20/04/11

FOLKLORE



Panoramica del rione "destra" di Bocchigliero
 Molti anni fa, esattamenta qualche anno prima della processione vivente, su un giornale, a diffusione regionale,
 veniva pubblicato un articolo sul Venerdì Santo a Bocchigliero.


                                          CALABRIA
                           
                            "Un suo angolo e il suo folklore"


                             Il Venerdì Santo a Bocchigliero
 
Sul lago Cecita, a 12 chilometri a nord est di Camigliatello Silano, si imbocca la statale 282 per la Fossiata. Qui un segnale indica Bocchigliero a 29 km. La strada è una delle più belle di tutta la Sila, con un fondo solido e scorrevole.Si snoda nel cuore dell'altopiano Silano,attraverso pinete di un verde senza pari e vallate silenziose e antiche che invitano al riposo e danno libero sfogo alla fantasia.E' facile,infatti,in queste vallate a mò d'anfiteatro naturale,vedere gli antichi Bruzi affrondare gli Osci o i vicini Morgeti,oppure vederli cariche di bottino razziato alla potente Sibari o alla piu antica Crotone,qui' rifuggiarsi.
Sono vallate che osservate,ad esempio,da Pettina Scura o da Isco Serrato lasciano senza respiro anche chi é avvezzo a simili spettacoli.Dopo questa passeggiata,tra tanto verde,tanta storia e tanta pace si arriva a Bocchigliero,costruita sui resti di Arento,città Bruzia.Si stende sul dorsale di una delle ultime propagine della sila...area e clima sono migliorati dalle splendida è lussureggiante vegetazione di castagne e di querce che incorniciano l'abitato di un verde intenso dove l'occhio riposa.
E' qui che ogni anno,nel pomeriggio del Venerdi Santo,dalle chiesa madre,esce la processione preceduta dal Cristo  vivente: un uomo vestito con una tunica rossa,con una corona di spine sul capo e con sullle spalle una voluminosa croce di legno. Vieni sospinto lungo la Via Crucis dai Giudei,vestiti con tuniche bianche e armati di picche,di spade,di lancie e di attrezzi atti alla crocefissione.
L'uomo che porta la Croce ha nome Saverio,come Saverio si chiamavano tutti coloro che lo hanno preceduto.
L'intera popolazione con devozione antica,segue il Cristo Vivente per le strade,intonando inni sacri. E' raro vedere tanta maestria quanto il Cristo ne impiega a portare la grande croce e nel cadere sotto di essa la prima, la seconda e specialmente la terza volta.
Curvo sotto la croce nera, affronda le vie del paese tra due ali di folla.Vieni spinto da Giudei che insistono sulla croce, le cui spinte fanno roteare il Cristo che stenda a reggersi in piedi, ai posti obbligati che sono segnati da una grossa e vecchia croce di legno, é una spinta piu forte che lo fa cadere, dopo una serie di sbandate e la perdita dell'equilibrio.Il Cristo è seguito da una bella statua di Madonna vestita a lutto, l'Addolorata con tanta mestizia sul suo volto espressivo da commuovere. La statua è portata a spalle da donne che vestite con abito da "Addolorata" incantano (pagano per portare la statua)fino a quanto un "incanto" superiore non venga a sostituirle.
Altre statue seguono portate a spalle con lo stesso sistema dell'Addolorata.
Le statue sono seguite dall'intera popolazione,mentre il Cristo,di tappa in tappa,segue la sua Via Crucis. Lungo il faticoso cammino viene asciugato dalla Veronica e aiutati dal Cireneo.
E' un  sollievo per il Cristo che viene liberato dalla grande e pesante croce per circa 15 min.
Intanto si avvicina il crepuscolo e si accentono grosse torce che fannno luce a questa meravigliosa sciera che all'unisono intona il "Sono stata io l'ingrato o mio Dio perdono e pieta".

Tratto da "L'informatore Calabrese"  Marzo 1976

2 commenti:

  1. Muito obrigado por seus carinhosos e incentivantes elogios e desculpar-me por ainda nao ter respondido.E que divido minha moradia entre a cidade e o litoral que ficam distantes entre si por cerca de 130km.Infelizmente quando estou na praia fico sem acesso a internet,pois la nao a tenho.E continuando,gostei de seu blog pela maneira interessante que aborda aos assuntos a que se refere e talvez tambem porque minha bisavo foi emigrante da CALABRIA para o Brasil.Grande abraço.Suzeweck.

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  2. Abbiamo afferrato il concetto: nel tuo sangue scorre qualche cosa di Calabrese, ne siamo fieri
    e orgogliosi. ne approfitto per augurarti una serena Pasqua.

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