
Abbiamo certezza che le acque sono in movimento, in fermento e di questo, noi, ne siamo epidermicamente convinti, speravamo in un sub-movimento, in uno scatto di orgoglio, uno scatto di reni, forse ci eravamo illusi. Certo è che le squadre si stanno, fattivamente, preparando a vincere, anche perchè la posta in gioco è alta... per qualcuno altissima Crescere vuol dire affrontare nuove e più difficili prove da raggiungere a tutti i costi, così pare, voci di popolo. Ma andiamo alla faccenda con più focalizzazione del particolare. Al nostro caro paesello natio si lavora per la prossima campagna elettorale, che si terrà nella primavera del 2014. Il capo gruppo della minoranza, Giuseppe Santoro, ha deciso di ricandidarsi per mettere a disposizione della cittadinanza e dell'Aurora, lista civica, la sua esperienza maturata in questi anni, e riuscire a vincere la partita decisiva, rimettendosi in gioco e raccogliere il lavoro fatto dall'opposiione, compito difficile e complesso. Sarà il futuro prossimo e le scelte a determinare il raggiungimento di tale obiettivo. A noi la strada ci sembra in salita, anche perchè la parte opposta è determinata a vincere per consentire al tempo di far sedimentare il ricordo sbiadito di alcune scelte non propio corrette. Abbiamo avuto il piacere di parlare con il comune e con il clero, Istituzioni che ci consentono di crearci la nostra opinione. Opinione libera e lontana da luoghi comuni, abbiamo desiderio di vedere il nostro paesello amministrato come si deve, senza voli pindarici, senza prime donne, ma assolutamente in modo corale, puntando a ciò che è rimasto e senza credere o sperare nella manna dal cielo. Per questo vorremmo dare il nostro contributo, partecipare in maniera attiva alla vita politica del paese. Il sindaco attuale, Luigi De Vincenti, non può più ricandidarsi, e prepara il terreno per la sua successione, creando non pochi mal di pancia all'interno del suo gruppo.Non è corretto instaurare uno stato di paura collettiva in un borgo che ha necessità di liberarsi da ataviche situazione che condizionano la vita civile e morale di inermi cittadini minorenni. Quale la soluzione?.... semplice, una rivoluzione culturale, che parta dal basso per approdare... Oltre. Non si ha più necessità di antipolitica, ma di vera e concreta politica che amministri la cosa pubblica in maniera trasparente. Bocchigliero, vive uno dei momenti più bassi della sua vita civile e religiosa, c'è molta disaffezione, anche, verso la chiesa, forse il pastore non riecse a governare il suo gregge, o lo fa in maniera non corretta, ma non c'è un vivaio di giovani che seguono il clero, nella figura del parroco, figura determinante per una piccola comunità come quella di Bocchigliero. Non è più tempo di schivare le propie responsabilità, in primis i cittadini di Bocchigliero, che hanno,negli anni, contribuito a questo stato di cose, poi le Istituzioni che, non hanno saputo cogliere le vere esigenze del cittadino, vogliamo sottolineare la mancanza di punti di aggregazioni culturali, sociali e religiosi. E' tempo di riscossa, di riscatto sociale e polititico di uno scatto di orgoglio che possa dare dignità a quanti vivono il borgo di Bocchigliero. Suggeriamo all'opposizione di stare lontana da giochi e giochetti del passato, di affidarsi a famiglie portatrici di voti ma prive di idee e di proposizioni, ma fare leva su quel poco di buono che è rimasto, contare sulle intelligenze per partorire una lista migliore del passato. La maggioranza uscente dovrebbe avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, che hanno portato a questo stato di cose, virando verso rotte più concrete e facendo il bene comune, al clero diciamo di fare ciò che gli compete e non Oltre! E' tempo che i cittadini si riappropiamo della loro centralità e non siano preda di questo o di quello, che fanno di tutto per un voto, e non delle idee. Alle prossime amministrative le liste saranno più magre otto, un numero esiguo per comprendere tutta la comunità. Forse, di questo non ne abbiamo certezza, si farà la terza lista, e spagginerà la situazione attuale, creando ancora più confusione. I cittadini di buona volontà devono partecipare attivamente alla vita politica sociale e religiosa di un borgo che si trova in uno stato comatoso ma reversibile con la volontà di guardare oltre, di pensare al futuro e ai figli di Bocchigliero, vicini e lontani che hanno nel cuore il propio paese. Le Istituzioni hanno un ruolo guida in una comunità, devono pensare per tutti e non per pochi, devono avere la capacità di guardare lontano per progettare un futuro migliore, per le generazioni che verranno. Questo vorremmo... che, chi rappresenta i cittadini abbia la capacità di non pensare al propio orticello ma vedere la situazione in modo globale. Abbiamo avuto il piacere di ospitare, a Bocchigliero, una ricercatrice dell'Università di Oxford, e non abbiamo ricevuto da nessuna Istituzione locale neanche un semplice ringraziamento.... anzi qualcuno aveva scritto, ma senza ricordare che il nostro blog-sito ha contribuito in maniera determinante a questo fantastico evento. scegliendo il luogo dell'incontro, il teatrino parrocchiale, e la cena, presso "il Castelluccio", che abbiamo offerto alla Dott. Chiara Caappellaro. Ma questa è tutta un 'altra storia.