Ricordare è fonte di rinverdire e trasmettere alle nuove generazioni quello che eravamo e come si è fatto ad arrivare dove siamo arrivati, in una sola parola questa è la Storia. Tanti non conoscono i motivi per cui si festeggia il 25 Aprile "festa della liberazione", anche se ancora non si è riusciti ad analizzare, in maniera corretta, tutte le fasi della LIBERAZIONE. "Sino a quando la memoria del 25 Aprile andrà in una sola direzione, l'auspicata pacificazione resterà un sogno". Tutti vanno ricordati come vittime di un conflitto, di una guerra civile, a tratti vergognosa , da entrambi le parti, questo non tenta un revisionismo storico di parte, ma scevro da partigianerie sentimentali politiche, la storia va raccontata tutta, senza tralasciare anche il minimo dettaglio, quando questo è possibile. C'è necessità di riappacificazione per affrontare le sfide che ci aspettano, l'ideologia non ha più ragione di esistere, come traguardo assoluto, ma è una cultura politica che può aiutare a riappacificare gli animi e unire l'Italia. Smarrimento, questa la sensazione palpabile del 25 Aprile, il nemico è battuto, l'Italia è liberata, ma ancora non si vive ne in una Italia monarchica, e ne in una Italia repubblicana. Tanti si sono cimentati in una analisi storica e obiettiva sul 25 Aprile, pochi ci sono riusciti, non accettando alcune fondamentali punti ormai storicamente provati. L'attuale fase politica dell'Italia, non consente più divisioni, ma unità vera fondata sull'appartenenza alle proprie radici culturali, nel rispetto assoluto dell'altro, dell'avversario, che insieme a te deve ricostruire la coscienza italiana, con assoluto moralismo etico e politico, per affrontare i marosi, sempre in agguato. Il "governissimo", o a tempo, o ancora tecnico si farà e forse si prospetta un tempo in cui i politici tornano a lavorare, con coscienza e dedizione, per il proprio paese, risollevando lo spirito di chi non regge più a questo stato di cose, riflettere è il verbo giusto per questo 25 Aprile, è tempo di modificare le nostre coscienze, e comprendere la strada maestra della riconciliazione nazionale....W il 25 Aprile.
24/04/13
Liberazione
Ricordare è fonte di rinverdire e trasmettere alle nuove generazioni quello che eravamo e come si è fatto ad arrivare dove siamo arrivati, in una sola parola questa è la Storia. Tanti non conoscono i motivi per cui si festeggia il 25 Aprile "festa della liberazione", anche se ancora non si è riusciti ad analizzare, in maniera corretta, tutte le fasi della LIBERAZIONE. "Sino a quando la memoria del 25 Aprile andrà in una sola direzione, l'auspicata pacificazione resterà un sogno". Tutti vanno ricordati come vittime di un conflitto, di una guerra civile, a tratti vergognosa , da entrambi le parti, questo non tenta un revisionismo storico di parte, ma scevro da partigianerie sentimentali politiche, la storia va raccontata tutta, senza tralasciare anche il minimo dettaglio, quando questo è possibile. C'è necessità di riappacificazione per affrontare le sfide che ci aspettano, l'ideologia non ha più ragione di esistere, come traguardo assoluto, ma è una cultura politica che può aiutare a riappacificare gli animi e unire l'Italia. Smarrimento, questa la sensazione palpabile del 25 Aprile, il nemico è battuto, l'Italia è liberata, ma ancora non si vive ne in una Italia monarchica, e ne in una Italia repubblicana. Tanti si sono cimentati in una analisi storica e obiettiva sul 25 Aprile, pochi ci sono riusciti, non accettando alcune fondamentali punti ormai storicamente provati. L'attuale fase politica dell'Italia, non consente più divisioni, ma unità vera fondata sull'appartenenza alle proprie radici culturali, nel rispetto assoluto dell'altro, dell'avversario, che insieme a te deve ricostruire la coscienza italiana, con assoluto moralismo etico e politico, per affrontare i marosi, sempre in agguato. Il "governissimo", o a tempo, o ancora tecnico si farà e forse si prospetta un tempo in cui i politici tornano a lavorare, con coscienza e dedizione, per il proprio paese, risollevando lo spirito di chi non regge più a questo stato di cose, riflettere è il verbo giusto per questo 25 Aprile, è tempo di modificare le nostre coscienze, e comprendere la strada maestra della riconciliazione nazionale....W il 25 Aprile.
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