogliamo qui ricordare un editoriale dove, ricordando l'unità d'Italia, si sottolinea come il Regno delle due Sicilie salvò l'Italia intera, rimpinquendo le casse dei Piemontesi e dei Lombardi. L' Unità d'Italia diede vita ad una forma di brigantaggio terroristico per abbattere l'invasore che fece strage anche di civili ed interi villaggi, riportato questo da pochissimi testi storici e oggi con una lettura più attenta di quel periodo si evince come il Sud è stato portatore di oro alle casse della neonata Nazione Italia, oro che è stato quantizzato più del doppio di Lombardia e Piemonte, dissanguate dalle ultime guerre perse. Da quel momento il Sud o meglio il Regno delle due Sicilie è stato lasciato al suo destino. Poi, sono arrivati a smantellare tutte le fabbriche del Regno ed è iniziata la Grande emigrazione delle braccia del Sud prima verso l'Argenina, l'Australia e l'America e poi dopo la seconda guerra mondiale verso l'Europa; Belgio, Germania,Francia e infine,con le valige di cartone verso il Nord per mettere in moto la locomotiva industriale dell'Italia, Torino, Milano ed in file l'Emilia Romagna. Questo ha consentito al Nord di crescere e il Sud crostretto a vivere di clientela e di assistenzialismo.Vi consigliamo, per queste festività, di leggere il libro, davvero bello, edito da Mondadori e scritto da Giordano Bruno Guerri. Si intitola " Il sangue del Sud" e il sottotitolo è "Antistoria del risorgimento e del brigantaggio". Le cifre che ci sono in questo libro, sono a dir poco sorprendenti, ne cito una per tutte;l'Esposizine Universale di Parigi, nel 1856, premiò il Mezzogiorno come terzo paese al mondo per Sviluppo Industiale Oggi l'appello và fatto a tutti gli uomini, di buona volontà, che hanno a cuore o ancora meglio nel cuore la propia terra che chiede, ai suoi figli migliori, anche a chi amministra o è parte della cosa pubblica in altre parti d'Italia, un aiuto per poter risalire la china in maniera dignitosa e onesta, mettendo da parte vecchi rancori e cercando sinergie di ogni genere per poter progettare un futuro migliore per i figli di Calabria che verranno dopo di noi. Questo è l'augurio che ci facciamo e facciamo a tutti voi.