22/06/12

Storie...Romanzate




Le storie nascono dalla vita vissuta, si possono, poi, romanzare, raccontandole aggiungendo o a volte omettendo; luoghi città o situazioni riconoscibili a chi li ha vissuti.
Racconterò alcune storie, episodi medio-brevi, anzi brevi, che forse ho vissuto, o mi hanno raccontato, oppure fatti da me romanzati o ancora di pura fantasia. Il blog, in questi anni, non ha cercato,  di aumentare i visitatori, ma ha voluto precorre i tempi, ha creduto in qualche cosa che oggi possiamo affermare con certezza che avevamo visto bene, perchè gli altri; Le università, i centri o poli di ricerca erano attrezzati per trovarci, avendo capito l'importanza della comunicazione, la rete, internet e tutti quei mezzi di comunicazione che occorrono alla ricerca per il domani, per il futuro. L'uomo si è accorto che senza la conoscenza del passato  non si va da nessuna parte!, assolutamente da nessuna parte, forse il tempo è appena appena sufficiente per recuperare, e il nostro motto da oggi sarà : "La storia la fa chi arriva prima". Solo allora si raggiunge quell'immortalità storica oggettiva a cui l'uomo ambisce per natura per atavica ed immortale genetica. L'immortalità per aver lasciato, alle generazioni che verranno,un segno, una traccia o un ricordo che verranno tramandati all'infinito ...........

ppe jjungere alla serra ch'a signatu,
'na notte e Ottobre, quannu sugnu natu.
                                                                              
                                                                       
Ma torniamo a queste storie o racconti brevi,
dopo attenta lettura del materiale esaminato, quasi all'unanimità, si è deciso di raccontarvi una storia successa tanti anni or sono.


                         Il Volo!
  1.          Correva l'anno 1994, c'era sciopero dei traghetti e in Sicilia non si poteva arrivare in macchina e neanche in treno, quindi per alcuni giorni la Sicilia si poteva raggiungere solo in aereo. Peter, il protagonista, aveva bisogno di essere, a tutti i costi, entro le 19,00 del 16 Luglio al Motel Agip di Palermo, se non ricordo male l'anno prima, proprio al Motel Agip, era stato catturato Totò Riina. Peter, che gestiva diverse attività, si occupava, anche, di associazionismo professionale volontario, e con i mezzi, pochi, a sua disposizione prenotò un aereo bi-posto per Palermo. Fu fortunato, Peter, dopo solo tre o quattro telefonate e un fax riuscì a prenotare un volo personale per Palermo. L'aereoporto di partenza era raggiungibile, da Peter, in trenta-quaranta minuti al massimo. Erano le 16,00 del 16 Luglio del 1994, e tutto filava liscio. Ma forse i tempi erano molto ristretti, bisognava fare in fretta!!. Ma Peter, anche se in ritardo, avrebbe raggiunto Palermo. Il ritardo ci fu, con alcune sorprese e piccoli colpi di scena. Dopo il disbrigo delle pratiche aereoportuali, decollarono e Peter si riuscì anche a rilassare. I tempi si erano ristretti, si faceva molto tardi, ma il pilota, Elio, nato in un piccolo paesino di montagna, era cresciuto con il sogno di volare, e con la voglia di osare, e forse c'era riuscito, propose a Peter di atterrare in un piccolissimo aereo club nel cuore di Palermo: Bocca di Falco!!!   L'aereo club Bocca di Falco era diventato famosissimo in tutto il mondo per note vicende di trasporto di sostanze stupefacenti, tra cui morfina base, per poi produrne eroina di eccellente qualità, e veniva esportata in tutto il mondo. Elio, il pilota sosteneva che se fossero atterrati a Punta Raisi, l'aereoporto di Palermo, certamente, Peter,avrebbe fatto più di un'ora e mezza di ritardo.Peter, a cinquecento e più metri di altezza e con sotto il mare dovette decidere, e decise di atterrare nel cuore di Palermo,aereo club "Bocca di Falco", con tutte le conseguenze che ne potevano deriva. Appena atterrati si videro arrivare, prima la finanza, con annesso gruppo cinofilo, poi l'esercito con ben due campagnole della FIAT, anni 70', con sette o otto militari armati di tutto punto, ed in fine una macchina dei carabinieri. Furono i carabinieri a chiedere; brevetto di volo e documenti, intanto i militari erano schierati con le armi puntate a terra, e i finanzieri con i cani, bellissimi esemplari di pastori tedeschi.  Aveva i baffi il carabiniere che chiese i documenti, non molto alto e con dei binari sulla giacca, scoprirono dopo che si trattava di un maresciallo Capo. Il maresciallo con i documenti in mano chiese ad entrambi di allontanarsi dal velivolo e di accomodarci in un piccolo angolino che si era creato con i mezzi. L'attesa fu breve, al suo ritorno chiese a Peter se conosceva un signore del suo paese, e alla risposta affermativa di Peter, il maresciallo affermò che aveva fatto servizio proprio al suo paese. L'ora incombeva e il maresciallo chiese a Peter, come mai si trovasse a Palermo, in tutta fretta, erano già le sette e qualche minuto, Peter spiegò il motivo, e il maresciallo, consultatosi con gli altri, fece salire Peter sulla macchina dei carabinieri e con le sirene spiegate, raggiunse il Motel Agip alle 19,15, in perfetto,orario..                    
                                                                               Tratto da :I Racconti..
                                                                                                 

1 commento:

  1. Trovo molto positiva questa frase, che non fa parte del racconto ma che dice:

    "L'uomo si è accorto che senza la conoscenza del passato non si va da nessuna parte!, assolutamente da nessuna parte, forse il tempo è appena appena sufficiente per recuperare, e il nostro motto da oggi sarà : "La storia la fa chi arriva prima". Solo allora si raggiunge quell'immortalità storica oggettiva a cui l'uomo ambisce per natura per atavica ed immortale genetica. L'immortalità per aver lasciato, alle generazioni che verranno,un segno, una traccia o un ricordo che verranno tramandati all'infinito ..........."

    Per quanto riguarda il racconto, non so proprio: potrebbe comunque essere vero.

    Grazie e ciao,
    Lara

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